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Discussione: Autonomia regionale

  1. #611
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Gli Stati nazione in generale, non sono quello italiano (che è forse il più esemplare caso di fallimento), sono dei tirannosauri inutili, retaggio di un periodo storico ormai morto e sepolto, e la cosa più sorprendente è che, almeno leggendo qui dentro, spesso gli europeisti più convinti sono anche quelli che sostengono maggiormente la causa persa dello Stato nazione Italia. Una contraddizione palese, ma tant'è
    A me la contraddizione più palese sembra quella di coloro che sostengono l'obsolescenza degli stati nazione e al tempo stesso supportano l'indipendenza delle regioni tipo la Catalogna.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  2. #612
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Io invece mi domando cosa c'entri l'affermare senza paura di clamorose smentite che "l'identità veneta" non sia diversa da quella delle altre regioni (anche se senza l'autocertificazione dello statuto...) con la difesa dello Stato unitario.
    Cosa c'entra questo con il mio commento?
    Non nego che l'identità veneta sia uguale a quella di altre regioni anzi. Tuttavia molti dei commenti che ho letto, e quello di SnowBurian era uno di quelli, più che in tal senso mi sembrano indirizzati ad una assai deplorevole difesa dello Stato nazione italiano.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  3. #613
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    A me la contraddizione più palese sembra quella di coloro che sostengono l'obsolescenza degli stati nazione e al tempo stesso supportano l'indipendenza delle regioni tipo la Catalogna.
    Non c'è nessuna contraddizione palese, sei solo tu che la vedi e con te tutti gli altri sostenitori dello Stato nazione. Io sostengo semplicemente che la dimensione attuale e i confini attuali dell'Italia, così come quelli della Francia o di chiunque altro Stato, non stanno scolpiti nella pietra, e che quindi possono cambiare senza il minimo problema.

    Se una regione vuole fare secessione, si chiami Catalogna, Veneto o Toscana non mi cambia niente, ha il diritto di farlo a prescindere da qualunque discorso culturale, fiscale eccetera. Ha diritto di farlo perché lo decidono liberamente e noi non siamo nessuno per poter dire il contrario.

    Ma idem dicasi se io, Bassini, Josh, No Sync e Andreas94 decidiamo di riunirci in una città e fondare il nostro staterello, nessuno dovrebbe opporsi, poiché appunto son cavoli nostri.

    Questo a prescindere dal discorso culturale (e qui sono perfettamente d'accordo con chi dice che l'identità veneta, per quanto esista, non ha niente di speciale o proprio rispetto a quella di altre zone, lo dico di nuovo così magari è più chiaro) del quale fondamentalmente frega ben poco.

    Sai chi ha davvero da temere per un eventuale secessione del Veneto o della Lombardia (o anche dell'Emilia-Romagna)? Vuoi che te lo dica davvero o ci arrivi da solo a capirlo? Posso pertanto immaginare bene perché in taluni casi ci si aggrappi all'Italia unita e si speri che tale rimanga senza peraltro capire che un sistema del genere presto o tardi imploderà da solo (ma contenti voi…).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  4. #614
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Non c'è nessuna contraddizione palese, sei solo tu che la vedi e con te tutti gli altri sostenitori dello Stato nazione.
    Uhm, no, il problema è che se sostieni l'indipendenza della Catalogna (o di regioni simili) significa che sei a favore dello stato nazione.
    Che sia o meno volontario è secondario, visto che tu ne fai una questione di principio e vai contro al principio. Ergo per coerenza dovresti andare contro anche a chi sostiene quel principio, tipo gli indipendentisti catalani.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  5. #615
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Mi sembra che ci sia di mezzo la differenza fra "Stato nazione" inteso nella situazione contingente - cioè l'Italia raccogliticcia ad opera di una dinastia francese su mandato di alcune grandi potenze europee - e "stato" in generale come ripartizione territoriale con una sua indipendenza. Se la Catalogna vuole essere uno stato, beh, saranno loro a decidere, ma si può essere d'accordo o meno che abbia senso, indipendentemente dal considerare altrettanto valida la costruzione geopolitica che chiamiamo "stato italiano".

  6. #616
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    E riprendiamo il filo di tutto...
    Secondo me in Italia il discorso sulle autonomie si è ormai incancrenito a livello di slogan della curva sud, perdendo invece per strada tutta una serie di considerazioni che meriterebbero maggiore attenzione.
    Qui ad esempio, alla fine tutto si sta riducendo a "il mio yy è più cosico del tuo", cosa che non c'entra per nulla con identità, autonomia, lingue etc.

