Ghiacciaio del Calderone in agonia

**cristiano** · 09/06/2017, 14:17

i dati non li posso pubblicare in toto anche perchè non ancora finisco di mettere dati...diciammo che abbiamo 2m in media in meno dello scorso anno (che erano già pochini). Insomma 4-5m spessore medio, spesso sotto i 3m, talvolta sopra i 6...schifo totale. Credo entro il 15 giugno il calderone si seprarerà.

**Damon Hill** · 09/06/2017, 22:34

Originariamente Scritto da cristiano

l'ho messa con qualche gg di ritardo...a voi i commenti...
Allegato 435165

Queste erano le situazioni nel 2015 e 2016. Poi nonostante nel 2015 vi fosse meno neve sulla dx orografica, il nevato si divise più tardi rispetto al 2016.
La "classifica" delle divisioni più precoci per ora è:

1) 10/6/2007
2) 20/6/2012
3) 1/7/2016
4) 10/7/2015

quindi quest'anno potremmo insidiare addirittura il secondo posto....

**Letseng la terae** · 09/06/2017, 23:49

Io metterei il 2001 e '02 in quella classifica .....

**kima** · 10/06/2017, 08:54

Originariamente Scritto da Letseng la terae

Io metterei il 2001 e '02 in quella classifica .....

Quotone, quegli anni salivo su 4-5 volte d estate e ai primi di luglio c erano solo pietre ovunque.

Ieri ho chiamato il Franchetti e mi dicevano che per salire su al corno grande c è ancora soltanto il percorso invernale visto che il passo del cannone è ancora innevato (quindi da non affrontare con equipaggiamento estivo). Altri amici che sono stati su mi dicevano che la neve ha ancora tratti duri, quindi molto insidiosi senza almeno una piccozza o anche i ramponi sui tratti ripidi.
Insomma, massima attenzione per i primi escursionisti estivi, queste sono le condizioni piu pericolose sul corno grande.

**kima** · 11/06/2017, 07:50

Originariamente Scritto da kima

Quotone, quegli anni salivo su 4-5 volte d estate e ai primi di luglio c erano solo pietre ovunque.

Ieri ho chiamato il Franchetti e mi dicevano che per salire su al corno grande c è ancora soltanto il percorso invernale visto che il passo del cannone è ancora innevato (quindi da non affrontare con equipaggiamento estivo). Altri amici che sono stati su mi dicevano che la neve ha ancora tratti duri, quindi molto insidiosi senza almeno una piccozza o anche i ramponi sui tratti ripidi.
Insomma, massima attenzione per i primi escursionisti estivi, queste sono le condizioni piu pericolose sul corno grande.

Foto sulle vie normale e cresta ovest del corno grande. IMG-20170611-WA0001.jpg IMG-20170611-WA0002.jpg IMG-20170611-WA0003.jpg

**Ghiacciovi** · 11/06/2017, 09:24

Buongiorno a tutti.
Sono nuovo nel forum ma vi seguo da tempo e in particolare questo topic sul nostro piccolo ghiacciaio nero (ormai diviso in due dal 2000).
Dalle foto sembra che ci sia ancora neve sulla via normale, quindi, prudenza.
Ho una domanda da farvi, una curiosità che mi perseguita da quando ho iniziato (nel 2005) a raccogliere dati sull'innevamento annuale in Appennino centro meridionale e isole:
qual è il "total snowfall" nella zona del Calderone o al Franchetti? Ovviamente senza considerare i processi valanghivi ma l'accumulo reale teorico dovuto alla somma delle precipitazioni solide annuali che spesso è espresso in mm di lama d'acqua equivalente. Esiste, inoltre, una tavoletta per le regolari registrazioni di innevamento e neve fresca totale per ogni singolo evento magari all'Arapietra o al Franchetti? Penso proprio di no.
Avrei bisogno delle vostre ipotesi e informazioni sull'argomento.
Anche spulciando in letteratura sugli studi di Scozzafava, Smiraglia, Fazzini ECC ECC, non ho mai trovato dati certi sull'innevamento totale annuo del Calderone. Si fa solo riferimento al bilancio di massa annuale a fine estate/fine ablazione ma mai al total winter snowfall (addirittura in alcuni studi riferito solo ai dati di mm di precipitazioni da novembre ad aprile nella stazione di Pietracamela). Tutto mi sembra sempre molto approssimativo rispetto, ad esempio, a noti campi di rilevamento alpino che, anche a quote ben più elevate, riescono a fornire dati certi sull'accumulo nevoso annuo (vedi meteotrentino, o siti austriaci e svizzeri). Temo, purtroppo, che la climatologia appenninica delle alte quote sia stata sempre trascurata e dedotta per approssimazione. Possibile che per avere delle curve di isonifee del Gran Sasso o della Maiella o della Laga ECC. ci si debba ancora riferire alla nota carta dell'accumulo nevoso annuo del '50 assolutamente sbagliata per molte zone d'Italia? Tutto è ancora anacronistico e va assolutamente implementata una rete di stazioni meteo e rilievi costanti sulle alte cime appenniniche. Che ne pensate? Così come è, non avremo mai risposte alle nostre curiosità o studi.
sull'Etna quanto nevica oltre i 2500 - 3000 metri? Sul Gran Sasso? Sulla Maiella?
Grazie davvero a tutti.

