Sì, sono quattro gatti, meno di mille in provincia di Trento, poco più di 3000 stimati in Veneto. E il maggior riconoscimento in provincia di Trento si limita al censimento ufficiale, un paio di cartelli bilingui e qualche organizzazione volta alla promozione della cultura locale. Ancora una volta, il riconoscimento delle minoranze locali non dipende (solo) dall'autonomia.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Lo stato italiano è perfettibile, ma la soluzione non sono di certo gli staterelli pre-unitari.
Ho sentito oggi una transalpina intervistata a una trasmissione italiana dire che bisogna tornare alle frontiere da proteggere.
Per riavere la guerra?
Lo stesso sarebbe con gli staterelli pre-unitari
e cosa avrebbe di deplorevole la difesa dello Stato nazione italiano? ecco uno dei principali problemi dell'Italia: l'assenza degli Italiani (maiuscola non a caso). Tutti si sentono parte di una minoranza da tutelare, boh, un eterno complesso di inferiorità?
ripeto, richiedere l'autonomia regionale sulla base etnico-culturale è FUORI DA OGNI LOGICA in uno stato come l'Italia perché, come si cerca di spiegare, TUTTI potrebbero richiederla. quello di Andreas, e dei veneti indipendentisti un po' più acculturati, è un bieco tentativo di mascherare il vero motivo della richiesta: quello economico-finanziario, leggasi "me son stufo de pagae e' tase anca pe i teroni, ciò" questo è, poi c'è tutto il contorno, ma il motivo principale è semplicemente questo. 63 pagine di manfrine per "difendere" questo, se non sei un bot sei un campione, hai tutta la mia stima Andreas
Si vis pacem, para bellum.
Insomma si esce da uno stato nazione per farne un altro, solo con confini diversi. Sia chiaro che magari il risultato potrebbe essere migliore, ma filosoficamente parlando mi pare non sia cambiato nulla. Tra l'altro vedo qualche problema con la tua proposta: abbiamo uno che ha un'identità sua e che non si può unire con nessuno , uno della scuola austriaca... Vedo già scritta la guerra civile.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Semplicemente il difendere uno Stato unitario in cui le differenze tra nord e sud sono oggi ampie tanto quanto 70 anni fa, nonostante la massa di surplus prodotto che costantemente viene trasferito al sud ogni anno, equivale a difendere l'indifendibile. Tanto più che almeno ci fosse un qualcosa che giustifica l'avere uno Stato unitario: la cultura, usi e costumi comuni...nulla di tutto ciò.Originariamente Scritto da jack9;1060787997[B
Non è questione di eterno complesso di inferiorità, è che il modello di Stato unitario che è andato avanti negli ultimi decenni è un fallimento, e negarlo è avere due fette di prosciutto spesse davanti agli occhi. Oppure, cosa parimenti probabile, si nega il fallimento dello Stato unitario italiano e la necessità che ognuno decida il proprio destino (e che quindi zone come Veneto, Lombardia e MAGARI anche l'Emilia secedano, o anche semplicemente la Sicilia, la Calabria...chiunque ti venga in mente) diventando indipendente se vuole, per il semplice fatto che si ha paura dell'indipendenza di alcune zone.
Si ha paura che Emilia, Veneto e/o Lombardia vadano per conto proprio, diciamo la verità, perché altrimenti il resto del Paese con quali soldi va avanti?
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
E preciso: questo non vuoldire che Andreas 94 abbia ragione. L'identità veneta esiste, ma così come esiste quella ne esiste anche una piemontese, ligure ecc. che non contano affatto meno, per questo infatti io NON sono per l'autonomia del Veneto singolarmente, così come sinceramente cancellerei IERI, nemmeno oggi, gli Statuti speciali delle 5 regioni che oggi li hanno. Il punto è semplice: o Stato unitario (fallimentare) oppure federalismo con ogni regione che ha poteri propri: ogni regione però, non soltanto 5 o 6.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Condivido sostanzialmente il tuo pensiero, peró non è che il Veneto possa fare a meno di battersi per ottenere l'autonomia e l'auto-governo solo perchè altre Regioni non si danno da fare come noi. È un problema loro. Da noi c'è tutto un percorso molto difficile e che è partito ben prima del referendum dello scorso Ottobre 2017.
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