QUI dove sto io a sesto calende per la precisione frazione s.anna...ho la collina di coquo che mi ripara molte volte....
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Si è vero. Ma da cosa dipende ? Tra l'altro la Piana di Magadino (Svizzera, Nord del Lago Maggiore, per chi non fosse del luogo) è incastonata tra alte vette e le brezze si dovrebbero incanalare bene.
Le brezze di notte trasportano l'aria mite che stazione sul lago nell'entroterra...riscaldandolo ed impedendo l'instaurarsi di inversioni termiche, ad es. la piana di Maccagno, così come quella di Lesa hanno minime alte, paragonabili (ed a volte superiori) alle zone di pendio 150 metri più in alto.
Però come si distribuiscono le brezze? Ok, di notte vanno da Nord, verso Sud...ma quanto l'orografia locale le incrementa o diminuisce??
Perchè in alcune aree gli effetti si sentono a 10 km, in altre svaniscono in meno di 2 km dalle coste?
Dato che la mitigazione del lago è strettamente correlato con le brezze, quali sono le basi teoriche per capire dove ci possono esser minime più alte? E' solo una questione empirica o esistono regole certe ed assodate ?
Ho messo il topic nella sezione didattica perché credo che i laghi prealpini, essendo di confine tra pianure, colline, alte vette, possono rappresentare un buon modello di studio dei microclimi...inoltre è un argomento relativamente di nicchia ed è sempre complesso trovare spiegazioni approfondite (e certe).
Ciao Delvi. Come detto tempo fa, oltre considerazioni generali non si può andare a meno di non fare osservazioni sul campo e simulazioni. Se dico che la brezza mitiga fino ad una certa distanza, va da Nord a Sud e viceversa durante nelle 24 ore allora sto già facendo delle restrizioni valide quasi, ma non del tutto, a livello generale, così come dire che una valle è incastonata tra alte vette non vuol dire che sarà preda di brezze sostenute. Una considerazione valida a livello generale può essere fatta se consideriamo un lago posto in una vallata che da una parte sbocca sulla pianura e dall'altra arriva oltralpe, anche in questo caso estremamente semplificato dobbiamo tenere presente dell'avvezione di aria dovuta per esempio al gradiente termico orizzontale, eventuali parti della valle che restano in ombra totalmente/parzialmente durante il giorno rispetto ad altre zone della valle stessa, eventuali terreni/vegetazione non asciutti, contributo di umidità dal lago, quanto è stabile l'inversione notturna, eventuale subsidenza al di fuori del PBL e le varie turbolenze, etc.
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Ma quindi sui grandi laghi oltre a dire direzione brezze, non si possono fare ipotesi sulla distanza a cui arriva l'effetto mitigatore del lago, in assenza di ostacoli ortografici??? Altre considerazioni sulle temperature (a parità di terreno e vegetazione) non so possono fare?? Solo empericamente??....ma anche lì, se si avessero molti dati e si confrontassero, magari si capirebbero le cause... Sicuramente ogni microclima ha la sua caratteristica fisica che lo rende tale..
Grazie del contributo
Ciao Delvi. Certo che si possono fare considerazioni di quel genere, poi - anche se è ovvio - più generiche sono e più possono essere lontane da quello che cerchi. Per esempio, per il tuo caso, si può dire che la brezza può andare da N a S durante la notte e viceversa durante il giorno, ho usato il " può " perché la forza di Coriolis ha un effetto più o meno decisivo, in base al posto soprattutto, e quindi la brezza, invece di arrivare sulla sponda S del lago, arriverà magari anche o solo sul lato occidentale e verso l'altra sponda durante il giorno e ne saranno influenzati anche indirettamente i vari flussi superficiali. Altra considerazione generale è che la brezza può spingersi per diverse decine o qualche centinaio di km all'interno, ma sono considerazioni mediamente valide per il tuo caso? Probabilmente non si spingere così lontano, perché la distanza raggiunta dalla brezza dipende anche dall'estensione del lago. Se invece le considerazioni sono mediamente valide, lo sono solo in parte o in tutto? Quindi osservazioni sul campo, meglio se di molti anni come forse già pensi, sono fondamentali insieme a delle simulazioni tramite Modelli eventualmente.
