Ciao a tutti,
sono sicura che avete sempre una risposta per tutto perciò vi chiedo: a cosa è dovuta la formazione di ghiaccio così diverso sempre sul parabrezza della mia auto, in due serate diverse?
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Grazie!
Suppongo che nella seconda ci sia meno umidità, ma come mai i cristalli si organizzano secondo queste curiose linee?
Dovrebbe dipendere tutto dai nuclei di aggregazione se non ho detto una cavolata, nel primo è la normale brinata ben estesa sul parabrezza, quelle umide che prima bagna e poi congela.
Nel secondo caso forse ha influito forse la minore umidità, aria più secca, però quelle simpatiche linee o sono dovute alla strada delle goccioline d'acqua oppure hai cambiato qualcosa tu, usato di più l'auto, magari il motore caldo l'ha fatta congelare meno.
Per fare un confronto corretto non dovresti usare l'auto per 2 giorni , altrimenti metti un vetro fuori e vedi
Unica risposta che posso dare e': la cristallizzazazione di un composto chimico e' influenzata da fattori anche sottili.
Per cui ci vorrebbe un ottimo chimico per risponderti.
Sù, sù, non c'è nemmeno un chimico qui dentro?
In generale ci sono due tipi differenti di brina: quella che passa attraverso la fase liquida (in inglese white dew) e quella (più rara) che sublima direttamente (brinamento diretto dallo stato gassoso a quello solido, in inglese hoar frost). Come già detto, le formazioni di brina dipendono spesso, oltre che dalla maggiore o minore presenza di umidità nell'aria anche dalla presenza di particelle solide che possono direzionare le forme geometriche e anche agire da nuclei di condensazione. A parità di temperatura (ricordiamo che in questo caso è importante la temperatura della superficie più che quella dell'aria; in casi di forte irraggiamento, ossia perdita di calore repentina dovuta a cieli sereni, alta pressione e calma di vento, ho notato formazioni di brina sui tetti delle auto anche con qualche grado sopra 0°C) maggiore è l'umidità e maggiore la concentrazione di particelle igroscopiche e più abbondante è la brina.
La prima foto che hai postato dovrebbe essere quella che gli anglosassoni chiamano window frost; bisognerebbe sapere, oltre alla temperatura dell'aria e della superficie, se le formazioni di ghiaccio erano presenti all'interno o solo all'esterno del vetro (dalla foto direi che la prima è una foto dell'interno e la seconda dell'interno del parabrezza).
Termoigrometro Oregon Scientific EMR812HGN/THGR228N su schermo passivo Davis
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"Anche in folla è agevole attingere al male: piana è la strada e abita molto vicino; ma davanti a virtù posero gli dèi il sudore e una via lunga aspra e scoscesa" Platone - Repubblica
Chimicamente, le molecole d'acqua quando congelano si dispongono geometricamente in modo da disporre le cariche negative della molecola (presenti sull'atomo di ossigeno) appaiate con quelle positive (sull'idrogeno). Da qui le formazioni solitamente geometriche (spesso ad esagono, la forma della singola molecola è infatti ad angolo ottuso, di 109°, caratteristica che poi va a ricadere sulle interazioni intermolecolari quando l'acqua gela).
Se nell'acqua sono presenti impurità (chessò, pulviscolo, molecole di vario genere) queste vengono integrate interferendo nella formazione cristallina portando a forme irregolari...
Chimicamente più o meno dovrebbe essere così :D poi entrano in gioco fattori fisici descritti sopra.
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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