Tu sei solo uno di una moltitudine.
Fatto sta che vediamo botte e bottarelle a decine ogni weekend con danneggiati in un verso e nell'altro, ma la mannaia della squalifica (possibilmente a vita per lui e i suoi futuri eredi; per un paio di generazioni almeno ; poi ci riserviamo di valutare le patrimoniali ) l'ho sentita invocare in 2 occasioni specifiche (già citate fino alla noia).
Sull'ultimo in ordine temporale mi limito a citare l'organo ufficioso di Maranello (probabilmente l'autore verrà licenziato in tronco , ma tant'è... Finchè è visibile).
E prendo atto della premessa: qualcuno per una volta è riuscito a fare un'analisi distaccata di un episodio valutando nel merito solo l'episodio. Merce rara.
F1 GP Cina: Verstappen contro Vettel, colpe relative - Autosprint
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
In questi casi ce la si deve prender e con la sorte, Verstappen fa così con tutti, ma alla fine quello che paga il conto più salato é sempre Sebastian Vettel, anche se Verstappen fa esattamente le stesse cose che fa con gli altri.
Anche io sono dell'idea che le pene debbano essere più pesanti... a cominciare dalla ruotata di Baku, ai vari Verstappen, Kyat, Magnussen e tutti quei piloti scorretti per natura.
Soprattutto andrebbero raddoppiate le pene in caso di reiterazione, perché se lo fa 1 volta un pilota corretto come Raikkonen o Hamilton ok, ma se Verstappen lo fa in continuazione andrebbe anche squalificato per 1 gran premio.
Il discorso dei detriti centra poco o nulla con la gravità dell'incidente, bastava che finisse qualche centrimetro più avanti o indietro e i detriti ci sarebbero stati anche in questo caso. Ad ogni modo è stato lo stesso Verstappen a dire che l'incidente è stato colpa sua
Mai detta una cosa del genere infatti nel post precedente l'ho scritto. Quello che voglio dire è allora perchè non fare quel piccolo passo in più e dare ai due piloti la certezza delle gerarchie nella corsa? La manovra fatta da Vettel al via dimostra chiaramente che questa gerarchia proprio non c'è dato che il compagno di squadra sarebbe stato l'ultimo dei problemi in quel frangente..."I locked the rears and hit him. It was of course my fault. Not what I want.
"It is easy to say after that I should have waited, and that probably would have been the best idea, but unfortunately it happened."
Tanti altri vedendo anche lo spazietto non ci avrebbero provato neppure.
Non ci avrebbero provato.
Perchè alto sarebbe stato il rischio di danneggiarsi o danneggiare altri.
Poi parliamo pure di F1 ideale fatta di sorpassi.
I piloti non stanno lì a pettinare bambole e sorpassare è il loro pane oltre che il loro mestiere.
Concordo.
Come non farlo.
Altrimenti potremmo anche dormire.
Ma questo non vuol dire che appena tu vedi lo spazio ci devi provare.
Spazio= sorpasso?
No, non funziona così.
Non è una regola.
Solo nei videogiochi si fa, ripeto.
La differenza con Ricciardo?
Che te la prepara in maniera meno "sciocca" la manovra.
Sono manovre esperte.
Lui è uno che ha preparato il terreno a livello psicologico da tempo.
Da anni.
All'inizio "oooh, questo è pazzo", "oooh, che faaaa".
Oggi ci si meraviglia molto meno e in un certo senso vengono accettate le sue manovre.
Perchè hanno qualità intrinseca.
Tutti conoscono Ricciardo oggi.
E tutti sanno che se vuole sorpassare, beh, sorpassa e non c'è niente da fare.
Tutti sanno che lui ti entrerà dentro se ne ha la possibilità.
Ti predispone cioè all'idea che sta per sorpassarti.
Bottas ha reagito ma alla fine intelligentemente ha sistemato la situazione allargando. Ma ha anche avuto modo di farlo.
