nono, è proprio dalla question fiscale-economica che parte il tutto, mo nel tentativo di far fessi tutti parlate dell'identità etnico-culturale e tutte le altre amenità già elencate.
la mia morosa non ha detto niente, sei tu che stai parlando per lei. all'atto pratico al Friuli l'autonomia che hanno cambia veramente poco. tasso di disoccupazione non di certo basso, stipendi allineati con la media di tutto il resto del N e sgravi fiscali ridicoli. Stessi problemi nella sanità, nella scuola pubblica ed in tutto il resto, di buono hanno la tessera della benzina (anche nel comune di fianco al mio la hanno, ad esempio) e veramente poco altro, il prezzo medio della vita è simile al resto del N. Le uniche regioni che se la passano bene, di quelle a statuto speciale, di fatto sono TAA e VdA. e grazie al piffero
Si vis pacem, para bellum.
E invece ti dico che sbagli, non parte tutto dalla questione fiscale, e nessuno comunque mette in dubbio che sia anche questa una questione importante, ma non quella da cui parte tutto.
Gli unici fessi son proprio quelli che continuano a propinare la storiella del "tutto parte dai soldi", cercando di cancellare o metter in secondo piano la questione identitaria, linguistica e storica.
In Friuli di certo non hanno l'autonomia della Val d'Aosta, ma hanno dei vantaggi grandi in ogni caso nei confronti del Veneto, oltre a quelli che hai citato te. Altimenti il comune di Sappada\Plodn col cavolo che avrebbe richiesto di passare in Friuli, se lo statuto speciale ce lo avesse il Veneto non ci avrebbe minimamente pensato.
Ma conosci almeno il caso di Sappada\Plodn?
Ultima modifica di Andreas94; 07/10/2018 alle 14:48
Ma non hai capito, il veneto è la terra promessa, è la terra santa, dopo tanto ho capito i discorsi di andreas, ed infatti ho preparato le valigie e domani mi trasferisco a verona (visto che ho scoperto di avere origini venete meglio approfittare). Il sacro veneto è da tutelare poichè (come il santo statuto ci insegna) i veneti sono un popolo che: etnicamente, storicamente, culturalmente e linguisticamente, non hanno niente a che fare con l'italia o con le altre regioni. L'identita del veneto può sembrare esattamente uguale a quella delle altre ragioni, ma non è così, perchè il santo statuto ci dice di no.
Considerando che i partiti tedeschi di destra ed estrema destra prenderanno almeno il 25% alle elezioni provinciali direi che quel 2% va alzato di parecchio. Il partito della Klotz é l equivalente di Forza Nuova e in alcuni comuni prenderà il 30% dei voti a suon di Sudtirol ist nicht Italien.. torneranno i bombaroli?
Io piuttosto mi domando cosa ci troviate voi di così degno di difesa nello stato unitario italiano. Devo ancora capire perché l'attuale Stato nazione Italia, vecchio di 157 anni, rimane un dogma nei suoi confini.
Io personalmente mi sento fieramente emiliano, ma con un abitante del Sud Italia x esempio non ho meno di che spartire che con un austriaco. Le differenze culturali non sono meno vaste di certo.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
E' la stessa cosa che mi chiedo anch'io.
Quando l'ho detto a mio padre mi ha guardato come se fossi matto. Per lui - come per molti altri - lo Stato Italiano E' un dogma ed è imprescindibile, come la legge di gravità.
E quello che mi fa un po' sorridere tra amici e conoscenti è che i più "patriottici" spesso sono quelli che non parlano neanche italiano in casa e in famiglia
Lou soulei nais per tuchi
Gli Stati nazione in generale, non sono quello italiano (che è forse il più esemplare caso di fallimento), sono dei tirannosauri inutili, retaggio di un periodo storico ormai morto e sepolto, e la cosa più sorprendente è che, almeno leggendo qui dentro, spesso gli europeisti più convinti sono anche quelli che sostengono maggiormente la causa persa dello Stato nazione Italia. Una contraddizione palese, ma tant'è
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Segnalibri