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Discussione: Venti e isobare

  1. #31
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Le isoipse sono quelle che ho segnato in giallo,vero?

    slm_gph500_eu_54.png

  2. #32
    Brezza leggera L'avatar di Wolkenmesser
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Citazione Originariamente Scritto da valerio991 Visualizza Messaggio
    Okok,

    dalle carte di geopotenziale, per capire il movimento delle "zone perturbate", devo osservare in quali punti ci sono i cicloni e poi, basandomi sulla "direzione" delle isoipse (e quindi del vento), dovrei capire verso dove possono spostarsi i cicloni?
    allora, vediamo; io ti mostro come facevamo noi all'università per individuare eventuali zone di instabilità:

    questa è una carta con le altezze geopotenziali e i venti a 300 hpa (siamo in media sui 9000/10000 m)

    U300_ceur.png

    come vedi, si possono osservare dei "promontori" (associati con condizioni di stabilità) e saccature (instabilità); quindi generalmente guardavamo se nel nostro periodo di previsione ci fosse un passaggio di queste saccature per poi interessarci alla situazione in particolare.

  3. #33
    Brezza leggera L'avatar di Wolkenmesser
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Citazione Originariamente Scritto da valerio991 Visualizza Messaggio
    Le isoipse sono quelle che ho segnato in giallo,vero?

    slm_gph500_eu_54.png

    no, quelle sono le isobare, le isoipse sono segnate nella gradazione del colore (questa è una pessima mappa per vedere i geopotenziali)

  4. #34
    Brezza leggera L'avatar di Wolkenmesser
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    diciamo che con quelle mappe che ti ho mostrato (oppure anche con quelle di geopotenziale a 500 hpa) riesci a individuare le zone instabili dell'atmosfera, poi devi scendere a livelli piu bassi (850 hpa e PBL) per individuare le strutture cicloniche organizzate (fronte freddo, caldo, occluso ecc.) e eventuali interazioni con la superfice terrestre/marina

  5. #35
    Vento forte L'avatar di Stefano83
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Citazione Originariamente Scritto da valerio991 Visualizza Messaggio
    Okok,
    dalle carte di geopotenziale, per capire il movimento delle "zone perturbate", devo osservare in quali punti ci sono i cicloni e poi, basandomi sulla "direzione" delle isoipse (e quindi del vento), dovrei capire verso dove possono spostarsi i cicloni?
    Allora, la mappa di geopotenziale a 500hPa (o meglio, altezza geopotenziale) ti fa individuare aree di alta e bassa pressione, direzione ed intensità del vento, nonchè saccature e promontori a quella quota. Per le strutture ben organizzate ai minimi/massimi in quota corrispondo quelli al suolo, un pò spostati verso est.

    Ciò però non basta per capire il futuro spostamento dei cicloni; occorrerebbe una mappa che sovrapponga il campo di vorticità alle isoipse. Per esempio, una zona di vorticità positiva presente ad est dell'asse di una saccatura potrebbe indicarci lo spostamento della depressione verso est (oltre al fatto che i fenomeni più intensi attualmente si hanno in questa zona).

    Ma nascita ed evoluzione su larga scala dei cicloni dinamici extra-tropicali dipendono molto da quanto accade a 200 e 300 hPa, nel regno delle correnti a getto (jet-stream), a loro volta causate dalla discontinuità presente tra tropopausa polare-subtropicale attorno ai 30° di latitudine e tra quella subtropicale e tropicale attorno i 60°, da cui nascono il getto polare e quello subtropicale.

    Questi fiumi d'aria hanno delle ondulazioni più o meno marcate, nel caso del getto polare tali oscillazioni meridiane prendono il nome di onde di Rossby, ed il fronteggiarsi di masse d'aria di differente temperatura causa a loro volta lo sviluppo di onde ad ampiezza inferiore (onde di Bjerkenes) responsabili delle ciclogenesi che conosciamo.
    Nelle mappe di analisi del jet-stream (tra 200 e 300hPa, la prima superficie consigliabile in estate, la seconda in inverno) molto ci dice l'analisi del campo di velocità rapresentata dalle isotachie (ovvero linee ad ugual velocità).

