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Discussione: Autonomia regionale

  1. #241
    Vento teso L'avatar di SnowBurian
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Per quanto riguarda l'autonomia dell'alto-adige (zona a cui tengo molto) penso che l'autonomia in quella provincia, in particolar modo, sia un esempio assoluto di come gestire realtà diverse all'interno di una nazione. L'italia in questo è un esempio europeo ed internazionale, guardiamo, per esempio, in alsazia, ora territorio francese, prima tedesco, la storia di questa regione è molto simile a quella alto-atesina, ma se guardiamo all'alsazia attuale, sembra che sia stata sempre francese. In quella regione c'è stata una massiccia e tremenda francesizzazione, eppure non si lamentano, stessa cosa a nizza, stessa cosa a fiume. E poi se guardiamo in spagna e in italia, ti accorgi che le autonomie sono un esempio di civiltà ed avanguardia, ma i popoli autonomi protestano, questo atteggiamento è esattamente come ricevere una mano e prendersi tutto il braccio. Quando vado in alto-adige, noto subito, a primo sguardo, che c'è qualcosa di sbagliato, un qualcosa a cui (e forse qui sarò molto brutale) l'etnia germanica ci ha abituato, prevalere sempre sull'altro, discriminazione razziale, ecc. Perchè dico questo? Perchè è evidente che in alto-adige ci sia una forma di APARTHEID (sissignori proprio quella) più evoluta e perciò meno evidente. In sostanza per me l'alto-adige ha già ottenuto abbastanza, non possiamo peggiorare la situazione.

  2. #242
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    Andreas, se è per questo anche l'abruzzese ha le proprie regole grammaticali e varianti locali. Ma entrambi (Veneto e Abruzzese) discendono dal Latino

    se poi mi vuoi parlare di ceppi etnici, allora l'Italia ne è piena. Ma tu, Veneto, non ti puoi assimilare al Veneziano. Questo proprio no e ti spiego il perché:

    anno 568 i Longobardi (popolazione germanica di lontana scandinava) invadono l'Italia entrando dal Friuli. Le popolazioni romanizzate, per sfuggire a questa invasione non proprio tenera, si arroccarono sulla laguna. Così i 2 ceppi etnici tra la terraferma e la laguna si differenziarono immediatamente. Venezia si sviluppò in maniera separata inizialmente tenendo legami con l'impero bizantino a cui formalmente faceva riferimento. La stessa cosa per l'esarcato romagnolo che si distinse dall'Emilia governata, invece, dai Longobardi

    con le carestie e pestilenze succedutesi nei secoli, i paleoveneti si sono diluiti con le nuove popolazioni stabilitesi negli anni

    ma la storia d'Italia è fatta tutta così



    che tu possa essere incaxxato perché dai 100 e ricevi meno di 100, ti posso capire. Allora dico "ok, autonomia fiscale", ma per il resto non capisco, dovrei estendere il "Pacchetto altoatesino" a tutta Italia
    - gli occitani in Piemonte, in Puglia e Calabria (sì, Guardia Piemontese)
    - i francofoni in VdA
    - i germanofoni a Sappada
    - i Ladini in Friuli
    - gli sloveni in Friuli
    - i cimbri nel Veneto
    - le popolazioni albanesofone in Molise, Sicilia
    - le popolazioni di lingua greca sparse un po' per tutto il Sud Italia
    - i discendenti dei genovesi in Sardegna a Isola San Pietro
    - i catalani in Sardegna (Alghero, Castelsardo)

    mi sembra abbastanza improponibile

    PS: dimenticavo, ci sono figli di emigranti Veneti (insieme a Emiliani Romagnoli e qualche Marchigiano) in regioni più disparate
    - nell'agro Pontino
    - qui a Ostia
    - in Sardegna, ad Arborea
    Comunque riguardo l'ultima parte del tuo discorso io non riesco a capacitarmi di una cosa:

