beh, impattante... è questione di punti di vista...andro' controcorrente ma secondo me è molto affascinante...certo antropizza un po' il paesaggio ma ha un qualcosa che mi rapisce... sara' il fascino del potenziale sci estivo a quote basse che mi attrae..
vabbe' come si suol dire...degustibus non desputandum est!
"La natura ride davanti alle difficolta' di integrazione" (Pierre Simon Laplace)
http://www.wunderground.com/weathers...?ID=IEMILIAR42
Non sarebbero, sono!
Se ci tieni all'ambiente, il discorso ha senz'altro un capo ed una coda.
Una pista da sci, come intesa oggi, non è solo un taglio in mezzo al bosco o, nel caso della Conca Prevala, un segno tra le ghiaie.
Il collegamento con Bovec è stato pagato a duro prezzo: il lato sloveno ha visto sorgere una pista tracciata SBANCANDO una bellissima zona carsica, persa PER SEMPRE.
La stessa Sella Prevala, era un valico assai affascinante - come lo trovai nel 2001, senza la seggiovia e la pista. Adesso credo che ci sia rimasto ben poco del fascino originario, non ci tornerò più ovviamente.
Il lato italiano ha visto un impatto minore, dato che il terreno è ghiaioso, ma la morfologia del vallone è stata modificata. Oltre alla costruzione della funivia fino alla " sella Golovec ", con annesso terrapieno.
Ne valeva la pena?
Lo sci è un modello di sviluppo che va per la maggiore, ormai.
I danni però rimangono per sempre (sbancamenti, terrapieni, rumore, affollamenti e, non ultimi, i gatti che come tutte le macchine rilasciano gas di scarico e oli minerali nell'ambiente).
PS Il ritiro del Ghiacciaio del Canin ha scongiurato l'orrenda ipotesi (tutt'altro che remota) dello sci estivo.
Alpi Apuane: cielo, mare, monti http://www.vadoetorno.altervista.org
Dire che son d'accordo con te é dir poco, il mio condizionale é solo una sorta di bilancia tra chi usa il buon senso (io sarei uno di quelli che rogna alla grande anche di fronte alla "semplicità" di un taglio nel bosco... semplicità che é sinonimo di danni immensi anche in questo caso: di piste da sci ne avavam a sufficienza già negli anni 80, non ne servivano altre a mio parere) e chi "valorizza" le nostre già martoriate montagne.
Non voglio di certo passare per estremista.... dato che l'estremismo é già in mano a chi sbanca e mette giù piloni... per cui la moderazione risulta la cosa migliore, credimi.
Non sarebbe stato fisicamente possibile creare un impianto per lo sci estivo sull'ex Giacciaio del Canin, per svariati motivi.
Da ultimo: le scelte sul dove andare a far del turismo non sono certo opinabili, e come tali van rispettate.
Per cui se sceglierai in futuro di metter piede ad Arabba o a Cortina () piuttosto che a Sella Nevea ... de gustibus, come dice Tommy.
Di certo chi si é innamorato (dopo anni di frequentazioni) della Conca "ante operam" (prima del collegamento) non rinnega il suo amore "post operam" per quel dannato impianto.
Per me l'importante é che non abbiano toccato l'apparato nivo-glaciale che si sta discutendo nel presente thread...e nei vari frames della web cam quell'impianto cerco idealmente di ignorarlo.
Ciao!
D
ps: tempi di discreta pioggia in Conca....
siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Io auspico che nel futuro la costruzione di nuovi impianti non sia per forza legata alla costruzione di nuove infrastutture e piste.
bisogna andare all'estero per trovare zone "vergini" servite da funivie o altro tipo di impianti. Questo per una questione culturale, politica,amministrativa. Il modelo di sci italiano prevede piste perfette, ristoranti in alta quota, messa in sicurezza dei versanti, battitura costante dei tracciati,divieto di percorrere a proprio rischio alcuni itinerari quando c'è alto pericolo di valanghe...questo modello italiano, seppur apprezzato, oltre che dagli italiani stessi anche soprattutto dal turismo proveniente dall'est europeo, rischia secondo me anche di essere un precedente e un movente culturale di un turismo molto invadente nei confronti del territorio, e non apprezzato da molti, come me, che anche nello sci di pista preferirebbero investimenti più minimali e costruzione delle infrastrutture a valle,nonchè una maggiore libertà di percorrere itinerari in fuori pista anche nelle condizioni di alto pericolo. Questo per ribadire ed educare alla responsabilità individuale e anche perchè, come dimostrato da molti studi negli Stati Uniti, molti pendii valanghivi (dove non ci sia pericolo derivante da valanghe che giungono dall'alto)vengono di molto stabilizzati dal continuo passaggio di sciatori/snowboarders durante la nevicata, per cui in queste stazioni si INCENTIVA la fruizione del demanio sciabile fuori pista durante le nevicate.
Ma noi restiamoa ncorati ai nostri vecchi luoghi comuni, ai nosti speculatori edili, alla convinzione che i nostri ragazzi siano troppo deficienti per lasciar loro imparare a come non andare sotto una valanga, e a tante altre considerazioni di buon senso borghese che coinvolgono anche il soccorso, che giustamente, si chiede cosa sia meglio fare,in contesti in cui la circolazione di centinai di persone ponga l'esigenza a volte, di imporrelimiti ilogici alle libertà individuali, per non essere costettia rischiare la propria vita in caso di intervento epr salvare qualche imprdente.
Scusate se sono uscito un po' dal seminato..
tornando alla conca Prevala...beh, l'impianto visto dalla webcam è orrendo.
LA gente andrebbe educcata al rispetto dellamontagna e a salirci a piedi o con le pelli di foca. Con i miliardi risparmiati a devastare questi luogi con infrastrutture inutili ci si potrebbe portare in cima handicappati e troppo anziani a volontà con l'elicottero o con la motoslitta.
I miliardi andrebbero spesi per migliorare le strade, costruire piscine, alberghi, centri benessere, infrastrutture, mantenere i centri storici, favorire le economie alpine di piccola scala, non come spesso accade per costruire nuovi piloni, ingrassare le casse a poche grosse società e speculare sull'imbecilllità e l'ignoranza di molti fruitori della montagna invernale.
Paolo Pagliardi
Oss.meteo di Iseo (attivo dal 1989)
Ecco la Conca oggi (bella anche in versione "sofferente"):
pano1.jpg
pano1bis.jpg
pano1 confronto.jpg
Qui sopra stesso sito... ma foto di 1 anno fa.
D
siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Per l'osservatore attento dal confronto con lo scorso anno risulta una minor presenza di neve stagionale da precipitazione diretta (vedasi parecchie superfici esterne al sito glaciogeno) e maggior presenza di neve stagionale da valanga (riferito al glacionevato, s'intende).
Le valanghe di metà Marzo hanno fatto il loro onesto lavoro, e si vede.
D
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E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Ecco qui (sopra 2011, sotto 2010):
prevabuono.jpg
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E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Si la Conca è più piena. Anche subito sotto la roccia a destra nella web è più panciuta. Sulle rocce siamo in difetto è vero ma tant'è si sarà scaricata tutta.....
Molto più nitida questa:
pano1.jpg
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E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Ecco qui (sopra 2010, sotto 2011):
prevabuonob.jpg
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E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
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