    Se un gruppo omogeneo di umani decide di riconoscersi in un'identità, bon... è un fatto loro, mica devono chiedere il permesso ai vicini. Anzi, per definiazione stessa, un'identità la sceglie/decide/sente l'interessato; se gliela appioppassero gli altri dall'esterno, non sarebbe più un'identità. Sarebbe il modo con cui gli altri lo vedono, e che non necessariamente ha qualcosa in comune con quello che lui è.
    Quindi, facciamocene una ragione. Il Veneto, i veneti o quell'area lì a Est dell'Italia - accomuata da una storia, un ceppo linguistico articolato in tutte le sue varianti locali (come di norma è), delle tradizioni e in definitiva una certa visione del mondo, anche economica - si sentono una comunità coesa, e si riconoscono in un'identità comune. Punto. E' una patologia grave? boh, ai posteri l'ardua sentenza. Di certo, è cronica, e resistente alle cure. Si sospetta ci siano delle basi genetiche. Comunque, il lavaggio del cervello non glielo si può fare.

    Il problema è degli altri: tante regioni, o aree, che storicamente - tutte - hanno una loro storia, un ceppo linguistico, delle tradizioni etc.
    Ci si riconoscono, non si riconoscono, non vogliono riconoscersi? Liberi di farlo. Ognuno sceglie per sé e percorre la strada secondo le sue convinzioni, cercando, o non cercando, il risultato a cui aspira.
    Ma non è che, perché ha fatto la scelta di rimanere unitario, o non si sente un'identità, allora decide che tutti gli altri devono essere come lui.

    Il bello invece è che, siccome molti non riescono a riconoscersi in una qualche identità regionale, allora quelli che invece sì, loro sono brutti cattivi separatisti e non è vero niente che sono diversi... eh, no, non funziona così.
    Perché a quel punto sorge veramente il sospetto che questo sentirsi un'entità coesa dia fastidio agli altri e basta. Invidia di quelli che non si sentono più radici? No, non lo credo, anzi lo escludo.
    Certo che, almeno per una fetta di italiani, se queste entità fortemente identitarie e fortemente produttive raggiungessero l'autonomia, è anchena una fetta di PIL che se ne va, sono tasse che non possono ricadere sugli altri etc. etc. E a questo punto, l'importanza del discorso economico diviene l'argomento di quelli che non vogliono avere un'identità... perché se ammettiamo identità e separatismi, perdiamo l'apporto economico di intere fette dello stato!

    Nè si può pretendere di capire cosa sia una cosa che non si è mai provata.
    E' come la fede, chi ce l'ha sa benissimo cos'é, e cosa sente; chi non ce l'ha, è inutile che tenti di darsi delle spiegazioni, può avvicinarsi al concetto, ma non potrà mai capirlo perché non l'ha mai provato.
    E' in fondo un tratto comune a tutti gli aspetti della mente umana, compresi i sentimenti. Solo quando ci sbatti il nasino di persona, ti rendi conto di cosa sono e ti diventano reali e comprensibili.

    Altro punto che va considerato: avere un'identità è una cosa così negativa? Non confondiamo identità con "chiusura verso gli altri" (leggi: io sono il migliore) come purtroppo spesso va finire.

    La Serenissima, storicamente, ha sempre avuto una forte identità - se la tirava anche un pochettino, a dir il vero, dato che l'Adriatico era "il golfo di Venezia - ma altrettanto è stata aperta verso il mondo, verso i viaggi, i commerci esotici, le genti. Ha preso spunti e idee un po' da tutti, come sempre avviene quando gruppi umani diversi si incontrano e scambiano idee ed esperienze con mente aperta.
    E' come la genetica, in fondo: l'ibridazione crea il nuovo. Idee diverse che si incrociano e sviluppano nuove soluzioni. Le civiltà dell'Uomo si sono sviluppate così, per millenni.

    Ma se alla base non abbiamo questa biodiversità, pardon questa diversità di visioni del mondo, se tutti sono uguali a tutti, cittadini del mondo e partecipi di tutto ciò che viene pensato attorno senza distinzioni, se in una parola approdiamo a un'umanità senza identità locali... come si può avere ancora ibridazione di idee e sviluppo del nuovo, in un pensiero unico e omologato?
    La globalizzazione veramente porta progresso?
    Sono domande che vale la pena di porsi.

    Personalmente mi perplime l'uomo senza identità, l'uomo massa che non si riconosce in nessun luogo, che non ha un luogo dove tornare per staccare dalla frenetica vita quotidiana, che non riconosce nessun luogo come "casa".