    Se altre comunità linguistiche non richiedono esplicitamente la tutela che stiamo chiedendo qua in Veneto (ripeto, prevista dal nostro Statuto, non da me!) devo io rinunciare perchè altri non si "svegliano" o sentono meno questa esigenza?? Io non capisco quanto ci voglia per ammettere che in Veneto una situazione diversa rispetto ad altre Regioni, aree o parti di paese c'è e non perchè l'ho deciso io in queste pagine di dibattito, ma perchè c'è un'identità storica dietro, ci sono delle lingue che non vengono tutelate, c'è anche sì una forte questione fiscale, molto ingiusta, molto sentita per carità, ma che non è il solo ed unico motivo di questa forte richiesta di autonomia.

  3. #243
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da SnowBurian Visualizza Messaggio
    Per quanto riguarda l'autonomia dell'alto-adige (zona a cui tengo molto) penso che l'autonomia in quella provincia, in particolar modo, sia un esempio assoluto di come gestire realtà diverse all'interno di una nazione. L'italia in questo è un esempio europeo ed internazionale, guardiamo, per esempio, in alsazia, ora territorio francese, prima tedesco, la storia di questa regione è molto simile a quella alto-atesina, ma se guardiamo all'alsazia attuale, sembra che sia stata sempre francese. In quella regione c'è stata una massiccia e tremenda francesizzazione, eppure non si lamentano, stessa cosa a nizza, stessa cosa a fiume. E poi se guardiamo in spagna e in italia, ti accorgi che le autonomie sono un esempio di civiltà ed avanguardia, ma i popoli autonomi protestano, questo atteggiamento è esattamente come ricevere una mano e prendersi tutto il braccio. Quando vado in alto-adige, noto subito, a primo sguardo, che c'è qualcosa di sbagliato, un qualcosa a cui (e forse qui sarò molto brutale) l'etnia germanica ci ha abituato, prevalere sempre sull'altro, discriminazione razziale, ecc. Perchè dico questo? Perchè è evidente che in alto-adige ci sia una forma di APARTHEID (sissignori proprio quella) più evoluta e perciò meno evidente. In sostanza per me l'alto-adige ha già ottenuto abbastanza, non possiamo peggiorare la situazione.
    Che Bolzano abbia ottenuto tanto riguardo all'autonomia è evidente, ma che ci sia un apartheid mi pare veramente esagerato....la lingua italiana e quella tedesca sono parificate lì, non mi pare che una valga più dell'altra. Che poi ricordo che lì non parlano Hochdeutsch, ma ogni valle praticamente ha un suo dialetto, pur di chiara origine tedesca. Per il ladino anche, non viene parlato 1 solo ladino, ma diverse varianti. A me hanno addirittura raccontato di accese discussioni a livello anche politico perchè a volte fanno prevalere una variante sull'altra. Così mi hanno detto quando ero a Bolzano. Sì insomma, non è che sia molto semplice la questione nemmeno lì. Sono comunque delle forme di tutela della lingua locale, se qualcuno le vede come una discriminazione è una sua opinione personale.

    Comunque dei sudtirolesi ti sapranno chiarire molto meglio di me.

    Io sinceramente preferisco rimanere nell'ambito veneto, che è quello di cui faccio parte.

  4. #244
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Andreas94 Visualizza Messaggio
    Che Bolzano abbia ottenuto tanto riguardo all'autonomia è evidente, ma che ci sia un apartheid mi pare veramente esagerato....la lingua italiana e quella tedesca sono parificate lì, non mi pare che una valga più dell'altra. Che poi ricordo che lì non parlano Hochdeutsch, ma ogni valle praticamente ha un suo dialetto, pur di chiara origine tedesca. Per il ladino anche, non viene parlato 1 solo ladino, ma diverse varianti. A me hanno addirittura raccontato di accese discussioni a livello anche politico perchè a volte fanno prevalere una variante sull'altra. Così mi hanno detto quando ero a Bolzano. Sì insomma, non è che sia molto semplice la questione nemmeno lì. Sono comunque delle forme di tutela della lingua locale, se qualcuno le vede come una discriminazione è una sua opinione personale.

