In Veneto serve l'autonomia per tutelare a dovere ladini, cimbri, friulani e veneti. Tutti indistintamente. Non so come altro spiegartelo. Al momento queste tutele la Regione non può farle, e visti anche i confinanti statuti speciali la situazione è insostenibile da questo punto di vista.
Ultima modifica di Andreas94; 20/09/2018 alle 19:32
Buona parte degli italiani è nata bilingue, e vi assicuro che la mia lingua d'origine (chiamata inappropriatamente dialetto) è stata parlata fino a pochi decenni fa in quasi tutti i contesti sociali. Non per rinnegare la lingua italiana, ma perchè quest'ultima nella sua forma più corretta la conoscevano in pochissimi.
Oggi qui il "dialetto" è correntemente parlato insieme all'italiano ed è ancora diffusissimo tra la gente di qualsiasi estrazione sociale, ma nessuno pensa che l'italiano sia stata una lingua che ha "corrotto" la nostra storia e la nostra cultura. L'italiano è una realtà della quale non si può fare a meno, per cui a me più che altro preme assimilare le regole della lingua nazionale piuttosto che quelle del dialetto, che seppur parlatissimo, a volte presenta delle regole sfumate e indefinite che differiscono tra un parlante e l'altro anche nello stesso comune.
Vedo che gli altri altri hanno gettato la spugna, mi arrendo anche io
Oh finalmente un ragionamento su una lingua locale\regionale. Comunque anche il "tedesco" di Bolzano è diverso da valle a valle, visto che quelli sì che sono dialetti e non lingue. Il ladino stesso ha più varianti, il veneto anche, così come il friulano. E' normale avere varianti in una lingua.
Sta agli enti locali comunque tutelare questi patrimoni linguistici. Il Veneto ha tutta l'intenzione di farlo, e non per questo vuole mettere il veneto davanti all'italiano, semmai parificarlo e implementando l'inglese o altre lingue europee.
Ma a me dispiace e sinceramente non riesco a capire quanto difficile sia arrivare a comprendere che il Veneto chiede autonomia anche per queste questioni linguistiche, che sia cimbro, ladino, friulano o veneto, queste sono le lingue parlate in Regione, oltre all'italiano ovviamente. Il Veneto confina con statuti speciali in cui una forte tutela c'è già, e che ha creato disparità ingiuste. E' così difficile da capire? Non mi pare...
Questa discussione mi ha fatto venire voglia di proclamare l'indipendenza teramana dal resto dell'abruzzo e formare una piccola repubblica indipendente come san marino.
Ho capito la battuta, comunque qua stiamo parlando di autonomia, non di indipendenza.
Comunque ho anche capito che le ragioni di noi veneti non sono ben comprese da alcuni, anche se non tutti fortunatamente.
Quello che ho cercato di spiegarvi a fatica è che l"autonomia non è un egoismo, non è una chiusura in un guscio, non è "indipendenza", è prima di tutto sinonimo di responsabilità, secondo è una forte risposta ad un bisogno di auto-governo per gestire cose che uno stato non puó e non deve fare, come questioni delicate tipo le lingue locali. L'auto-governo va inebitabilmente a toccare moltissimi aspetti anche identitari, ma è questo il suo scopo. E nel caso del Veneto trova piena attuazione, seguendo peraltro il nostro Statuto regionale. Tutte cose che il Veneto nella situazione attuale non puó fare.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
dopo aver letto pagine e pagine, francamente mi trovo disorientato dai discorsi di Andreas94
se vogliamo parlare di storia, allora se esiste la repubblica di Venezia da 1000 anni (e non Veneta, perché l'entroterra è stato conquistato dopo e non erano contenti di essere stati soggiogati) esiste anche una unità d'Italia che è precedente di altri 1000 anni fatto dai Latini (vedi antica Roma).
la "lingua veneta" non è altro che una forma regionale dell'italiano derivato dal Latino. Non è avulsa come possono essere l'ungherese o il basco rispetto alle lingue indoeuropee che le circondano
quello che mi fa più strano è il fatto che un veneto si senta differente dalle altre regioni. Francamente non lo capisco: 70 anni fa i dalmati, giuliani e istriani, che tuttora si sentono italiani, furono cacciati dalle loro terre e furono costretti a migrare... in Italia, la loro madrepatria
ciò che è avvenuto in Illiria sta a indicare che non tutte le nazioni difendono efficacemente le minoranze linguistiche, anzi si fanno proprio delle pulizie etniche e basta (altro che Pacchetto altoatesino)
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
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