  7. #617
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Mi sembra che ci sia di mezzo la differenza fra "Stato nazione" inteso nella situazione contingente - cioè l'Italia raccogliticcia ad opera di una dinastia francese su mandato di alcune grandi potenze europee - e "stato" in generale come ripartizione territoriale con una sua indipendenza. Se la Catalogna vuole essere uno stato, beh, saranno loro a decidere, ma si può essere d'accordo o meno che abbia senso, indipendentemente dal considerare altrettanto valida la costruzione geopolitica che chiamiamo "stato italiano".
    Ma io non sto parlando di questo, bensì del fatto che l'indipendentismo catalano è l'espressione massima del concetto di stato nazione ottocentesco, così come un po' tutti i grandi indipendentismi dei paesi sviluppati
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  8. #618
    Vento teso L'avatar di SnowBurian
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Cosa c'entra questo con il mio commento?
    Non nego che l'identità veneta sia uguale a quella di altre regioni anzi. Tuttavia molti dei commenti che ho letto, e quello di SnowBurian era uno di quelli, più che in tal senso mi sembrano indirizzati ad una assai deplorevole difesa dello Stato nazione italiano.
    Ma quale difesa dello stato italiano, a me non frega quasi niente dell'autonomia del veneto, poichè (almeno secondo me) sono liberissimi di fare quello che vogliono, ma il mio commento (con molta ironia) fa capire quello che non mi va bene, ok che volete l'indipendenza, ma che non mi si venga a dire che questa indipendenza la volete SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per differenze: etnico-linguistiche, perchè tale deplorevole sciocchezza è sintomo di un estremismo insopportabile e completamente sbagliato. Guarda i commenti di andreas, sembra un nazista convinto, veneto uber alles, parla come se fossimo davvero di paesi diversi ("voi italiani", "pensiero tipico di voi italiani"). Oltre a questo il buon utente andreas soffre di un indicibile, quanto estremo, complesso d'inferiorità nei confronti del trentino alto-adige, soprattutto verso la provincia di bolzano.

  9. #619
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Citazione Originariamente Scritto da SnowBurian Visualizza Messaggio
    Ma quale difesa dello stato italiano, a me non frega quasi niente dell'autonomia del veneto, poichè (almeno secondo me) sono liberissimi di fare quello che vogliono, ma il mio commento (con molta ironia) fa capire quello che non mi va bene, ok che volete l'indipendenza, ma che non mi si venga a dire che questa indipendenza la volete SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per differenze: etnico-linguistiche, perchè tale deplorevole sciocchezza è sintomo di un estremismo insopportabile e completamente sbagliato. Guarda i commenti di andreas, sembra un nazista convinto, veneto uber alles, parla come se fossimo davvero di paesi diversi ("voi italiani", "pensiero tipico di voi italiani"). Oltre a questo il buon utente andreas soffre di un indicibile, quanto estremo, complesso d'inferiorità nei confronti del trentino alto-adige, soprattutto verso la provincia di bolzano.
    Infatti io non ho mai detto che la nostra richiesta di autonomia e auto-governo ha solo a che fare con questioni etnico-linguistiche, ho cercato di spiegarvi che sono queste assieme alla nostra identitá, alla nostra storia e quindi anche la questione economica.
    Tutte sono questioni importantissime qua in Veneto, ma di certo te lo posso assicurare NON parte tutto dalla questione fiscale.
    Così ho sempre detto, non solo una di queste motivazioni come vuoi far credere te.
    Hai anche te un grosso problema di accettazione di questa realtá del Veneto. È un problema tuo.

    Io detto sinceramente a Bolzano non invidio nulla, e non ho motivo di invidiarlo, ho solo fatto presente del fatto che lo statuto speciale doveva esser dato molto prima al Veneto perchè dandolo solo a tutte le Regioni nostre confinanti per 3\4 di territorio si son fatti piú danni che altro (e probabilmente doveva esser dato anche ad altre Regioni che se lo meritano, così come si sarebbe dovuto eliminare quello per esempio della Sicilia che è usato malissimo pur essendo lo statuto speciale piú forte di tutti quanti).

  10. #620
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    Predefinito Re: Autonomia regionale

    Voglio tornare un attimo a parlare della questione cimbra qua sull'altopiano di Asiago, che è quella che piú mi riguarda direttamente. Il fatto che l'autonomia del Veneto non sia ancora stata attuata del tutto e che appunto la vicina Provincia di Trento invece si, ha portato a delle vere e proprie assurdità.
    Diverse pagine fa qualcuno sparlava del fatto che i cimbri ormai son solo 3 gatti (cosa affatto vera) e che discorsi di questo tipo non hanno senso.
    Ma come vi permettete di parlare così di zone che magari neanche conoscete?? Ma avete minimamente idea di quanto importante sia la tutela dei cimbri? Sapete che il tutto non si ferma alla sola lingua, ma ha riflessi anche nel quotidiano, nella toponomastica, nei nomi e nei cognomi (che anche qua hanno subito uno schifoso processo di italianizzazione voluto dallo stato centrale)?
    Sapete con quanta fatica le associazioni, i Comuni e gli enti dell'Altopiano portano avanti e difendono queste cose e senza i fondi " a pioggia" che solo le vicine Trento e Bolzano possono permettersi?
    No perchè questo sapete da sì fastidio, molto fastidio. Ed è profondamente ingiusto.
    Con la richiesta di autonomia del Veneto ci son dentro anche questioni di questo tipo.

    Altro che "tutto parte dai soldi".

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