Quasi 4km ieri. Nessun problema al ginocchio e pian piano la corsa più di avanpiede inizia a essere meno demolente per i polpacci e le gola lavorano molto bene.. abbastanza contento..
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ma quanto è bello guardare verso il cielo?
la neve sul tetto di chuck norris non attacca...si difende
Ottimo giorgius, dai che pian piano si va!!!
Io seduta in pista martedì, pero' avevo le gambe di marmo ancora dai 14 km di sabato. Corricchiato per 4 km, poi ho lasciato la pista e ho fatto un paio di km di saliscendi in giro per il paese. A quel punto rientrato in pista con le gambe finalmente sciolte e ho fatto 2 km a 4'15'' e un finale lento. Totale 10 km a 5'20'' di media.
Stasera addominali, poi i soliti esercizi isometrici a muro per le gambe e tanto stretching.
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I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Ma quando fai addominali quanti ne fai? Io ultimamente mentre faccio esercizi del fisioterapista al mattina ci ficco anche una cinquantina sessantina di addominali variando un po' gli esercizi da mattina a mattina..
Ieri 50 vasche di nuoto solo braccia per sfogarmi un po' e domani finalmente si corre.. ho in programma un lungo. 5 km
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ma quanto è bello guardare verso il cielo?
la neve sul tetto di chuck norris non attacca...si difende
Dopo 3/4 settimana di stato semivegetativo, dove non ho superato i 10/11 km, ieri collinare solitario di 23,6 km, 404 m D+, andato via a 5'31" al km.
Ottime sensazioni in salita, mentre mi dava 'fastidio' la discesa, dove ho tirato il freno a mano.
Alla fine le gambe erano un pò fiacche, ma sono soddisfatto.
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Ieri 12 km da solo, per recuperare dal pomeriggio di... basket del sabato!
Ne ho fatti metà su asfalto e metà a piedi nudi in spiaggia e, a tratti, nell'acqua bassa. Ritmo moooolto lento, tranne l'ultimo km. su strada.
Apro una parentesi sulla corsa a piedi nudi in spiaggia. Quando corro in spiaggia, percorro la maggior parte della distanza sulla sabbia asciutta, dove si affonda, e il resto diviso tra battigia (sabbia bagnata più dura) e acqua bassa. Oltre a divertirmi un sacco e a sentirmi a completo contatto con gli elementi naturali, riscontro parecchi benefici: la corsa su superficie instabile, come quella sabbiosa, 'sveglia' molto i piedi, aumentandone la propriocettività; è come se ogni singolo muscoletto della fascia plantare riprendesse a lavorare, dopo decenni trascorsi nella gabbia delle calzature... Lo stesso vale per le caviglie, che lavorano di continuo e si rafforzano, per correggere l'assetto di corsa. Sento poi un grosso lavoro delle cosce (in particolare del quadricipite anteriore) e dei glutei, entrambi sollecitati più del solito in questo tipo di corsa. All'inizio temevo che la corsa a piedi nudi mi facesse venire delle tendiniti o delle talloniti pazzesche. Invece il tendine d'achille sembra proprio non accorgersene e mi accorgo di correre con maggiore leggerezza e maggiormente sul mesopiede. In più questo lavorio continuo di assetto e di muscoli normalmente poco impegnati evidentemente sgrava il tendine d'achille da quella ripetitività del gesto che nelle corse su strada a volte lo fa infiammare. Ho la fortuna di abitare a due passi dalla spiaggia e quindi ne approfitto. Scusate la digressione.
vado ot....ho appena preso la mtb....ho rischiato la vita sabato perchè mentre facevo un sentiero (stretto) in salita mi sono piombati contro in discesa un paio di ciclisti e per poco non ci ammazzavamo (in questi sentieri non esiste una destra o una sinistra).......chiedo se nella mtb esiste una regola (non scritta) che i sentieri stretti si fanno solo in discesa oppure si può fare tutto quello che si vuole sperando di non ammazzarsi?...
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