Martedì 26 agosto 2008
In un grandioso scenario di crode e pareti si è svolta questa salita con partenza dalla località di Vallesinella 1513 mt. a 5 chilometri da Madonna di Campiglio.
Il primo rifugio che si incontra è il Casinei posto a 1825 mt. di quota ma ciò che vorrei mettere in evidenza questa volta non è la maestosità dell’ambiente in cui si è svolta la salita, cosa peraltro scontata, ma un opera umana fino ad ora mai citata, per quella che ho ribattezzato “la scala verso il cielo”. Dai 1513 mt. della località di Vallesinella verso il rifugio Casinei, un imprecisato numero di gradini in legno si snoda lungo la parte iniziale del percorso e per circa 150 metri di dislivello.
La zona è molto turistica e si è fatto di tutto per agevolare la salita dei visitatori.
Dopo il rifugio Casinei l’antropizzazione scompare del tutto e lo scenario si fa imponente e selvaggio. Da qui, le Dolomiti di Brenta offrono la visione di celebri cime e torrioni come il Castelletto Inferiore, più dietro quello Superiore, la cima Brenta 3150 mt. e più in fondo, incastrata tra due pareti la mia meta, la Bocca del Tuckett preceduta dalla sua vedretta.
Dopo aver attraversato su sentiero piacevole un rado bosco di larici e pini cembri raggiungo il rifugio Tuckett posto a 2273 mt. dove mi fermo un attimo per dar fondo alle prime scorte alimentari e per prendere respiro. Me ne servirà tanto per arrivare su alla Bocca e non soltanto per la salita ripidissima…
A circa tre quarti del percorso inizio a camminare letteralmente su ghiaccio vivo coperto da ghiaie e blocchi di rocce instabili. Si procede con estrema difficoltà ma la voglia di “vedere” cosa ci fosse al di là della Bocca del Tuckett era più forte di qualsiasi tipo di problema.
Adrenalina allo stato puro lungo il tratto in cui la vedretta forma una grotta di ghiaccio. Il percorso in teoria ci passa sopra ma meglio essere prudenti e aggirarla.
Il sole va e viene tra veloci banchi di nubi, quelle stesse nuvole che coprono e subito svelano ardite guglie e pareti che per qualche attimo si lasciano fotografare per poi scomparire di nuovo. E’ un gioco continuo.
Ed eccomi finalmente al sommo della vedretta del Tuckett, di fronte alla sua Bocca nebbiosa, a 2648 mt.
L’atmosfera è tranquilla, non un filo d’aria. Dall’altra parte il paesaggio è simile a quello da cui sono risalito. Escursionisti arrancano a fatica provenendo da entrambi i versanti. Rocciatori sono attaccati sulle immani pareti del Castelletto Superiore. Nevai sparsi rendono l’insieme ancora più ricco e accattivante. Piccole pozze d’acqua sparse riflettono il cielo e le rocce.
Vago senza meta sull’ampio terrazzo naturale della forcella. Osservo il paesaggio, scatto qualche foto, mi sposto in altri punti, rimango ad osservare altri piccoli ghiacciai sospesi sulle rientranze delle pareti.
Le nebbie risalgono dal versante opposto ma non riescono a svalicare. E’ uno spettacolo unico dal quale non vorrei mai staccarmi.
Nonostante la quota e il poco sole, la temperatura è molto gradevole, troppo. Non sono contento di questo, soprattutto vedendo quelle pozze d’acqua alimentate dal ghiaccio in repentina fusione. Fino a pochi anni fa, la vedretta occupava oltre la metà della gola. Oggi è ridotta a meno di un terzo, mascherata dalle ghiaie e dalle sabbie, con la parte visibile relegata ad una piccola macchia in prossimità della forcella.
La discesa si presenta meno difficoltosa del previsto. Ormai so dove mettere i piedi ed evito di muovermi direttamente là dove il ghiaccio vivo crea trabocchetti celandosi al di sotto delle ghiaie.
Un’altra giornata in montagna è passata. Un’altra esperienza che non dimenticherò.
Rifugio Tuckett
Gattus Brentaries - varietà joculiensis
Giochi di nuvole
Sulla vedretta del Tuckett
Il vuoto sotto i piedi.
Ghiaie e sfasciumi celano il ghiacciaio che riserva sorprese insidiose come questa caverna di ghiaccio che difficilmente viene notata da chi sale.
La Bocca del Tuckett
Infinito...
Lungo la via del ritorno
Dal parcheggio di Vallesinella.
Un ultimo sguardo verso quelle crode che pian piano stanno prendendo i colori del tramonto.
Ero lassù...
Spero di essere riuscito a portarvi con me... anche se soltanto virtualmente.
Un saluto a tutti
Fabrizio
Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/33434902@N04/sets/Socio WWF dal 1993
Che posto!
Ma non hai fatto qualche ferrata in loco?
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...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Sì, ci hai portato lassù
belle le immagini del passo con le nuvole dietro
Quanto ghiaccio sotto il detrito!Sembra non esserci più nulla del ghiacciaio e invece ci sono almeno 10 metri. E comunque è un'agonia.
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Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
è notorio che non sono attratto da scarpinate assurde su pietraie d'alta
quota, ma questo posto è davvero suggestivo, fa pensare a ere antiche,
eoni fa, quando la terra era magma, tempeste, creature primordiali, rocce
aguzze...
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
alcune sono davvero belle![]()
-Adoro la luna piena...e la neve :-D!!! -Odio gli insetti
mio 1°sito:www.naturalagomonti.altervista.org
sito Barby&Luca : www.balconisullealpi.it
Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/33434902@N04/sets/Socio WWF dal 1993
No Gianluca.
La zona è piena di ferrate (la via della Bocchette per es.) ma personalmente preferisco non impegnarmi troppo. D'altronde la zona Adamello/Brenta offre talmente tanti spunti per godere di paesaggi unici che non serve scegliere sentieri impegnativi per trovare ambienti straordinari.
Grazie.![]()
Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/33434902@N04/sets/Socio WWF dal 1993
Sei un grande!!!
Complimentissimi!
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Argh il Brenta.. il Tuckett! Grande Fabri..... stendiamo un velo pietoso sulla condizione della vedretta della bocca del Tuckett![]()
Cribbio che spettacolo...io invece devo fare un passo alla volta...prima le mie montagne (Maiella - Gran Sasso) e tra qualche anno vediamo se sconfino
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