Ha avuto modo di pensare una frazione di tempo ed evitare l'incidente.
Qui sta la distanza ancora colossale con un Verstappen.
E qui sta la differenza tra uno che sa portare a casa un sorpasso, pieno di rischi perchè il sorpasso in staccata prevede componente di rischio, ma senza creare danni altamente probabili e uno che ancora non è capace.
Se non dai una seconda opzione a chi stai per sorpassare, cioè, non c'è scampo.
Max ancora non ha predisposto mentalmente i suoi avversari come ha fatto Daniel.
Lo temono, ma non lo rispettano in quelle fasi.
Ricciardo è temuto ma anche rispettato.
E il rispetto non lo costruisci in due stagioni, ci vuole tempo.
Lui, Max, sbaglia a voler arrivare subito usando la sua filosofia non accettando che ve ne siano altre. Altrettanto degne di esistere.
In pista non funziona così perchè c'è gente che ha fatto un percorso, anche faticoso, per arrivare dove è arrivata.
L'esperienza te la devi sudare, non te la regalano entrando come un kamikaze.
Te la guadagni seguendo anchi chi ti rallenta e ti fa rosicare.
Deve imparare a fare le scale un gradino alla volta, non a tre a tre.
Ma attorno in questo senso ha gente sbagliata. Tanta, troppa.
E non vorrei dire una cosa pesantissima sugli esempi sbagliati e chi glielo sta dando in particolare.
E infatti non la dico. Ma la penso.
Una cosa però devo dirla: se vuole fare strada questo ragazzo deve trovare un vero manager - e ripeto vero manager - con esperienza.
Che sappia consigliarlo come si deve. In maniera asettica e costruttiva per un ragazzo così giovane ma dall'immenso potenziale.
E cambiare tutto il resto, lasciandoselo dietro.
Max Verstappen oggi in pista non "funziona" per un semplice motivo: non funziona fuori dalla pista. Anzi dalla macchina, che è diverso.
Hamilton fece una scelta. Da quel momento è diventato un mostro.
Segua questo esempio se non ne vuole seguire altri.
Ultima modifica di Cris1981; 16/04/2018 alle 13:32
disdire è l’unica cosa che conta
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sono perfettamente d'accordo.
Non sono invece d'accordo sulla questione delle pene più severe, a meno che non si crei pericolo ovviamente.
Già così per vedere vera lotta in pista bisogna rivolgersi a tutti i santi (con esiti peraltro scarsi...), ci manca solo che si inaspriscano le pene.
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Così come c'è chi si sarebbe buttato da ben più indietro come Ricciardo insegna.
Le manovre su LH e VB sono 2 manovre istintive, brutali, perfettamente eseguite. DR era nettamente più lontano da LH di quanto non lo fosse MV da SV. Eppure è riuscito.
MV ha sbagliato, ingolosito dal piccolo lungo di SV. Ha sbagliato. Punto. Ed è stato punito (come, non più non meno, di chi ha fatto lo stesso identico errore nello stesso identico punto prima di lui). In partenza invece ha manovrato benissimo sia su LH che su KR. E non ha sbagliato. Ri-punto.
E' da punire in maniera particolarmente dura? Sia. Ma che non ci si lamenti se poi di MV non ne nescono più e nascono solo dei Bottas.
La differenza con DR è che DR ci ha provato 4 volte senza sbagliare, mentre MV una volta ha fatto una minchiata.
Ah funziona così? Beh... Allora fa bene MV a insistere. Magari tra un altro paio d'anni quando tutti conosceranno bene anche lui eviterranno di far resistenza.
Ribadisco che se il metro è questo allora anche SV avrebbe potuto rimanere più largo ed essere lui a prendersi la briga di evitare il contatto. Bottas sì e lui no?
C'è qualcosa che tocca in tutto ciò...