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Ciao Delvi. Metto il link ad un pdf con slide, di un lavoro che invece non è ad accesso libero, su osservazioni di 10 anni fatte nella zona del Garda. Magari già ne sapevi qualcosa, comunque è l' unico che ho trovato con questa durata.
https://www.researchgate.net/profile...e739000000.pdf
Ti riporto il riassunto di quel lavoro, anche con traduzione in italiano da translate per chi fosse interessato
" The Ora del Garda is a coupled lake and valley breeze regularly blowing from the northern shorelines of Lake Garda, in the Italian Alps, especially during warm‐season clear‐sky days. The climatological characteristics of this wind are investigated through the analysis of 10 years of observations collected at two representative surface weather stations – one on Lake Garda's shore and the other 30 km inland. Furthermore, the possible influences of the land‐water temperature contrast and of the synoptic wind on the development and the propagation of the Ora del Garda are analysed. Lake‐breeze days are identified by means of a set of objective criteria based on observations of solar radiation, wind speed and direction at the two stations. The analysis highlights that, on the lake's shoreline, the breeze develops on about 70% of the days in the warmest months, while it rarely occurs from October to February. Moreover, in the warmest months, the Ora del Garda reaches the inland weather station on about 80–90% of the days on which it blows on the lake's shore, after 3.5 h on average. It displays rather strong intensities, reaching average velocities of 5 m s−1 and gusts of 10 m s−1, respectively, in summer on the lake's shore and in spring at the inland weather station. No clear relationship is found between the land‐water temperature contrast and the lake‐breeze strength. On the other hand, synoptic winds are observed to affect significantly the development of the breeze. In particular, onshore synoptic winds are associated with stronger intensities at the lake's shore. Moreover, in these situations the Ora del Garda propagates faster and is detected earlier at the inland weather station."
In italiano
"
L'Ora del Garda è una brezza di lago e valle accoppiata che soffia regolarmente dalle coste settentrionali del Lago di Garda, nelle Alpi italiane, specialmente durante le giornate di cielo sereno. Le caratteristiche climatologiche di questo vento sono investigate attraverso l'analisi di 10 anni di osservazioni raccolte in due stazioni meteorologiche superficiali rappresentative - una sulla riva del Lago di Garda e gli altri 30 km nell'entroterra. Inoltre, vengono analizzate le possibili influenze del contrasto della temperatura terra-acqua e del vento sinottico sullo sviluppo e la propagazione dell'Ora del Garda. I giorni del lago brezza vengono identificati mediante una serie di criteri oggettivi basati sulle osservazioni della radiazione solare, della velocità del vento e della direzione delle due stazioni. L'analisi evidenzia che, sulla riva del lago, la brezza si sviluppa su circa il 70% dei giorni nei mesi più caldi, mentre raramente si verifica da ottobre a febbraio. Inoltre, nei mesi più caldi, l'Ora del Garda raggiunge la stazione meteorologica interna circa l'80-90% dei giorni in cui soffia sulla riva del lago, dopo 3,5 ore in media. Visualizza intensità piuttosto forti, raggiungendo velocità medie di 5 m s-1 e raffiche di 10 m s-1, rispettivamente, in estate sulla riva del lago e in primavera presso la stazione meteorologica interna. Non è stata trovata una chiara relazione tra il contrasto della temperatura terra-acqua e la forza della brezza del lago. D'altra parte, si osservano venti sinottici che influenzano in modo significativo lo sviluppo della brezza. In particolare, i venti sinottici onshore sono associati a intensità più forti sulla riva del lago. Inoltre, in queste situazioni l'Ora del Garda si propaga più rapidamente e viene rilevato in precedenza nella stazione meteorologica interna."
Spero ti sia utile.
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Grazie mille...
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