    Comunque dei sudtirolesi ti sapranno chiarire molto meglio di me.

    Io sinceramente preferisco rimanere nell'ambito veneto, che è quello di cui faccio parte.
    Non è apartheid è separazione linguistico-culturale, ovvero il punto di forza della politica di questa terra.
    Esempio. Scuola: Quando andavo alle medie nel mio paesino non c'erano quindi dovevo prendere uno scuolabus che mi portava nella cittadina più vicina dove c'era la scuola media. Il bus era lo stesso per italiani e tedeschi; i tedeschi avevano la precedenza e avevano il diritto non scritto di sedersi, italiani in piedi. La scuola era nello stesso stabile ma l'inizio e la fine delle lezioni è differente perché sennò i bambini dei due gruppi linguistici si incontrano. La pausa di mezza mattina viene fatta in contemporanea ma ne bel mezzo del cortile c'è una riga di gesso che divide italiani e tedeschi e guai ad oltrepassarla!
    Le scuole italiane e tedesche sono gestite da due sovraintendenze ben diverse e pure i soldi a disposizione sono ben diversi, infatti le scuole tedesche spesso e volentieri sono anni luce avanti rispetto alle italiane.

    La proporzionale linguistica è di per se il fulcro dell'apartheid essendo un marchio che avrai affianco al tuo nome per sempre sopratutto in ambito lavorativo ma non solo (perche se non hai questa non puoi nemmeno comprare casa in AA).
    Ci sono lavori che sono preclusi a noi italiani come il pompiere, il vivaista o il gattista per dirne alcuni.
    Io volevo fare la guardia forestale (qui esiste ancora) ma essendo italiano in 10 anni sono stati assunti soltanto tedeschi perché per la proporzionale non c'era posto per gli italiani.
    Ci sono case di riposo per tedeschi divise da quelle italiane.
    a Bolzano ci sono quartieri tedeschi e quartieri italiani.
    Qui non esistono o quasi oratori della chiesa perche vorrebbe dire che i due gruppi linguistici si frequentano, si chiamano centri giovani o Jungshar e ovviamente sono separati.

    Potrei andare avanti a farti centinaia di esempi.


  5. #245
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    A Bolzano e immediati dintorni l'italiano è parificato al tedesco, mentre a Merano comunicare in italiano mi è stato impossibile. Nessuno mi capiva, oppure facevano finta di non capirmi. L'unico posto dove ho comunicato in italiano è stato il ristorante cinese (non sto scherzando). Ho capito che la gente del posto non sa e/o non vuole parlare italiano, ma come scritto ieri io non gliene faccio una colpa.

  6. #246
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Welfl Visualizza Messaggio
    Non è apartheid è separazione linguistico-culturale, ovvero il punto di forza della politica di questa terra.
    Esempio. Scuola: Quando andavo alle medie nel mio paesino non c'erano quindi dovevo prendere uno scuolabus che mi portava nella cittadina più vicina dove c'era la scuola media. Il bus era lo stesso per italiani e tedeschi; i tedeschi avevano la precedenza e avevano il diritto non scritto di sedersi, italiani in piedi. La scuola era nello stesso stabile ma l'inizio e la fine delle lezioni è differente perché sennò i bambini dei due gruppi linguistici si incontrano. La pausa di mezza mattina viene fatta in contemporanea ma ne bel mezzo del cortile c'è una riga di gesso che divide italiani e tedeschi e guai ad oltrepassarla!
    Le scuole italiane e tedesche sono gestite da due sovraintendenze ben diverse e pure i soldi a disposizione sono ben diversi, infatti le scuole tedesche spesso e volentieri sono anni luce avanti rispetto alle italiane.

