Originariamente Scritto da
Damon Hill
Ciao a tutti,
lo scorso 25 e 26 agosto sono stato sulla Majella per scalare il Monte Amaro dal rifugio Pomilio.
Salita lunghissima (7 ore compreso pranzo e molteplici soste), e faticosissima dovuta ai tanti sali e scendi ed anche al peso negli zaini per l'acqua, il mangiare, i vestiti. Pernottamento in vetta al bivacco Pelino e discesa il giorno successivo di altrettante 7 ore comprese salita alla seconda vetta del gruppo (Monte Acquaviva) e pranzo... alla fine distrutto ma felice.
Situazione neve negativa, veramente poca in giro, ho trovato solo 3 nevai. In compenso tanti camosci e stelle alpine appenniniche.
Ora spazio alle foto:
Dopo un inizio tra la nebbia e i pini mughi, la salita si fa più dura verso l'anfiteatro delle Murelle. Nel frattempo però sbuchiamo sopra le nuvole:
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Eccoci arrivati all'anfiteatro delle Murelle:
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Tantissimi camosci un po' ovunque in quota:
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Salendo al Focalone l'erba lascia il posto alle pietraie e compare, ancora lontano, il Monte Amaro.
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Nel circo glaciale sotto il 1° e 2° portone, primo nevaio sotto la parete rocciosa; non è messo molto bene e non so se passerà l'annata:
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Sempre nello stesso circo, ma sul fondo, secondo nevaio; anche qui dimensioni ridotte e spessore al lumicino. Credo che abbia ancor meno possibilità dell'altro di passare l'annata.
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Nel circo glaciale visibile dal 3° portone, invece, non ho visto nevai anche se era difficile vedere la parete nord essendoci sopra.
Più tardi, eccoci arrivare al Pozzo di Monte Amaro, a quasi 2600 metri. Situazione penso anche qui abbastanza negativa, anche se non conosco la situazione media del glacionevato alla fine di agosto. Però questo l'annata dovrebbe superarla visti gli spessori ancora presenti. Valutate voi:
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Sui pianori sotto la cima del Monte Amaro, ma anche in altre zone e vette sopra i 2500 metri, tante stelle alpine appenniniche:
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Finalmente sulla vetta del Monte Amaro, 2795 metri!!!
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Non vi erano nevai nella val cannella, nella valle di femmina morta, né quello eolico a lato della vetta o sotto le rocce sotto la cima.
Al calar del sole gran freddo sulla vetta, purtroppo non avevo termometri, ma faceva veramente freddo anche ben "imbottiti"; penso che ci potessero essere 4-5 gradi.
In compenso cielo bellissimo, stellatissimo con la via lattea ben visibile.
Nottataccia al Pelino, tra persone che russavano, che entravano e uscivano dalla rumorosissima porta alle 2:30 perché avevano perso il sonno (pensando bene di farlo perdere anche agli altri), letti scomodissimi, freddo e gocce di condensa che ti cadevano in faccia.... Per fortuna c'era anche gente per bene e simpatica.
La mattina sveglia all'alba per gustarsi il sorgere del sole dal mare, anche se la foschia non permetteva un'ottima visibilità del mare:
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Dalla vetta della Majella si vedeva bene anche il Gran Sasso. Notare che pare non esserci più (o quasi) il nevaio della comba sud-est.... annataccia anche lì!
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Al ritorno tappa anche in cima alla seconda vetta della Majella, il Monte Acquaviva (2737 metri). Da notare che anche qui c'è un bivacco, ma molto più... spartano e di emergenza (per massimo 3 persone)... forse si dormirà un po' meno riparati, ma almeno rispetto al Pelino si dorme!!!
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Spero vi sia piaciuto il reportage. Peccato per la poca neve, ma tante soddisfazioni. Bella la Majella, ci è piaciuta!
Ciao ciao
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