Fotoreport di un viaggio a Londra

**roby4061** · 17/12/2009, 13:11

Day 1, Thursday , december 3th

Da tempo desideravo tornare a Londra, a fine estate salta fuori l’idea, scorrono i mesi e il progetto prende forma. E’ così che giovedi 3 dicembre ci si sveglia alle 3.15, direzione Malpensa. Mi aspetta pure il battesimo del volo.. Ci ritroviamo in aeroporto noi 5 partiti dal Canavese (io, Chiaretta, Giulia, Igor e Mario) e Paola di Milano.

Assonnati passiamo numerosi e scrupolosi controlli aeroportuali, quindi saliamo sul nostro aereo Easyjet.. prima di partire dobbiamo effettuare il de-icing delle ali, “cominciamo bene!” penso tra me e me…

Il decollo mi spinge il cervello tra le dita dei piedi, però mi emoziona vedermi sollevare da terra, eccomi finalmente in volo a vedere il mondo dall’alto. Sorvolo le alpi, riconosco il mio Monte Soglio, la Quinzeina, poi il lago di Place Moulin, poi tutto scompare tra le nebbie e comincio a sonnecchiare.

Il volo è tranquillo, atterriamo a Gatwick con un tempo tipicamente inglese, grigio e piovoso. Ci mettiamo mezz’ora per uscire dall’aereo perché non funziona il tunnel di collegamento, e poi quasi un’ora per uscire dall’enorme aeroporto. Con un treno arriviamo finalmente nel centro di Londra, a King’s Cross – St. Pancras, a poca distanza dal nostro ostello. Sistemati in una camerata piuttosto angusta, stile campo di concentramento, siamo pronti a tuffarci nella city. Ci troviamo a Covent Garden con due amici di Paola che risiedono a Londra.

Dopo un giro nel mercato omonimo, ci spostiamo a Soho (quartiere abbastanza particolare ih ih), e qui in un tipico pub inglese, affamati come lupi, ci scoliamo una buona pinta di lager e sbafiamo il piatto tipico english, cioè “fish & chips” !

Il resto della giornata finisce tra Carnaby Street, sempre nel cuore di Soho, e Oxford Street, la “strada del commercio” più grande e famosa di Londra, dove, naturalmente, non mi sento molto a mio agio.

Rientriamo in ostello, dove ci incontriamo con Paolo che arriva dalla Sardegna. Ceneremo qui, utilizzando la cucina comune, che però non ci ispira molta fiducia, infatti sarà la prima ed ultima cena in ostello! Verso le 23 crolliamo in branda, del resto son 20 ore che siamo in piedi e domani sarà una giornata lunga e faticosa!

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**roby4061** · 17/12/2009, 13:12

Day 2, Friday, December 4th

Ore 8.15, mi sveglio, c’è già movimento. Colazione nella common room affollata di genti e lingue diverse, poi siamo pronti per camminare oggi! E’ sereno, incredibile, la giornata adatta per vedere la città a piedi.

Da Russell Square partiamo quindi alla volta del quartiere di Westminster. Passiamo a fianco del Palazzo di Giustizia dal sapore gotico (decisamente più bello dei nostri tutti o quasi costruiti in epoca e stile fascista…), fino alla cattedrale di St. Paul, l’unica chiesa con cupola di Londra. Da qui ci dirigiamo verso il Victoria Embankment, passeggiamo (si fa per dire..) lungo il Tamigi, in cerca della Temple Church. Alla fine riesco a trovarla, entrando nel quartiere per la Middle Temple Lane, un caratteristico vicolo. Ed eccola, la chiesa dei Templari dove Dan Brown ha ambientato alcune parti del Codice da Vinci!

Dopo questa ci rimettiamo in cammino verso Westminster, ed eccoci quindi sotto al Big Ben e all’House of Parlamient. Facciamo il giro del Ponte, poi nei giardini della Westminster Abbey, quindi è ora di muoversi verso Trafalgar Square, con la stanchezza che comincia a farsi sentire. Verso le 15 ci fermiamo a pranzare non ricordo più dove, ma con le tipiche scene di incomprensione linguistica da candid camera… fa buio presto, e propongo di tornare a vedere il Big Ben in versione notturna. Ritorniamo dalle parti di Leicester Square, e ne approfittiamo per fare un giro in Chinatown. Non è certo quella di San Francisco (che chissà se mai un giorno vedrò..), ma è comunque pittoresca. Quindi poi ci separiamo, i piedi fumano e siamo abbastanza disfatti, di conseguenza decidiamo in 4 di prendere il Tube e di fare un veloce salto al Tower Bridge, che vediamo sotto una fitta pioggia.

