you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
...pfffff... che fatica... 30 pagine da leggere girando attorno alle stesse due o tre cose...
La domanda mi sembra mal posta.
Se si chiede l'autonomia, significa l'autonomia. Ovvero autodeterminarsi su tutta una serie - a scelta nel tipo e quantità - di decisioni di gestione. Fra cui è compresa, anzi è una delle decisioni primarie, quella sulla gestione economica.
Se ragioniamo un attimo sulle varie articolazioni di un'autonomia:
- scartiamo ovviamente un'improbabile autonomia nella difesa, totale per la lingua (cioè una sola), per la politica estera, tutti esempi che presuppongono una secessione o un'indipendenza, cioè essere un altro stato sovrano
- in ordine di peso, abbiamo sicuramente: la gestione finanziaria (che comprende quindi anche istruzione, sanità etc., in quanto dipendono direttamente da quanti soldi si hanno a disposizione), il riconoscimento della lingua a fianco di quella dello Stato, secondo me la gestione dell'ambiente ma è un'opinione di parte
- poi vabbè vengono anche le feste, le tradizioni, chessò, autonomia di fare la sagra della salamella locale??? queste non sono "autonomie"! sono cose che si fanno già liberamente.
Se nell'autonomia non considero gestione economica ed equiparazione linguistica, non resta molto, cioè, non è autonomia. Quindi non ha senso in sé, il promuovere un referendum per un'autonomia senza autonomia. Pura provocazione.
Ma alla fine il Bassini l'avra' letto lo statuto del veneto?
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Ciao Ale!
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Mettitela via, qui i sudtirolesi non riconoscono il tricolore, Roma, e tutte queste cose di uno stato centrale.
C'è di peggio fra i soli italiani eh.
Cent'anni fa è iniziata tutta la faccenda, per cui pace, ora è finita la guerra, ci sta questa pace iper capitalista ed è meglio di qualsiasi guerra. Basta comprendere le ragioni di quelle genti.
Viva i sardi, i siculi, i sudtirolesi e tutti quanti sono fortemente legati prima che a Roma al campanile del loro villaggio. È anche retorica questa ma è vero: le comunità chiuse (ma non ottuse) stanno meglio delle comunità cittadine. Geografia e folklore si mischiano in questi casi. Rischio di venir frainteso per cui mi fermo qui.
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