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Cioè, scusate tanto, ma Belluno ha 6 stazioni?
Cioè, 30mila abitanti e 6 stazioni?
(Bz ne ha 102mila e ne possiede 2? )
Vabbè, minchia però! E' lei dunque la 'città più fredda d'Italia?
Io arrivo a contarne 5 (Cirvoi, Castion pendio, Castion piano, aeroporto, /Limana). Poi ce ne sono altre (Giamosa, Cusighe) ma sono tetti e non è il caso di perderci tempo avendo a portata di mano stazioni al suolo.
In effetti è molto curioso lo scarso appeal della meteorologia amatoriale sui bolzanini. Tenendo conto poi che la vicina e simile Trento è infestata dalle stazioni, ci sono più stazioni in Trentino che pomari in Val di Non; e tenendo conto anche che il servizio di monitoraggio disponibile in Alto Adige non è proprio, per edulcorare un po' i termini, di primissima scelta. Quando ha girato alle province autonome le competenze ambientali lo Stato ha fatto una bella scemenza, è andato tutto a rotoli: in Trentino hanno duemila stazioni una più sballata dell'altra e in Alto Adige ce ne sono tre urbane e il resto è deserto.
Insomma, penso che ci sia qualche fattore culturale. Ai bolzanini delle condizioni meteo e del clima sembra non interessare un fico secco. Curioso.
C'è un dettaglio che si trascura spesso.
La lingua tedesca.
L'interesse meteorologico esiste, ma è perlopiù coltivato dalla popolazione di lingua tedesca, che guardacaso è la maggioranza in provincia.
Poi va considerato che la meteorologia non caratterizza nè stimola all'osservazione meteorologica in questi posti ecco.
Che relazione ci dovrebbe essere tra il parlare lingua tedesca e avere scarsa propensione a istallare e/o pubblicare i dati di una stazione meteo? Mi pare che i manuali di stazioni e software siano più o meno tutti in inglese, e i tedescofoni viste le maggiori analogie tra tedesco e inglese di quelle che vigono fra italiano e inglese potrebbero avere minori difficoltà degli italiani a interpretarli e a istallare stazioni meteo. Non mi è chiaro.
Secondo me il grosso della questione è che le principali città hanno ottimi climi poco piovosi e nevosi e comunque si è in città e il clima incide poco. Nelle valli le temperature si fanno molto più rigide e il clima nel complesso è più rilevante e spinoso (bisogna provare una volta nella vita che cosa vuol dire restare all'aperto di notte a cielo sereno con neve al suolo a San Candido), ma la popolazione è molto scarsa. Quindi a pari probabilità p di interesse per una stazione meteo tanto forte da istallare, per il principio della binomiale per il quale
t = p*n
dato il modesto n (popolazione), il valore di t (numero di stazioni istallate) è molto piccolo. In città come Milano o Roma, pezzi di rione hanno popolazioni maggiori di tutto l'Alto Adige messo assieme, e città satellite/dormitorio hanno popolazioni pari a Bolzano o Merano e qualche stazione spunta per mera massa demografica.
Problema: questo vale anche per Trento, che invece è infestato di stazioni meteo, ormai saranno all'isola di calore fra stazioni meteo che si scaldano a vicenda. Perché con simile pressione demografica i trentini istallano tante più stazioni dei sudtirolesi?
Azz, ci sono: gli italiani se ne infischiano se le stazioni comprate in USA trasmettono su frequenze illegali e si copiano e scambiano pacificamente i programmi di gestione (Weather Display e dintorni) delle stazioni. I sudtirolesi sono in Italia da 93 anni mentre gli altri italiani sono tali da 50 anni in più (un po' di meno friulani e veneti, che sono arrivati solo nel 1866), dunque hanno avuto meno tempo per abituarsi all'andazzo. Siccome è nein verboten non lo fanno.
Solo che anche questo vale anche per i trentini. Va be', ma i trentini sono culturalmente italiani da prima dell'annessione, da sempre: suppongo che per loro i problemi menzionati sopra valgano quanto per gli altri italiani.
OK, spiegata la questione stazioni amatoriali. Rimane da capire il dissesto idrografico: perché l'idro di Bolzano ha poche stazioni online e messe come sono messe e le regioni circostanti si sono dotate di reti passabili (tranne quelle trentine che sono messe oggettivamente male)?
L'incanto di Belluno è dato dall'incontro fra il mondo di Venezia con il marchio delle sue architetture e il mondo del nord; incontriamo edifici che sono venuti su dal mare e case rustiche che sono venute giù dalle montagne - Dino Buzzati
Questa la stazione di Fabriano di cui ho riportato i dati
Meteo ASSAM - Regione Marche. Dati meteo ultimi 2 mesi
L'incanto di Belluno è dato dall'incontro fra il mondo di Venezia con il marchio delle sue architetture e il mondo del nord; incontriamo edifici che sono venuti su dal mare e case rustiche che sono venute giù dalle montagne - Dino Buzzati
@Borat, piccolo dettaglio: la Germania è strapiena di stazioni amatoriali.
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