Sembra un loop infinito. Sempre stessi errori, sempre solite giocate illuminanti degli avversari..e infine solita resa.
E solita domanda, perché 'sta squadra gna fa?
Alla fine della fiera la lettura di cosa sia la Juve degli ultimi anni, ma direi in generale, emerge abbastanza solare.
E ci dà la risposta.
Squadra tignosa che applica un calcio mixato rapido-di forza ma in cui la componente "italiana" salta fuori sempre.
Pregi e difetti.
La cultura cioè della difesa, degli schemi, un gioco se vogliamo anche scolastico ed organizzato che sta alla base di tutto.
A questo aggiunge una certa forza propulsiva che quando riesce ad emergere è tanta roba. Ma che è inferiore in senso assoluto al calcio fatto altrove. Al calcio che vince in Europa.
Dove un Real ti dimostra di essere superiore?
Anzi dico...cosa ti insegnano questi spagnoli?
Perché come la metti la metti questi ti fanno un sedere così quattro volte su cinque?
Intanto la tecnica base di ogni singolo giocatore che sta giocando. Difensori centrali inclusi.
La Juventus non sposa forse l'idea di centrali alla Ramos.
Forti ma soprattutto molto tecnici.
Vedere il gol fatti oggi durante la rifinitura da SR.
I nostri quelle cose non le fanno neanche alla play.
Non è previsto nel nostro manuale. Non
li produciamo, ahitutti.
Sono da ripudiare i Chiellini e I Barzagli quindi?
No..dico solo che si deve capire che la qualità tecnica nel singolo va ricercata, in Europa si vince con quei giocatori nove volte su dieci.
Sporadicamente con altri.
Chiellini e Barzagli sono stati splendidi "esemplari" di difensori all'italiana. Di cui essere orgogliosi.
Ma sono esemplari concettualmente superati.
I nostri sono giocatori eccezionali figli di una scuola calcio di un certo tipo. Che per l'Europa evidentemente non vanno bene.
Si deve iniziare a ragionare diversamente.
Basta quindi la tecnica per farcela? No.
Magari!
Serve anche il giocatore intelligente
Il giocatore forte tecnicamente e intelligente ha un unico difetto: è raro e costa.
Finiamo quindi sul discorso bilanci, tanto caro in Italia?
Si e no.
È chiaro che se i soldini non
li hai quei giocatori indicati sopra te
li scordi.
Però è anche vero che se non puoi arrivarci in quel modo puoi cercare di avvicinarti, conscio dei limiti che hai, con altre strade.
Che poi è l'idea di calcio che un allenatore dà alla sua squadra, per cominciare.
La cosa più facile da fare sarebbe quindi prendere un allenatore con una mentalità specifica, maggiormente improntata al gioco di qualità.
Fatto di scambi qualitativi e non di giocate scontate. Che si parli di difesa, di centrocampo o attacco.
Sotto pressione il Real esce palla a terra con triangolazioni efficacissime.
Non esce col rinvio alla carlona.
Allegri colpevole? Non ci torno sopra..ho già detto.
Dico però che un allenatore una impronta, bella e brutta che sia, la dà. Allegri con la sua ha fatto cose straordinarie.
Nessun altro al mondo avrebbe potuto fare meglio.
Però anche lui ha dei limiti oltre i quali non sa andare e vedere.
Come già detto Allegri in parte fa quel che può e in parte è per un gioco pragmatico, essenziale.
Ed è qui che si deve mettere un punto.
Il ciclo per me non era concluso a Cardiff. Si conclude oggi.
È arrivata la certificazione che questo nostro calcio permette di fare tanto. Ma non tutto.
Quando finisce un ciclo si deve cominciarne uno nuovo.
E il prossimo ciclo deve avere una caratteristica fondamentale: ci si deve rendere conto tutti, società inclusa, che il successo lo costruisci senza avere l'assillo di dover vincere.
Tanto per cominciare.
E questo sarà un ostacolo durissimo. Parlo anche a livello personale.
Si dovrebbe ragionare piuttosto nell'ottica di costruire una Juventus diversa, una Juventus "Real". Ma non parlo solo di soldi.
Per arrivare a costruire quella mentalità e quel loro modo di giocare così esteticamente bello ed efficace serve tempo ma soprattutto coraggio.
Coraggio di aver voglia di perdere per trasformarsi in meglio un domani.
Non ce l'abbiamo quasi mai avuto questo coraggio.
Dopo tante sconfitte a parer mio sarebbe ora di provarci.
Se non si cambia il sentiero che troveremo davanti sarà sempre il solito. E porterà quasi certamente dove sappiamo.
L'inizio del nuovo ciclo è ormai dietro l'angolo.
Spero non perdano un'occasione d'oro, anche perché la base c'è..la panza, CL a parte, e piena e si può ragionare anche diversamente per qualche anno. Costruendo quel che serve costruire per arrivare all'obiettivo con le qualità che sono necessarie.
Può fare tutto questo la Juve, realisticamente parlando?
Gran bella domanda da un milione di euro.
Non lo so, credo sia difficile. Servirebbe una dose di coraggio fuori scala.
Servirebbe riscrivere il proprio DNA.
Se non arriva il comando dall'alto però niente da fare.
Questa voglia deve arrivare da Andrea e anche dal cugino.
Che sanno benissimo cos'è sempre stata la Juve.
Ma che credo abbiano anche la capacità di fondarne, tra virgolette, una nuova. Diversa è che guarda davvero ad un calcio diverso.
Andrea deve avere lo stesso coraggio che ebbe a suo tempo quando chiamó Antonio Conte per fondare una nuova Juve.
Il cugino deve mettere l'altro mattone.
Forse utopistico anche solo pensarlo..ma si sa che è con i soldini che si prendono i giocatori bravi tecnicamente è intelligenti
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