**Corrado Scolari** · 11/06/2017, 18:30

Originariamente Scritto da kima

Foto sulle vie normale e cresta ovest del corno grande. IMG-20170611-WA0001.jpg IMG-20170611-WA0002.jpg IMG-20170611-WA0003.jpg

Si, però lì si vedono scarpe da ginnastica! Almeno così sembra ...

**André Eid** · 11/06/2017, 20:26

Ciao a tutti,

Siccome Ghiacciovi ha aperto un argomento che abbiamo trattato anni fa, volevo solo ricordare che laddove non ci sono misurazioni delle quantita' di neve si applicano infatti delle formule matematiche. A livello mondiale si applica quella del Lauscher F=50-5T dove F è la percentuale di neve e T la temperatura media mensile. Una volta avuto questo percentuale lo si moltiplica per P (precip mensili) tenendo conto che in media ogni 1 mm vale 1 cm di neve.......
quindi con una media mensile di -10 C si ha 100% di neve, con 0 C 50% e con +10 C 0%
(media dei studi fatti tra Alpi e Artico)

Il Péguy invece dice che bisogna differenziare nelle formule tra i mesi d'autunno e di primavera (i primi sono meno nevosi con la stessa media mensile)......nelle Alpi francesi, in autunno con una media mensile di -6 si ha 100% di neve; con 0 C 50% di neve, invece in primavera col -4 -2 100% di neve, con il +2 il 50% e con +7 il 0%......

Insomma ogni catena dovra' avere la sua equazione propria, e una volta fatte le misure certe in una stazione (o piu' stazioni) si cerca di trovare la correlazione tra la realta' e la teoria matematica espressa con quella equazione..........

per ora mi fermo qui....

**Ghiacciovi** · 11/06/2017, 22:12

Grazie mille Andrè! Ma il problema sussiste ugualmente perché non si sa neanche quale sia, ufficialmente, il dato della precipitazione annua. Ci si riferisce sempre a Pietracamela, posta 1700 metri più giù della quota 2700 del Calderone, o a Campo Imperatore ( circa 1150 mm annui).
Io penso che sul Calderone cadano, mediamente, 1500 mm annui di precipitazioni liquide e solide. Ma ...... si immagina e si suppone soltanto.
Ho sempre ipotizzato un 7 - 8 metri massimo di neve annui.

**André Eid** · 12/06/2017, 14:53

Originariamente Scritto da Ghiacciovi

Grazie mille Andrè! Ma il problema sussiste ugualmente perché non si sa neanche quale sia, ufficialmente, il dato della precipitazione annua. Ci si riferisce sempre a Pietracamela, posta 1700 metri più giù della quota 2700 del Calderone, o a Campo Imperatore ( circa 1150 mm annui).
Io penso che sul Calderone cadano, mediamente, 1500 mm annui di precipitazioni liquide e solide. Ma ...... si immagina e si suppone soltanto.
Ho sempre ipotizzato un 7 - 8 metri massimo di neve annui.

Ciao Ghiacciovi!

Se ti va, guarda in questo 3D le pagine tra 25 e 40, troverai tutta la nostra discussione sull'argomento fatta qualche anno fa (nel maggio 2010). Vedrai tutti i tipi di tabelle, calcoli e grafici.......

Non basta fare i calcoli a livello annuale ma almeno a livello mensile (certo che bisogna partire dai dati delle quote piu' basse per le temperature e precip per fare l'estrapolazione e dedurre cio' che sarebbero per le cime.....nel caso non ci siano purtroppo dati reali lassu')

Dimmi poi che ne pensi della vecchia discussione........