    Il settore del jet-stream in cui la velocità è massima è chiamato jet-streak (spesso evidenziato con colori rosso-arancio nelle mappe), da esso possiamo fare qualche considerazione:

    - se è rettilineo suddividiamo la zona in 4 quadranti, tracciando una linea che segue il flusso del jet-stream e l'altra perpendicolare ad essa, nel punto di massima velocità: in corrispondenza dei quadranti anteriore sinistro e posteriore destro si avrà una forte divergenza in quota, quindi moti verticali a riempire il vuoto e convergenza nei bassi strati, di conseguenza probabile ciclogenesi;
    - se si trova in corrispondenza di una saccatura (alla stessa quota), ove quindi la curvatura delle correnti è massima, avremo divergenza e moti ascendenti (quindi formazione/rafforzamento di cicloni) a nord e convergenza e moti discendenti (rafforzamento di aree anticicloniche) a sud;
    - se si trova a ovest dell'asse di saccatura, il ciclone tende a rinforzarsi e spostarsi verso est o sud-est;
    - se si trova ad est dell'asse di saccatura, la depressione tende ad indebolirsi e progredire verso nord-est.

    Citazione Originariamente Scritto da valerio991 Visualizza Messaggio
    Le isoipse sono quelle che ho segnato in giallo,vero?

    slm_gph500_eu_54.png
    se intendi le gradazioni cromatiche (e non le isolinee bianche), si

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  6. #36
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Per individuare zone di instabilità, è meglio usare mappe a 300hpa o a 500hpa?

    In questa mappa qui, individuo una saccatura subito a nord ovest della GB e due promontori (uno a sx e uno a destra della saccatura)
    Se i colori indicano la velocità del vento, come dice la legenda, quali sono i geopotenziali?Wind500hPa_eu_0 (1).png

  7. #37
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Domani, ad esempio, sulla Gran Bretagna noto una grande zona di instabilità.
    E' riconducibile ad una saccatura? Oppure è un "semplice" ciclone?
    Wind300hPa_eu_36.png

  8. #38
    Vento forte L'avatar di Stefano83
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Citazione Originariamente Scritto da valerio991 Visualizza Messaggio
    Per individuare zone di instabilità, è meglio usare mappe a 300hpa o a 500hpa?

    In questa mappa qui, individuo una saccatura subito a nord ovest della GB e due promontori (uno a sx e uno a destra della saccatura)
    Se i colori indicano la velocità del vento, come dice la legenda, quali sono i geopotenziali?Wind500hPa_eu_0 (1).png
    Con le mappe a 300 (o 200) hPa ti fai un'idea della possibile evoluzione delle principali figure bariche, con la mappa a 500 puoi avere maggiori informazioni sulle zone con instabilità.

    Nella mappa che hai postato non sono rappresentati i geopotenziali, ma solo la velocità del vento. Da qui puoi intuire ad esempio che, essendoci ad ovest dell'asse di saccatura del minimo presente sulla GB una "fascia" caratterizzata da velocità più alte, per quanto detto sopra il ciclone tende a rinforzarsi un pochino e spostarsi verso est (non più di tanto cmq perchè non ci sono altissime velocità in questo caso).

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  9. #39
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Guarda questo esempio a 120h.

    Il getto polare in uscita dagli States presenta una fascia di streak abbastanza evidente e disposta in modo quasi rettilineo.
    Per quanto detto sopra riguardo il discorso dei quadranti, avremo probabile divergenza a nord-est rispetto alla zona "rossa" centrale (così come a SW).
    Ciò può far capire che la depressione presente in atlantico si potrebbe approfondire e progredire verso est, infatti se guardi le mappe a 500hPa successive vedrai un minimo più organizzato ed in movimento fin quasi le coste atlantiche della GB.

    Allegato 463592

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  10. #40
    Vento forte L'avatar di Stefano83
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    Predefinito Re: Venti e isobare

    Citazione Originariamente Scritto da valerio991 Visualizza Messaggio
    Domani, ad esempio, sulla Gran Bretagna noto una grande zona di instabilità.
    E' riconducibile ad una saccatura? Oppure è un "semplice" ciclone?
    Wind300hPa_eu_36.png
    E' un semplice ciclone che ormai va staccandosi dal flusso principale e quindi evolve in cut-off, ovvero si "isola" e si mantiene in loco, causando instabilità ma poi in questo modo perderà man mano la propria energia e si colmerà, a meno che non venga nuovamente rinvigorito da nuove intrusioni fredde in quota (non è questo il caso).

    A 500hPa vedi meglio questo cut-off:

    GFSOPEU00_36_1.png

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