continuerò a ripetermi fino alla nausea: con i calendari così fitti tra campionato, coppe europee, coppa italia e nazionali, una serie A a 20 squadre con questi divari, non ha senso alcuno, ritornare a 16 sarebbe molto più logico.
Assolutamente d'accordo, ma:
- dillo alle piccole che ci perdono i soldi, e devono spendere di più per salvarsi;
- dillo alle TV che ci perdono i palinsesti, con 30 partite invece di 38;
- dillo alle grandi, che ci perdono il 20% degli introiti teorici (8 partite in meno su 38).
Mai come ora servirebbero 18 o anche 16 squadre, e mai come ora la Serie A appare irriformabile. D'altra parte è anche una fase generale e periodica del calcio italiano (vedi discussione sulla nazionale), e se Inghilterra, Spagna e Germania mantengono da lungo tempo 20 squadre, prima o poi anche l'Italia troverà il suo equilibrio con tale numero. Che non è senza precedenti, anche se bisogna risalire agli anni '40-'50.
Intanto, quest'anno lotta per la salvezza che si preannuncia affollata ed avvincente
Squadre come Inter, Milan e Lazio (la Fiorentina forse ha bisogno ancora di tempo per essere valutata meglio) hanno senz'altro migliorato.
In compenso io noto che la fase difensiva delle medie/piccole è peggiorata ulteriormente a vista d'occhio.
Roba da mani tra i capelli.
Per il resto non so se diminuire il numero di squadre possa rappresentare la soluzione.
Per me la soluzione "vera" si avrà solo quando le varie società avranno stadi di proprietà (anche quelle di B), abbastanza al passo coi tempi (e quindi anche con servizi) e quando tutta l'infrastruttura "calcio", come i vivai, prenderanno piede fattivamente in una modalità seria, tangibile e organizzata.
Cosa che oggi non è.
Solo così presumo migliorerà il quadro a livello nazionale e il calcio si curerà dal basso.
Dare più soldi in più alle "ultime" potrebbe essere una soluzione: ma non deve essere la prima.
Potrebbe diventare attuabile più avanti. A meno che questi fondi vadano immediatamente investiti in un certo modo, costruttivo. Allora va bene.
Perchè a parer mio molte società non sono per niente pronte a investire come si deve questi soldi. Alcune li sperpererebbero, altri li gestirebbero male, in maniera poco lungimirante.
Il problema va risolto in profondità, non superficialmente illudendosi di aver trovato la vera soluzione. Che, secondo me, sarebbe solo temporanea.
disdire è l’unica cosa che conta
bel regalo all'Inter.
"I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25
per l'inter e' già il secondo favore arbitrale di un certo peso....
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Per me il rigore c'è proprio tutto.
Mbaye non l'ha di certo fatto apposta a cascare a terra, però purtroppo per lui cadendo col braccio ha toccato Eder.
Danno procurato, involontario, ma pur sempre danno era...
Forse uno dei rigori "varizzati" più solari della stagione fin qua..
Ultima modifica di Cris1981; 20/09/2017 alle 07:29
disdire è l’unica cosa che conta
Quello senz'altro.
Poi però servono anche garanzie sull'uso "idoneo" dei soldi.
Io non ci giro tanto intorno col discorso: non mi fido della gestione di diverse proprietà.
E senza appunto garanzie e un piano di investimento, magari anche semplice e senza tanti fronzoli ma funzionante e sano, non affiderei neppure dieci euro.
Ah sia chiaro che critico anche la gestione di diverse "big" che coi soldi fanno tutto a parole e poi non combinano niente (o fanno danni).
Quelle che si salvano sono davvero poche.
disdire è l’unica cosa che conta
Ah si, ma come fai a mettere queste garanzie?
E' tutto troppo labile, specie in un mondo dove ci sono tanti di quei bilanci fantasiosi, plusvalenze fittizie su tutte..
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