rock glacier...........ghiacciaio fossile....non è un ghiacciaio........
Calderone 29 Agosto 2016 dalla vetta orientale.....
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Sotto un disastro, ghiaccio esposto al sole diretto già da settimane.
Per la parte alta invece, allo stato attuale, paradossalmente è una buona stagione, a conferma di un'estate tutto sommato clemente.
Restando altri due mesi di ablazione chiuderemo sostanzialmente a zero anche quest anno (come neve stagionale). Il ghiaccio chiaramente con bilancio annuale negativo, e a questo punto il fatto che ne sia ancora ha davvero del miracoloso! Chissa in quale anno verra ufficialmente dichiarato esaurito.
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Giancarlo scusa, ma non capisco in che senso sulla parte alta la situazione sarebbe buona? A me sembra negativa in entrambi i settori. Può essere che la parte alta sia meno pessima della parte bassa, ma non credo sia una buona stagione, puoi spiegarti meglio?
Per Ottobre vale il discorso di Maggio, è un mese fondamentale perché se va bene (o nella norma) iniziamo ad accumulare, ma se va male (come sempre più spesso accade) rischiamo non solo di non accumulare ma di sciogliere ancora qualcosa, anche se ormai con poche ore di luce e temperature medio basse anche con situazione di sopramedia, non si parla più di metri (tra l'altro già oggi non ce ne sono nemmeno quasi più di metri di neve...)
Secondo me, ad ottobre, come anche a fine settembre, la differenza vera tra l'essere un mese di accumulo o un mese di ablazione la faranno le nevicate copiose oppure le dilavate. Dipende tutto dalle perturbazioni autunnali, anche 1°C di differenza può avere effetti importanti in un senso o nell'altro (oltre che gettare le basi per la futura stagione invernale).
Invece se ottobre sarà secco, mi aspetto un'ablazione poco più che nulla.
L'ablazione dura fino al 15 ottobre in media. In passato forse ottobre era un mese quasi sempre di accumulo ora se è neutro è gia una mezza vittoria.
Cmq la prossima settimana dovrebbe arrivare una perturbazione. Vedremo cosa succederà.
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
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