aldilà dei nomi e degli incarichi, si dovrebbe pensare anche a come programmare e cambiare un pò il sistema nel suo complesso, introducendo qualche novità tipo:
- mettere dei paletti nel settore giovanile con un numero minimo di italiani in rosa;
- riduzione squadre di serie A da 20 a 18;
- corsi avanzati per osservatori di talenti, più specifici ed impegnativi di quelli già esistenti;
- numero minimo annuale di giocatori italiani che devono essere promossi dalla primavera alla prima squadra.
Ovviamente deve sussistere la massima libertà riguardo il numero di stranieri in rosa, ed in campo, delle prime squadre, visto che è cosi in tutta Europa.
Cmq, come allenatore dopo Ancelotti anche per me Ranieri è una buona opzione (se non si libera qualcun'altro sotto contratto).
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"Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato" (Albert Einstein)
Sarò de coccio e non poco fissato ma per me è anche (soprattutto) una semplice questione di...soldini.
Le società devono fatturare di più per essere competitive.
Coi soldi fai tante belle cose. Di qualità.
Senza soldi o sei bravo e geniale oppure, cosa più probabile, vivi alla giornata e non t'inventi quasi niente prendendo quello che c'è.
Questo è.
Non è che ci siano poi mille modi per fatturare di più ad un certo punto.
Sulle infrastrutture devono, dovrebbero, spingere come pazzi.
Chi si insedierà e inizierà a spingere i bottoni nella sala di comando dovrebbe svegliarsi la mattina e far di tutto per far crescere il movimento da questo punto di vista.
Poi l'Italia avrà millemila problemi tra burocrazia pesantissima, fondi inesistenti (o, qualora esistenti, spesi a capocchia) e priorità diversissime; come sempre..ma quand'è che arriverà il turno della priorità stadi in 'sto benedetto Paese? nel 3000?
Che poi l'industria calcio dovrebbe essere una delle prime ad essere valorizzate per quanto ci riguarda dato che alla fine un italiano e mezzo su due parla di calcio 16 ore su 24. O forse mi sbaglio?
Fare tante riforme senza concentrarsi su questo aspetto, che per me è la base di tutto, potrebbe portare ad un nuovo "prodotto" incompleto.
Stadi, soldini, e poi tutto quello che volete. Anche 12 squadre in Serie A.
disdire è l’unica cosa che conta
quoto, l'aspetto infrastrutture è sicuramente tra i primi da affrontare, e di conseguenza i fatturati delle società.
Ecco, sarebbe il caso forse (anzi, senza forse) di copiare la Germania post 2000, dopo l'eliminazione europea in Olanda e Belgio.
Drastica rivoluzione del calcio tedesco con nuove regole su vivai, azionariato popolare e sponsor di società, questi ultimi 2 aspetti hanno inciso pesantemente sui fatturati delle società.
Inoltre gli sponsor che vengono coinvolti per un certo numero di anni nelle società possono prenderne il controllo, previa autorizzazione dei soci (tipo Wolkswagen per il Wolfsburg).
In generale cmq fatturati spesso in attivo per tante società, mi sembrava di aver letto che Il Bayern Monaco fosse in attivo da circa 20 anni di fila
La domanda è, c'è la voglia di fare cosi anche da noi o si tirerà a campare ancora una volta? Perchè alla fine temo subentri un aspetto intrinseco culturale/burocratico che faccia pensare più alla ... seconda opzione.
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Migliorare le infrastrutture (quindi, stadi) significa che o ci sono investitori che danno soldi alle squadre di club oppure gli stessi club vedono il loro fatturato crescere e non di poco!! Non se li possono inventare o far apparire per magia i soldi per tutte le migliorie che le squadre (esclusa, ovviamente, la Juventus) necessitano!! E già per lo stadio della Roma si stan facendo polemiche su polemiche sul piano urbanistico et similia!! Si vocifera di uno stadio di proprietà per quanto riguarda l'Atalanta (se non ricordo male, per il 2020)!! Un Milan, ad esempio, invece di aver speso 220MLN di euro per un mercato no-sense, avrebbe potuto investire quei soldini (come dici te, Cris) in infrastrutture ed altro per la Società!! Ma, purtroppo, come sovente accade, in Italia vige il principio "fare orecchio di mercante"!! Ed aggiungo, inoltre, che la Federcalcio, sebbene possa avere una dirigenza suprema e super preparata, non potrà fare miracoli!! L'unica cosa, mi ripeto, sarebbe quella di investire sui giovani, sui nuovi talenti e sulle squadre, cosiddette, "B"!! Altro, sinceramente, non credo possano fare in FIGC, perlomeno per far rinascere il Calcio Italiano!!
Gli stadi di proprietà aiuterebbero molto il calcio italiano ed in particolare le squadre, ma qui credo che fra lungaggini burocratiche e politiche, differenze di opinioni quando le squadre della stessa città sono due, la questione non è di facile e sollecita risoluzione.
Allora le riforme dei campionati dalla A alla C come già detto da altri in senso di riduzione delle squadre per far emergere la qualità, l'obbligo di schierare un certo numero di giovani italiani in rosa e di fare un campionato "riserve", maggiore spazio agli stages della nazionale e alle partite della Coppa Italia da giocare come in Inghilterra in un w-e e non spezzettate durante la settimana possono essere alcune soluzioni per ripartire su buone basi.
Ciao papà...
Siam troppo arretrati o fa comodo così?
Anche se l'esempio Juve qualcosa dovrebbe insegnare...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ci mancava solo la fake news alias bufala, anche sulle testate nazionali, sul possibile ripescaggio dell'Italia in seguito alla possibile esclusione del Perù
Se la seconda è improbabile ma possibile, la prima è impossibile e non c'entra proprio niente
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