Ormai siamo alla conclusione dei titoli di coda. Ablazione ancora a metà ottobre, e non solo sul Calderone, ma anche sulle Alpi svizzere fin sopra i 3000 metri (dove in questi giorni le termiche sono più alte che in centro Italia).
I nostri monitoraggi nivo-“glaciali” stanno diventando ormai anacronistici, e proporrei di darci come scadenza il 2020 per chiudere questo topic....e lasciar finalmente riposare in pace il nostro amato defunto.
(Per le Alpi si tratterà soltanto di aspettare qualche altro decennio, di questo passo).
Allora, il discorso di Kima non fa una piega. Il ghiacciaio non esiste più da tempo, ciò che resiste sotto la ghiaia tuttavia è ghiaccio che stuzzica la curiosità e la voglia di monitorare ciò che ancora c'è. Pensare ad una rinascita del ghiacciaio, allo stato, significa sognare. Ma vivere coltivando dei sogni non è poi così male.
Ciò detto, vi giro due fotine dell'11.10.2018 di Manuel Montini.
Tutta l'acqua che ha fatto (oltre ai danni che ovviamente ha determinato) ha avuto anche l'effetto di ripulire le tre zone di nevato rimaste che appaiono meno rosse e più bianche. Nella parte superiore, che è messa meglio di altri anni, è ben evidente la ghiaia che chissà quando è uscita. Rimane comunque del nuovo nevato che si trasformerà in firn.
A voi i commenti di quello che potremmo considerare, salvo ormai lievissimi scostamenti, il finale della stagione di ablazione che come ho scritto più volte ormai dura sino ad almeno ottobre. L?accumulo, si spera, comincerà a novembre
Nella parte alta pensavo peggio...
Mamma mia che pessimismo che regna qui dentro...
certo, il ghiacciaio è ormai fossile sotto i detriti e noi siamo qui a vedere solo se il nevato stagionale che lo ricopre rimane più o meno fino a fine stagione, ma come scrissi tempo fa sono convinto che se dovesse esserci una ripresa di nuovo ghiaccio, con il movimento a valle andrebbe a portare a valle il detrito e scoprire il ghiaccio fossile, riattaccandosi ad esso, altrimenti dovremmo avere sotto il ghiaccio fossile altro detrito e poi altro ghiaccio fossile medioevale, ecc...
Ovviamente, il ghiacciaio non ha ragione di rinascere in questi anni, visto il drammatico cambiamento climatico votato al riscaldamento in atto, però come dice giampt coltivare sogni non costa nulla e oggi abbiamo un minimo solare molto pronunciato, che potrebbe magari cambiare le carte in tavola nel giro di 10-20 anni...
Poi quest'anno ottobre è stato negativo, lo sappiamo, d'altronde qui in pianura pare estate e le piante sono ancora verdi... ma l'anno scorso ottobre è stato tutto sommato buonino, con i primi accumuli di settembre che sono rimasti per tutto il mese.
Intanto di ghiaccio fossile (con un pezzetto ancora scoperto sulla parte alta sotto la vetta occidentale) ce n'è ancora parecchio, vedi le pubblicazioni di quello studio georadar di qualche anno fa fatto da alcuni di voi, magari un domani sarebbe bello integrare anche la parte alta.
Infine, non comprendo come mai mezza parte alta si sia sbiancata e mezza sia rimasta grigia... ipotesi?
Sinceramente escluderei l'ipotesi di detrito che va a valle....la morena è davvero alta rispetto alla conca. Un ostacolo insormontabile.
Sulla parte alta anche io ho notato la curiosa differenza. Forse c'è da considerare l'incidenza della luce sulla foto. Oppure (visti i ruscelli di acqua), é possibile che in alto la parte sulla sx idrografica abbia ricevuto un minore ruscellamento, ma veramente non saprei
Ultima modifica di giampt; 15/10/2018 alle 22:47
Non deve trasportarlo oltre la morena. La morena stessa è proprio il frutto del trasporto a valle del detrito. Secondo me un ipotetico futuro ghiacciaio ripulirebbe dal detrito la parte alta e poi la parte bassa, accumulando il tutto in fondo, contro la morena, aumentandone la massa.
Ultima modifica di Damon Hill; 15/10/2018 alle 22:14
Bhe quando parlavi di portare a valle credevo dicessi oltre la morena
Sì forse hai ragione, poteva essere frainteso.
Intanto ieri 5mm ma pioggia a tutte le quote perché nonostante ci fossero 3-3,5 gradi al Franchetti, lo zero termico era troppo alto, oltre i 3300m. In questi giorni forse un po' di pioggia ancora, poi caldo, poi forse finalmente arriverà un po' più di freddo.... finora autunno non pervenuto, come sempre più spesso negli ultimi anni...
Dagli articoli che cita Damon si può leggere che precedentemente alla PEG nel sito del Calderone c'era poco o nulla, probabilmente solo qualche residuo dei periodi freddi precedenti (come nel periodo attuale?). Quindi se si considera che il clima durante la PEG fu eccezionalmente freddo, la normalità climatica del sito del Calderone prevede condizioni che non sono favorevoli al mantenimento di un "ghiacciaio" (mia ipotesi). Certo, il periodo caldo attuale è ugualmente eccezionale, ma probabilmente il Calderone così come era nei primi del '900 non è un termine di paragone veritiero. Forse dovremmo paragonare la situazione attuale con quella degli anni '60-'70? Oppure a quella degli anni '80-'90? Situazioni in cui la morena era già un relitto glaciale e il ghiaccio fossile, già fossile da tempo...
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