La Roubaix è la corsa che preferisco, peccato che non ci sia Cancellara. Kristoff ha dimostrato di essere un corridore completo, visto lo stato di forma incredibile credo che possa far bene anche alla Roubaix, anche se ha dichiarato di non apprezzarla come il Fiandre.
Intanto, per i corridori più avvezzi alle gare a tappe e con attitudini "da scalatori" è iniziato il Giro dei Paesi Baschi, giro che prevede tappe sempre più o meno mosse in considerazione della conformazione del territorio che non prevede grossi tratti di pianura.
Lo trasmette Eurosport in diretta, spero di poter assistere a qualche replica delle tappe in tarda serata in questi giorni in cui non rientrerò molto presto dal lavoro.
Ciao papà...
Joaquin "Purito" Rodriguez vince il giro dei paesi baschi...
E oggi c'e la Parigi-Roubaix, seconda grande classica del nord, 257 km, di cui ben 52.7 sono sul pavè!
Devo dire che mi aspettavo una gara più emozionante: il bel tempo ha fatto in modo che la gara fosse meno selettiva e che si presentassero sul velodromo di Roubaix un bel drappello di corridori.
Quando a pochi km dalla fine ho visto che c'era il tedesco ho avuto pochi dubbi su chi avrebbe vinto la corsa: tanto di cappello comunque , vincere la Sanremo e la Roubaix nello stesso anno non è da tutti.
Ciao papà...
Io purtroppo ieri non ho potuto seguire la corsa però tanto di cappello a Degenkolb, le classiche al momento se le stanno smezzando lui (Sanremo e Roubaiux) e Kristoff (Fiandre, 2° alla Sanremo + Tre giorni di La Panne). Ora da domenica inizia il trittico delle ardenne : domenica 19 Amstel Gold Race con ben 34 "muri" da scalare, mercoledi 22 Freccia Vallone con arrivo in cima al muro di Huy e poi gran chiusura domenica 26 con la Liegi-Bastogne-Liegi.
Una bella corsa l'Amstel, veloce e su stradine veramente dove bisogna saper andare in bici per evitare di cadere o finire in qualche fosso o in qualche appezzamento di terreno come è successo a qualche corridore ieri
Nibali in crescendo di condizione, bella azione ma era chiaro che non lo avrebbero lasciato andare, avrei scommesso su Gilbert ed invece la sua sparata sull'ultimo passaggio al Cauberg non è stata risolutiva ed ha vinto, direi meritatamente anche per come la sua squadra stavolta è riuscita ad organizzare la corsa e a lavorare per un solo atleta del team, il campione del mondo polacco che con questo successo di spessore spezza la maledizione della maglia iridata che negli ultimi anni ha fatto sì che chi la indossasse non riuscisse a vincere corse di spessore con il busto fasciato dall'iride.
Ora si va nelle Ardenne, zone fredde e con tanta memoria storica dei due conflitti mondiali ma che "profumano" anche di ciclismo e di imprese di autentici campioni del pedale...
Ciao papà...
Davvero bella ieri la terza grande classica del nord (la prima del trittico delle ardenne, le altre due sono la Freccia Vallone in programma mercoledi 22 e la Liegi-Bastogne-Liegi di domenica prossima). Peccato per il tentativo di Nibali, condizionato anche, prima dal fuori strada di Wilco keldermann e poi dalla doppia scivolata di Diego Rosa e Damiano Caruso, se ci fosse stato un po' più di collaborazione specie da parte di Tony Martin secondo me il tentativo sarebbe potuto anche andare in porto. Grande vittoria di Kwiatowski, che rompe cosi la "maledizione del campione mondiale" erano infatti ben 34 anni (dal 1981, quando vinse un grandissimo come Bernard Hinualt) che un campione mondiale non vinceva l'Amstel. Come già detto molto buona (sopratutto in confronto alla Milano-Sanremo) la prestazione di Vincenzo Nibali, ciò fa ben sperare per un risultato di prestigio alla Liegi, classica più adatta a lui rispetto all'Amstel.
Certo che l'arrivo 2 km dopo il Cauberg rimescola tutte le carte rispetto al traguardo in cima al "muro" più difficile dell'Amstel
Tra due giorni la Freccia Vallone (205 km con arrivo in cima al famosissimo muro di Huy
Anche stavolta, nonostante alcuni tentativi prima dell'erta finale, la Freccia si è decisa sul muro di Huy e per l'ennesima volta Valverde ha alzato le mani sul traguardo (dovrebbe essere la terza vittoria se non vado errato), successo meritato per il murciano.
Mi ha deluso un pochino Purito Rodríguez, quando l'ho visto dietro a Valverde nell'ultimo km ho pensato che potesse giocarsela con lui, non è stato così e su Scarponi non nutrivo grosse speranze in quanto non è certo un arrivo adatto ad un corridore più portato per salite lunghe e regolari.
Appuntamento ora a domenica per la Liegi, la "decana", la più dura e a mio avviso la più bella, insieme con il Lombardia quando il percorso è tracciato nel modo giusto, delle classiche monumento.
Ciao papà...
Valverde si prende anche la "Doyenne" gestendo con la sua squadra la corsa e arrivando alla conclusione (volata ristretta) nel modo a lui più congeniale, aggiungiamoci che il vincitore dello scorso anno è andato per terra due volte nel giro di pochi km e allora, mancando il suo più agguerrito avversario in uno sprint ristretto, la vittoria non poteva sfuggire allo spagnolo.
Nibali è mancato nel momento più importante staccandosi sull'ultima asperità, peccato perché questa è una classica che può vincere, forse però non ci è arrivato nelle migliori condizioni psico-fisiche anche per via della problematica della sospensione della licenza per la sua squadra.
Ciao papà...
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