Rientriamo in ostello, dove ci riuniamo con gli altri e con Antonella arrivata direttamente da Roma. Per la cena marca male, ormai è tardi (gli inglesi cenano prestissimo e chiudono le cucine alle 10 se non alle 9 di sera nei pub!!), e quindi ci accontentiamo di un panino (confezionato) al volo in un Tesco Market..sigh!

Affogheremo i dispiaceri di una cena mancata in una pinta o due di Bombardier, in un pub vicino al nostro ostello. Quando rientriamo c’è tempo di una partitella a carambola, poi la stanchezza prende il sopravvento e ci spedisce a nanna.

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**roby4061** · 17/12/2009, 13:13

Day 3, Saturday, December 5th

Nuovo giorno, nuova sveglia, ancora bello il tempo! Meta di questa mattina è Hyde Park, che raggiungiamo, naturalmente, a piedi! E’ il parco più grande di Londra, il suo “polmone verde”. Lo percorriamo interamente, passeggiando sulle rive della Serpentine. Il parco è verdissimo e grande, e popolato da numerosi e impavidi scoiattoli.. Il cielo tuttavia si vela, quando siamo alla famosa statua bronzea di Peter Pan, il sole se ne è ormai andato dietro nuvole grigie.

Da Hyde Park ci spostiamo nel distretto dei Musei, dietro la Royal Albert Hall. Pranziamo in un localino caratteristico, poi ci si separa nuovamente. C’è chi va da Harrod’s, chi si spara altri chilometri a piedi, chi come me ed altri decide, visto il grigiore, di andare a visitare il Natural History Museum. E’ uno di quelli che non volevo perdermi, visto anche l’ingresso gratuito! Edificio caratteristico Liberty, appena si entra si viene accolti dallo scheletro di un enorme Diplodocus. Non avevo mai visto scheletri di dinosauri e fossili di queste dimensioni dal vivo, ma solo sui libri di storia, quindi trovo la visita molto interessante. E’ un museo ben fatto e ben tenuto, con ricostruzioni robotizzate del T-rex e di quei piccoli carnivori “bastardi” di Jurassic Park… penso che in Italia una cosa del genere, GRATIS, non la vedrei mai!!

Dopo un’ora e mezza usciamo, e vista la vicinanza, prendiamo il Tube fino a Portobello Road e Notting Hill, che visitiamo sotto la consueta pioggia. Ci riuniamo poi tutti a Leicester Square, pronti per la cena a Chinatown… ne usciamo bene, un po’ appesantiti, ma un altro paio di birre in ostello ci aiuteranno a digerire e a farci dormire sonni tranquilli, in attesa dell’ultimo, intenso giorno londinese.

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**roby4061** · 17/12/2009, 13:15

Day 4, Sunday, December 6th

The last day. La sveglia è intorno alle 8.20, via per una doccia gelida, ma veramente gelida.. che ad agosto può far piacere, ma a dicembre non tanto..sopravvissuti allo shock, colazione, poi check-out dall’ostello e via per la city. Prendiamo il Tube e ci dirigiamo verso Portobello Road, per vedere il mercato della domenica, il mercatino delle pulci abbastanza caratteristico. Pranziamo con un kebab libanese, poi ci si divide nuovamente. In tre ci dirigiamo verso Camden Town, sede di un altro famosissimo ed affollatissimo mercato, Camden Lock. Paola fugge via subito diretta a Regent’s Park, noi faremmo bene a fare lo stesso, ma la curiosità di vedere questa zona era forte.

Un giro più o meno veloce, poi il troppo affollamento fa scappare anche noi. Vai di metro, direzione Russell Square, non posso andare via da Londra senza visitare il British Museum. Anche per questo l’entrata è gratuita. E’ uno dei più importanti musei del mondo, ed è enorme. Ci vorrebbe un giorno intero per visitarlo tutto, ma abbiamo solo un paio d’ore, quindi vado mirato nelle sale che più mi interessano, cioè l’egizio e le civiltà precolombiane. I famosi teschi maya ed il serpente a doppia testa ahimè sono stati spostati in una mostra a pagamento, tuttavia almeno uno dei reperti più importanti dell’archeologia, uno di quelli che ho sempre e solo visto sui libri di storia, riesco ad ammirarlo dal vivo, e mi da una certa emozione: la Stele di Rosetta, il monolito pieno di iscrizioni che permise a Champollion di trovare la soluzione per decifrare i geroglifici egiziani.