    La proporzionale linguistica è di per se il fulcro dell'apartheid essendo un marchio che avrai affianco al tuo nome per sempre sopratutto in ambito lavorativo ma non solo (perche se non hai questa non puoi nemmeno comprare casa in AA).
    Ci sono lavori che sono preclusi a noi italiani come il pompiere, il vivaista o il gattista per dirne alcuni.
    Io volevo fare la guardia forestale (qui esiste ancora) ma essendo italiano in 10 anni sono stati assunti soltanto tedeschi perché per la proporzionale non c'era posto per gli italiani.
    Ci sono case di riposo per tedeschi divise da quelle italiane.
    a Bolzano ci sono quartieri tedeschi e quartieri italiani.
    Qui non esistono o quasi oratori della chiesa perche vorrebbe dire che i due gruppi linguistici si frequentano, si chiamano centri giovani o Jungshar e ovviamente sono separati.

    Potrei andare avanti a farti centinaia di esempi.
    Preferisco come detto non esprimermi su Bolzano, in Veneto abbiamo già da pensare abbastanza sinceramentePur difendendo il modello Bolzano, da veneto, ti dico però che quella Provincia lì rischia se forza troppo la mano, a mio parere. Anche perchè ricordo un mio caro amico tedesco del posto, che oltre a capirmi perfettamente nella questione veneta, quando gliene parlavo, mi diceva che la SVP non è più ben vista come anni fà e che molti partiti più radicali stanno prendendo il sopravvento e lui mi diceva che potrebbe diventare un problema per l'autonomia.
    Avete le elezioni provinciali in Ottobre tra l'altro, vero?

  7. #247
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Andreas94 Visualizza Messaggio
    Preferisco come detto non esprimermi su Bolzano, in Veneto abbiamo già da pensare abbastanza sinceramentePur difendendo il modello Bolzano, da veneto, ti dico però che quella Provincia lì rischia se forza troppo la mano, a mio parere. Anche perchè ricordo un mio caro amico tedesco del posto, che oltre a capirmi perfettamente nella questione veneta, quando gliene parlavo, mi diceva che la SVP non è più ben vista come anni fà e che molti partiti più radicali stanno prendendo il sopravvento e lui mi diceva che potrebbe diventare un problema per l'autonomia.
    Avete le elezioni provinciali in Ottobre tra l'altro, vero?
    Si elezioni ad Ottobre staremo a vedere. Secondo me gli italiani perdono anche i pochi rappresentanti che ha in politica ora.


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  8. #248
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Welfl Visualizza Messaggio
    Si elezioni ad Ottobre staremo a vedere. Secondo me gli italiani perdono anche i pochi rappresentanti che ha in politica ora.


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    Su quello non avevo dubbi, io mi riferivo proprio ad una questione che riguarda i partiti locali "tedeschi", in base a quello che mi diceva questo amico la SVP non è più messa bene come fin qualche anno fa, te confermi??

    Se così fosse delle conseguenze per l'autonomia ci sarebbero. Visto che per alcuni "Autonomie ist nicht Selbstbestimmung"

  9. #249
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Comunque in questo periodo leggo in giro articoli ridicoli su "secessione mascherata", "seccessione dei ricchi", "la sanità deve essere statale". Il solito pressapochismo di cui parlavo qualche pagina fa...come che tutte le Regioni fossero uguali. E come che tutto ruotasse solo e soltanto sulla questione finanziaria.

    Ma se la sanità di una Regione come la mia è presa a modello per tutte le altre, per quale motivo io dovrei rinunciarvi? Semmai la mano dello stato andrà a toccare dove queste cose non funzionano.

