Putroppo non è così, no, ma proprio per niente.
Hai bisogno di poter inferire il dato che stimi dal dato che usi per stimarlo, e per fare questo ti serve un ragionamento scientifico tipicamente costituito da un'equazione teoricamente giustificata da procedimenti di inferenza validi che legano enunciati veri tra di loro il cui outcome è "il dato in input è un buon stimatore del dato in output".
Usare una stima in assenza di idonee giustificazioni teoriche è arbitrario. Bada bene, non solo soggettivo (che in molti ambiti ci può anche stare), ma proprio arbitrario, non giustificabile.
La statistica è una scienza, non si possono formulare enunciati di veste statistica ma di contenuto arbitrario. Di fatto si sta usando un teorema non dimostrato che lega lo stimatore alla stima. Può darsi che ci si azzecchi, ma può darsi anche di no.
La stima su basi non giustificate non è problematica nel caso tu sia l'unico soggetto verso cui la stima stessa può avere conseguenze. Se hai responsabilità verso terzi che possono esigere una giustificazione razionale per il procedimento di stima adottato, non essere in grado di dire perché si è fatto in un certo modo né perché quel certo modo è ritenuto valido non è una buona situazione. Se poi la stima è da presentare in ambito scientifico, il problema di una stima che non rispetta tutti i canoni della tecnica da cui è ricavata è che i colleghi ti mangiano vivo.
Ultima modifica di Borat; 28/07/2013 alle 10:50
Francesco la stoccatina l'hai data tu per primo...ti dico solo che un quarto d'ora non puoi averci messo visto che è la prima risposta/domanda della discussione (#2 post):
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