Nel museo ci riuniamo quasi tutti, e recuperiamo poi Antonella fuori, nei pressi di Covent Garden, dove andiamo a prenderci il the delle 5, anche se ormai sono le 6… e quindi non è proprio “by english way”…

Si avvicina ora di cena, andiamo al nostro amato pub per cenare, ma dopo aver ordinato la consueta pinta di lager, scopriamo che “no food on sunday”.. fioccano imprecazioni contro queste abitudini inglesi, quindi, scolate le nostre birre senza mettere nulla nello stomaco se non qualche patatina, comincia la dura ricerca di un altro pub…le sorprese non sono finite, visto che quasi tutti chiudono le cucine alle 21 e ormai siamo fuori orario.

Quando la disperazione sta per prendere il sopravvento, il gruppo si sfalda, tra chi decide di non cenare, chi va all’indiano, chi, come me ed altri 4 “discepoli”, decide di dare il colpo di grazia al proprio fegato, andando di nuovo al cinese (le cene a buffet sono deleterie…), in un clima comico, quasi esilarante, da ultima sera…

Appesantiti, dopocena ci si riunisce al nostro “Duke of Argyll”, in Brewer Street (una via a caso..) per tornare in ostello, e nuova scissione.. i più decidono di rimanere ancora lì a rilassarsi e raggiungere poi la Victoria Station coi bus di superficie, io e Paola invece optiamo per prendere la Metro ed arrivare in aeroporto prima possibile.

Così facciamo, partiamo a razzo in underground, e raggiungiamo in un attimo Victoria Station, poco prima che il Tube finisca le sue corse. Qui ci mettiamo un’ora a capire dove diavolo passa il pullman per Stansted, ogni autista ci da indicazioni criptiche, alla fine a forza di correre dietro a tutti i bus di linea che passano, troviamo la Coach Station, dove si entra da un’uscita mezzi e non dall’ingresso ufficiale, sbarrato!

La stanchezza comincia a farsi sentire, finalmente all’una di notte arriva il bus, saliamo, lasciamo Londra, tra un sonnellino e l’altro. Alle 2.15 del mattino siamo in aeroporto, non ci resta che cercarci due sedie libere e tirarcisi sopra per cercare di dormire un po’. Ovviamente la comodità è quella che è, e quindi io non riesco che a sonnecchiare un poco ma non a dormire seriamente, al contrario della “piccola” compagna di "ammutinamento".

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**roby4061** · 17/12/2009, 13:17

Alle 5 del mattino ci raggiunge il resto del gruppo, assonnato e stanco.

Ci aspettano le solite, noiose operazioni di imbarco, soliti controlli, soliti smadonnamenti, mentre la palpebra comincia a calare. Si apre il gate, finalmente siamo sul nostro aereo, Boeing 737 Ryanair. C’è un po’ di differenza rispetto a Easyjet.. e lo si sente anche dalla partenza, in cui sembra doversi smontare tutto!

Il volo non è tranquillo come all’andata, ci sono parecchie turbolenze, e l’apparecchio vibra spesso. Dormicchio, ogni tanto guardo fuori, è così bello viaggiare sopra le nuvole, una cosa che avevo provato solo in montagna, ma qui non è la stessa cosa, ti senti davvero insignificante, un puntino nel cielo.

Passiamo sopra la valle d’Aosta, le montagne innevate mi chiamano. L’atterraggio a Bergamo è piuttosto violento, imparo che non tutti i piloti sono uguali…

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Il sonno comincia a farsi sentire pesantemente, del resto siamo in movimento da 27 ore.. Milano, salutiamo Paola, Malpensa, Rivarolo… arrivo a casa alle 14, mi cala la palpebra. Tempo di pranzare e crollo sul divano, alle 15.40, dopo 32 ore non stop.. non male.

Mi addormento subito tra i sogni e i ricordi di questo bellissimo viaggio, tra genti e lingue diverse, colori, parchi, Tube, pioggia, sole, birre, camminate (gira e rigira ci siamo fatti circa 35 km a piedi per Londra…).

L’indomani sarò, nonostante lo sfasamento dovuto al poco sonno ed alla stanchezza post-viaggio, con gli sci ai piedi e lo zaino in spalla per iniziare la stagione di scialpinismo. Ma questa parentesi extra-montana ci voleva proprio, per ricordarmi quanto mi piace viaggiare, e per rendersi conto, ancora una volta, di come, tornati da un viaggio, già si pensi al prossimo….

L’album foto completo sarà on line in serata sul mio sito, sezione photobook, qui ho “limato” la già drastica selezione.