  10. #250
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Welfl Visualizza Messaggio
    Non è apartheid è separazione linguistico-culturale, ovvero il punto di forza della politica di questa terra.
    Esempio. Scuola: Quando andavo alle medie nel mio paesino non c'erano quindi dovevo prendere uno scuolabus che mi portava nella cittadina più vicina dove c'era la scuola media. Il bus era lo stesso per italiani e tedeschi; i tedeschi avevano la precedenza e avevano il diritto non scritto di sedersi, italiani in piedi. La scuola era nello stesso stabile ma l'inizio e la fine delle lezioni è differente perché sennò i bambini dei due gruppi linguistici si incontrano. La pausa di mezza mattina viene fatta in contemporanea ma ne bel mezzo del cortile c'è una riga di gesso che divide italiani e tedeschi e guai ad oltrepassarla!
    Le scuole italiane e tedesche sono gestite da due sovraintendenze ben diverse e pure i soldi a disposizione sono ben diversi, infatti le scuole tedesche spesso e volentieri sono anni luce avanti rispetto alle italiane.

    La proporzionale linguistica è di per se il fulcro dell'apartheid essendo un marchio che avrai affianco al tuo nome per sempre sopratutto in ambito lavorativo ma non solo (perche se non hai questa non puoi nemmeno comprare casa in AA).
    Ci sono lavori che sono preclusi a noi italiani come il pompiere, il vivaista o il gattista per dirne alcuni.
    Io volevo fare la guardia forestale (qui esiste ancora) ma essendo italiano in 10 anni sono stati assunti soltanto tedeschi perché per la proporzionale non c'era posto per gli italiani.
    Ci sono case di riposo per tedeschi divise da quelle italiane.
    a Bolzano ci sono quartieri tedeschi e quartieri italiani.
    Qui non esistono o quasi oratori della chiesa perche vorrebbe dire che i due gruppi linguistici si frequentano, si chiamano centri giovani o Jungshar e ovviamente sono separati.

    Potrei andare avanti a farti centinaia di esempi.
    In buona sostanza, l'unica cosa che tiene insieme il Sud Tirol / Alto Adige sono i soldi. Autonomia un par de ba..e, perdonami il francesismo.
    Io sono stra favorevole allo statuto speciale per la provincia di Bolzano, sono stra favorevole al bilinguismo / trilinguismo con tutto ciò che ne comporta in fatto di tradizioni, usi, costumi, insegnamento nella propria madre lingua etc... mentre trovo vergognoso che i posti di lavoro pubblici siano dati in base all'appartenenza linguistica e non per merito, trovo vergognoso che sia accettata questa divisione "istituzionale" in scuole, case di riposo etc.... Tutti i residenti in Alto Adige, a prescindere dalla loro madrelingua, dovrebbero avere pari opportunità e pari trattamento.
    Allora potremmo spingere al massimo il concetto di autonomia e fare le assunzioni su base comunale, così a Bolzano il 75% dei posti di lavoro dovrebbero andare ai madre lingua italiani, sarei curioso di vedere cosa direbbe la SVP e tutti gli altri partiti di riferimento dei madre lingua tedeschi. La verità è che questo atteggiamento, lo stesso che riscontro in Andreas94, è molto pericoloso imho. Invece di vedere il diverso da noi come una grande opportunità per cambiare, in meglio, arricchendosi di nuove idee, culture etc... (senza calare le braghe sulle proprie, sia ben chiaro), si vuole esaltare l'esistente, perchè "cultura storia tradizioni non si toccano". Con questo atteggiamento saremmo ancora nelle caverne.
    Un popolo senza storia è un popolo senza futuro, verissimo, ma quello che sfugge è il vero senso della nostra storia. Il rinascimento fiorentino, le fortune della serenissima repubblica si sono fondate sull'innovazione, sull'apertura, soprattutto a Venezia sull'accettazione del diverso, sulla fusione con il diverso.
    Noi non dobbiamo guardare al passato come all'era d'oro da copiare e incollare, se proprio dobbiamo riprendere lo spirito del passato per tornare ad essere grandi domani, rendere fattuali nella realtà di oggi principi che sono universalmente validi e che hanno trovato grande esempio concreto nell'Italia del passato, anche e soprattutto nella serenissima repubblica veneziana.

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