intanto sotto ai 2000 metri sulle alpi cozie rimasta pochissima neve( se continua così mi sa che rischia anche di sestriere di rimandare l'apertura degli impianti) situazione migliore su quelle marittime
Un po come l'anno scorso, nevicata ai primi di novembre e poi lungo periodo più o meno anticiclonico.
Sestriere:
Sestriere 19.11.17.jpg
Ghiacciaio Ciardoney:
ciardoney 19.11.17.jpg
autunno imbarazzante in quanto a precipitazioni nevose. I ghiacciai dell'ovest sono scoperti e sono stati spazzati dal vento.
Le Alpi si sa sono un muro di sasso
- Cernobbio - Ayas - Cuneo -
Si continua sul nuovo andamento climatico.
Una stagione di non-ablazione che, nei casi più fortunati, va da dicembre ad aprile/maggio. Tutto il resto, da maggio ai primi di dicembre, è ablazione continua.
Non a caso, come scritto su altro thread, i ghiacciai delle Marittime e delle Cozie meridionali hanno pochissimi anni di vita: e per pochissimi intendo davvero pochissimi, non più di 3-5 anni.
Lou soulei nais per tuchi
Luo_vall
Non credo proprio che la stagione di ablazione sia così lunga come dici
il futuro nessuno lo conosce
Per farti un esempio nel 2007 era stato detto da molti scienziati che entro il 2012 i ghiacci artici sarebbero scomparsi.
Non è avvenuto, poi hanno spostato la data in avanti
Dal 2012 la superfice dell'artico stà aumentando
I ghiacciai delle alpi potrebbero temporaneamente scomparire ma poi con il tempo riformarsi
La storia dice che la variabilità climatica c'è sempre stata.
Ai tempi dei romani pare fosse più caldo di ora ed anche nel medioevo
Prova a sentire anche l'altra campana dove si pensa si stia andando nella direzione opposta a quella del riscaldamento, così potrai farti una tua idea.
Chi avrà ragione delle due scuole di pensiero solo tempo lo dirà.
dicembre è alle porte, la neve caduta nella stagione di accumulo è servita a non far proseguire l'ablazione fino a metà novembre (come nel 2006 ad esempio...). Avanti come da aspettative purtroppo...
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
La penso alla stessa maniera.
Che il clima al tempo degli antichi romani fosse più caldo di quello odierno più che una ipotesi è una certezza.
(idem per certi periodi medioevali).
Tuttavia la percezione prevalente ,a memoria d'uomo, uscendo dalla PEG, è che abbiamo visto ridursi o scomparire nell'ultimo secolo parecchi nevai e ghiacciai.
Sei di Bardonecchia e negli anni 70 si sciava d'estate al Sommelier .....
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 21/11/2017 alle 05:40
La stagione di ablazione invece è proprio così. Nel 2015/2016 addirittura è terminata nella prima decade di gennaio, altro che.
Riguardo alla variabilità climatica mi sa che non ci siamo.
Ricordo che qui ad W è più di un decennio che sforniamo record di anni caldi senza precedenti.
Il 1994 battuto dal 1998, a sua volta battuto dal 2003, a sua volta battuto dal 2006 e poi subito dopo dal 2007, quest'ultimo battuto dal 2011, che a sua volta è stato battuto dal 2015, che verrà battuto dal 2017. Il tutto in un iperbole calda verso l'infinito.
Prendiamo 1°C a decennio dagli anni Novanta, questo significa che nel 2030 (anno non così lontano) avremo +15° di temperatura media annua alla soglia dei 600 metri di altitudine.
Chiaro, arrivasse un inverno nucleare tutto questo non accadrà, ma finora non c'è nessun segnale di calo termico.
Poi, riguardo periodi precedenti più caldi, non ci sono né prove né certezze. Si pensa che il Periodo Caldo Medievale sia stato climaticamente simile ad oggi, ma se più caldo o meno caldo questo è impossibile scoprirlo.
Lou soulei nais per tuchi
Purtroppo non è vero che dal 2012 la superficie dell'artico sta aumentando, è successo solo che non si è più verificato un record negativo per quanto riguarda il minimo di estensione durante la stagione estiva. Invece nel 2016 e nel 2017 fino a Giugno quasi ogni mese ha segnato un record (ovviamente verso il basso) di estensione. Non parliamo poi del volume complessivo e dell'età dei ghiacci, da qui si vede il vero disastro.
D'altra parte, è vero anche che non c'è la prova che il tutto sia dovuto solo ed esclusivamente all'azione antropica (me nemmeno del contrario) e non a cicli climatici del tutto naturali (o almeno in parte).
D'altra parte penso che sia improprio confrontare l'attuale estensione dei ghiacciai alpini con quella alla fine delle PEG e gridare al "disastro", ovvio che si siano ritirati. Qual è la "normalità" climatica? Il clima della PEG, il clima attuale o altro?
E' vero che al tempo dei romani il clima non era certamente rigido come quello della PEG, infatti, ad esempio "Augusta Pretoria" ovvero l'attuale città di Aosta fu fondata lì dov'è non perché ai romani piacesse la neve ma perché al tempo molti passi alpini erano facilmente transitabili e quello era un luogo di passaggio (per il commercio e per i nemici dell'impero).
La verità più grande è però che il futuro nessuno lo conosce (in un verso e nell'atro), possiamo solo stare a vedere, ma di sicuro se il clima (o meglio il meteo) continuerà ad essere come quello degli ultimi anni lo scioglimento dei ghiacciai continuerà ad un ritmo molto sostenuto e molti piccoli apparati spariranno.
Scusate il sermone, ma avevo premure di precisare un argomento che mi sta molto a cuore...
beh, per molti periodi si hanno dati palinologici (cioè flore presenti sul territorio, che oggi non potrebbero sopravvivere e quindi si sono estinte), e dati geochimici, composizioni isotopiche nelle carote di ghiaccio e analisi degli inclusi gassosi nelle bolle del ghiaccio. Questi ultimi sono indicatori piuttosto attendibili ed oggettivi, se non di precise paleotemperature (si può sempre porre in discussione il modello di riferimento), per lo meno di sensibili variazioni e di specifici trend.
insomma, la paleoclimatologia non si fa più con la sfera di cristallo! poi, ovvio, tutte le conoscenze sono soggette a svilupparsi, evolversi, essere superate. Però oggi un po' di dati solidi li abbiamo...
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