Allora... al di sopra di una certa quota (nel Cuneese oltre i 400 metri, altrove non so ma presumo un pò più in alto) la nevosità è aumentata negli ultimi venti/venticinque anni.
Nel Cuneese (proprio a Boves, 575m.) si è passati dai 95cm dei Novanta ai 113cm dei Duemila ai 147cm dei Dieci (finora, ovviamente)
In Valle Varaita a 2135m. (Pian delle Baracche) si è passati da 373cm degli anni Novanta ai 456cm degli anni Duemila ai 566cm degli anni Dieci.
Un aumento del 54% a 600 metri e del 52% a 2100 metri.
Tralasciamo i particolarismi: visto l'aumento della nevosità (di una cifra X che sia) mi sa tanto che oltre una certa quota Y è possibile che gli accumuli siano maggiori e forse potrebbe anche esserci una crescita esclusivamente nella parte alta.
Un ghiacciaio esteso, per dire, dai 4000 ai 2500 metri è in sicuro regresso. Però, oltre ad esempio i 3800-3900 metri perchè non potrebbe essersi "inspessito" a causa delle nevicate più abbondanti? Nevicate che al di sotto di tale quota si rivelano inutili (a causa del riscaldamento di primavere-estati-autunni), ma al di sopra magari hanno una certa importanza.
Potrebbe essere un discorso complesso, però il problema è uno: chi è che misura la nevosità a quote così alte? Dei ghiacciai ne viene misurato lo spessore nella parte alta o oltre una certa quota?
Non voglio metterne in dubbio il regresso (che è evidente) però capirne un pò di più. E' possibile che, in questa fase di riscaldamento esasperato, le cime più alte abbiano più accumuli e una piccola parte dei ghiacciai si "inspessisca" in alto?
Aiutatemi a capire
Lou soulei nais per tuchi
Non so se esiste altrove ma per esempio al Col de Porte, 1320 m, vicino a Grenoble il trend dagli anni 60 rimane negativo (anche se negli ultimi 25 anni sembra più stabile):
Neige Col de Porte 1960_2014.jpg
Lou soulei nais per tuchi
Alcuni ghiacciai del settore più occidentale del Bernina fotografati fra il 3 e il 9 settembre. Vi indico: nome, quota min./max. esposizione. Qui almeno il manto nevoso non è stato rimaneggiato dai gestori di impianti !
Vadret dei Rossi 2650/2850 N
1.jpg
Vadret dal Tremoggia 2700/3200 O
2.jpg
Vadrettin dal Chaputschin 3100/3300 N
P9030005.jpg
Non so se è un record ma 7 giorni consecutivi (tra il 6 e il 12 settembre!) con Tmax>0°C a 4750 m (Col Major-Monte Bianco) è abbastanza insolito:
Col Major Septembre 2016.jpg
Fortunatamente rientro nella norma nei prossimi giorni.
attendiamo la perturbazione tra giovedì e venerdì, temo che la quota neve si mantenga in genere sopra i 2800-3000m quindi al di sotto dilavamento e prosecuzione dell'ablazione (non ci son altri passaggi in vista e sembra riprendersi l'alta pressione seppur senza il vigore assurdo di queste tre settimane)
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
Alcuni ghiacciai del gruppo dell'Ortles fotografati fra il 3 e l'8 settembre 2016; l'esposizione è prevalentemente settentrionale con quote fino a 3900 metri per la Vedretta Alta dell'Ortles:
3970 MARTELLO 2016.jpg
4104 MARTELLO 2016.jpg
4097 MARTELLO 2016.jpg
nei rovesci più intensi penso che la quota neve arrivi attorno ai 2600-2800 tipo fraiteve
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