La seconda opzione ci sarà sempre fino a quando chi tenta di sorpassare non sarà largo come la pista.
Il problema è quale scegliere; chi è davanti è in posizione di forza ed è lui a decidere se mollare o tenere duro; VB ha scelto di mollare (e LH prima di lui); SV ha deciso di tener duro. Sia chiaro: hanno ragione entrambi, perchè la scelta stava a loro. Ma se LH faceva traiettoria ideale e VB stava più in mezzo adesso di rottami in giri ce n'erano un bel po' di più. In particolare LH: l'ala di DR faceva la fine di quella di PG ed entrambi finivano nelle retrovie. A quel punto che si diceva? Che DR era un pirla che aveva fatto fuori un avversario e bisognava squalificarlo o che era un pirla LH perchè in fondo chi si gioca il mondiale (forse...) deve fare buon viso a cattivo gioco anche al 3° GP?
Su questo invece hai talmente tanta ragione che se ne vendi anche solo la metà diventi ricco.
Hamilton nella sua carriera ha fatto le sue belle minchiate. Non so se per coincidenza astrale o cos'altro, ma ha avuto la fortuna di concentrarne il 90% in una stagione (nella quale peraltro non avevi possibilità di vincere, la famosa 2011).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Vero, certi gp sono da formula noia, ma ci sono piloti che si giocano il mondiale e non è giusto che la testa calda di turno lo orienti pesantemente verso una delle parti.
Voglio dire che se succede il suicidio tipo Singapore 2017 allora è giusto che la gara finisca in testacoda, ma altrimenti è estremamente grave se a causa del presuntuoso di turno si decidano cose che vanno oltre l'esito della gara stessa.
Fa parte della F1 ma per evitare polemiche sarebbe opportuno minimizzare questi fatti, e lo si fa passando per l'inasprimento delle pene, soprattutto in caso di recidiva.
E' un messaggio pericoloso se passa eh.
Vorrebbe dire che ci sono piloti che devono essere maggiormente protetti di altri per ragioni di classifica (oggi; magari domani perchè corrono per la squadra più ricca o quella più in vista o...). Dio ce ne scampi.
Meglio un bel sano oggi un pirla a me domani a te, tanto nel lunghissimo effettivamente è difficile che non si azzerino.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Si
Che uno, Bottas, è stato affiancato in velocità prima del tornantino.
Bottas ha avuto modo di reagire e prendere contromisure.
ScreenHunter 93.png
Verstappen ha affiancato, diciamo così, e preso Vettel in pieno tornantino.
ScreenHunter 94.png
Vettel non poteva aspettarsi un attacco così diretto in quel punto, quando anche stava iniziando ad impostare l'uscita. Forse neppure guardava gli specchietti.
Se l'attacco lo vuoi fare lì devi farti "capire" da quello davanti metri prima. Altrimenti giustamente capita quel che capita.
Un po' come ha fatto lo stesso Ricciardo su Hamilton.
Partendo anche da lontano..ma facendo intuire qualcosa all'inglese
ScreenHunter 95.png
Il timing, questa è la discriminante.
Se tutto questo (mi riferisco sempre a SV-MV) fosse successo 30 metri prima niente da dire.
O meglio...meno da dire.
Fa una differenza quindi? si, enorme.
Sono due (tre) casi distanti anni luce.
E vanno usati metri diversi.
"Predicibilità", si chiama così.
In un paio di casi c'è, in uno no.
O minima.
P.S.
Si parla di errore di linea di Vettel, giusto?
C'è ma se guardi il fotogramma noterai che lo spazio completo per una seconda auto, in quel momento, non c'è.
Se Vettel fosse arrivato CHIARAMENTE lungo (e largo) allora anche Verstappen avrebbe maturato il pieno diritto di inserirsi all'interno.
Ma tale spazio l'ha visto solo lui. E pochi altri.
Ultima modifica di Cris1981; 16/04/2018 alle 16:59
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