Tra le foto che ho avuto negli ultimi giorni c'è questa, di J. Brocherel, del 19/11/1920, scattata subito dopo la frana.
Il notevole incremento di massa del ghiacciaio e la protezione dovuta alla copertura dei detriti, provocarono una notevole avanzata del ghiacciaio, che durò fino al 1940, riportandolo sulle stesse posizioni che aveva raggiunto durante la PEG.
Impressionante
...che imponenza. Ne avete qualcuna della lingua finale di inizio secolo o comunque durante una fase di espansione?
Vue du Glacier de la Brenva - TÖPFFER, da un disegno nel luglio 1767 da JALLABERT. Il disegno fu pubblicato nel libro di SAUSSURE 1786
http://hypo.ge-dip.etat-ge.ch/www/sa...BS/node41.html
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J.A.LINCK (1766-1843)
http://virtedit.free.fr/vivianfot43.html
Ultima modifica di David_Bressan; 26/09/2007 alle 10:35
"chi dice in fuoco il mondo finirà
chi dice in ghiaccio"
[I]"Fire and Ice" Robert Lee Frost (1874-1963)[/I]
[URL="http://it.groups.yahoo.com/group/Quaternario/"][/URL]
Brenva 1858 - fonte originale ?
FONTE NET: www.polygraphicum.de/Italien.html
P.S. Change in surface debris cover on Mont Blanc massif glaciers after the‘Little Ice Age’ termination
Philip Deline (2005)
Because of insulation by supraglacial debris, the dynamics of debris-covered glaciers differ from those of‘clean’ glaciers. Thus, changes in debris cover have to be taken into account when interpreting glacier fluctuations in terms of climate forcing. Three large glaciers in the Mont Blanc massif were investigated for the period since the termination of the‘Little Ice Age’ (LIA) using historical and scientific documents of the eighteenth and nineteenth centuries. Although debris cover was limited to its frontal area until the 1840s, Miage Glacier exhibited a continuous debris cover in the first decades after the LIA, increasing to its present extent by the 1930s. On the Mer de Glace, a partial debris cover formed by coalescence of two of the four medial moraines at the close of the LIA; until 1890, these moraines have formed the present Veine noire (‘Black vein’). In contrast, Brenva Glacier had a continuous debris cover at the end of the eighteenth century, possibly following a rock avalanche in 1767. For glaciers like Mer de Glace and Miage Glacier, the close of the LIA represents a threshold marked by a rapid change in state from‘clean’ to debris-covered; for others, long-term debris accumulation or frequent rock avalanching (e.g., Brenva Glacier) mask the climate control of a slow post-LIA expansion of debris cover.
Ultima modifica di David_Bressan; 26/09/2007 alle 10:45
"chi dice in fuoco il mondo finirà
chi dice in ghiaccio"
[I]"Fire and Ice" Robert Lee Frost (1874-1963)[/I]
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nell'ultima immagine si notano i segni del regresso.. bocche glaciali enormi!
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
Avanzata che allontanò di brutto tale bacino dagli effettivi equilibri termico-idrologici di quel periodo, portandolo a dinamiche da "surges" dall'elevata incompatibilità.
Se oggi, a spinta (dei detriti) esaurita, sotto la Pierre a Mulin vediamo situazioni da tregenda ben sappiamo il perché!!
davide V
siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
ciao...la Brenva dopo la frana nn ha mai raggiunto l'estensione della PEG. Si è avvicinata molto alle attualmente quasi irriconoscibili morene della PEG è arrivata ad appena 24 metri dai depositi citati (foto 1921)
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