Equinozio d’Autunno
23-09-2010
Ci siamo, alle 3 di stamane siamo entrati in Autunno astronomico e oggi abbiamo l’evento magnifico e magico dell’Equinozio, in tutto il Mondo la notte è lunga quanto il giorno e da domani comincerà a prevalere la notte nell’emisfero nord !
Gli volevo fare un omaggio “climatico”, mostriamo la media dei GPT a 500hpa mondiali nei 23 settembre degli ultimi 10 anni, gli anni del top del GW:
Il link che ho segnalauto dice il contrario... e anche qui:
Il mistero del calore che non si trova - Corriere della Sera
Più che di "piattume climatico" parlerei di "fuoco sotto la cenere", credo che i prossimi decenni ci diranno se si sta spagnendo o se invece sta preparando una nuova fiammata
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
non mi convince quell'articolo, ma non gli viene il dubbio che forse sono stati fatti male alcuni calcoli ?
Se un aumento delle temperature è stato rilevato negli strati più superficiali della massa d’acqua oceanica, non esiste un monitoraggio regolare a profondità superiori ai 3 mila metri.
già che ci vanno laggiù, perchè piuttosto non cercano di capire le dinamiche profonde oceaniche, che sarebbe utile per prevedere le SST, mi sembra più sensato che cercare il presunto calore nascosto....
Credo che niente in questo campo sia impossibile...., però più che banali errori nei calcoli, potrebbe essere in parte colpa di errori nelle misurazioni termiche satellitari, oppure c'è davvero un accumulo in profondità.... che sfugge alle rilevazioni.
Qui il problema mi sembra spiegato meglio:
Un enigmatico _buco_ nel bilancio energetico della Terra | Le Scienze
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Certo i dati contengono sicuramente errori e lacune e soprattutto nei dati vecchi i problemi sono tanti. In ogni caso i dati dal 2005 dovrebbero essere piuttosto buoni e quindi il paper che ti ho citato ha un suo forte valore xche' analizza proprio gli ultimi anni..
http://www.pas.rochester.edu/~douglass/papers/KD_InPress_final.pdf
Se vuoi avere una idea della complessita' del problema e quindi prendere nel modo giusto certa stampa che hai citato (lasciala perdere, e' tempo perso), ti consiglio questo dialogo tra 2 scienziati con le palle, Pielke e Willis:
E-mail Exchange With Joshua Willis On The Diagnosis Of Global Warming From Ocean Heat Content Changes « Climate Science: Roger Pielke Sr.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Pielke ha il solo "vizio" di non avere paraocchi e guardare a 360°, è davvero redicolo chi lo taccia di "scetticismo".
Si, 5 anni possono essere troppo pochi per qualunque valutazione però possono anche essere significativi. Intanto sono un fatto e i fatti vanno sempre rispettati.
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Il punto su Oceani Tropicali e bassa troposfera
24-09-2010
Scrissi questo post 16 mesi fa. Misi in evidenza il fatto che
Questo per quanto riguarda il periodo attorno al 2007.Prima dello sviluppo di Argo, erano in uso tools meno efficaci nella misurazione di un parametro così difficile da monitorare, in particolare i sistemi XBTs (eXpendable BathyThermographs) che soffrivano però dell’introduzione di bias riscaldanti al punto da falsare i calcoli dei trend quando si comparano con il più recente dataset della flotta Argo. Che, a sua volta, ha sofferto di bias raffreddanti in alcuni suoi natanti, sostanzialmente causati da problemi ai sensori pressorei. Così i trend recenti verso il presunto raffreddamento, possono essere interpretati come il risultato viziato da questo bias.
Poi scrissi anche che, sulla base di una comparazione fra i dati usati nelle ricostruzioni di due studi mediante la variazione mensile del livello sterico del mare
Sullo stesso sito di Argo, vengono riportate queste correzioni risalenti ai primi anni (2003-2005) di implementazione della flotta Argo, quando i natanti erano molto meno e il campionamento globale sparso e quindi la rilevazione dei dati, poco significativa, soffriva di bias troppo caldi.Willis mostra un trend al ribasso dal 2004 e invece il trend è al rialzo secondo Leuliette. Come mai?
La risposta può essere ricercata nel periodo in cui si manifesta lo scarto più netto, cioè l’inizio del breve periodo che corrisponde pure ai primi anni di implementazione della serie Argo, quando c’erano molte meno boe in funzione. La discrepanza fra i due sembra essere in qualche modo indotta da una raccolta dati ancora un po’ insufficiente.
Global Change Analysis
Vedi anche
http://oceans.pmel.noaa.gov/Pdf/heat_2006.pdf
e questo
Robust warming of the global upper ocean : Nature : Nature Publishing Group
Non capisco perché Knox e Douglass non ne tengano conto e/o non citano nemmeno il problema che la stessa rete Argo mette in risalto.
Varrebbe anche la pena di evidenziare il fatto che l'oceano sembrerebbe assorbire calore e quindi accumulare una parte dell'energia data dallo squilibrio fra energia entrante e energia uscente nel sistema terrestre (non tutta la differenza di mezzo Wm^-2 che sembrerebbe "mancare all'appello" nell'ultimo lustro, ma una buona parte sì). Si veda questo recente draft, nel quale si mette in evidenza il ruolo decisivo delle profondità oceaniche e l'apparente eterogeneità con la quale gli oceani stanno assorbendo calore...
Un'immagine dallo studio linkato:We quantify abyssal global and deep Southern Ocean temperature trends between the 1990s and 2000s to assess the role of recent warming of these regions in global heat and sea level budgets. We compute warming rates with uncertainties along 28 full-depth, high-quality, hydrographic sections that have been occupied two or more times between 1980 and 2010. We divide the global ocean into 32 basins defined by the topography and climatological ocean bottom temperatures and estimate temperature trends in the 24 sampled basins. The three southernmost basins show a strong statistically significant abyssal warming trend, with that warming signal weakening to the north in the central Pacific, western Atlantic, and eastern Indian Oceans. Eastern Atlantic and western Indian Ocean basins show statistically insignificant abyssal cooling trends. Excepting the Arctic Ocean and Nordic seas, the rate of abyssal (below 4000 m) global ocean heat content change in the 1990s and 2000s is equivalent to a heat flux of 0.027 (±0.009) W m–2 applied over the entire surface of the Earth. Deep (1000–4000 m) warming south of the Sub-Antarctic Front of the Antarctic Circumpolar Current adds 0.068 (±0.062) W m–2. The abyssal warming produces a 0.053 (±0.017) mm yr–1 increase in global average sea level and the deep warming south of the Sub-Antarctic Front adds another 0.093 (±0.081) mm yr–1. Thus warming in these regions, ventilated primarily by Antarctic Bottom Water, accounts for a statistically significant fraction of the present global energy and sea level budgets.
"Mean local heat fluxes through 4000 m implied by abyssal warming below 4000 m from the 1990s to the 2000s within each of the 24 sampled basins (black numbers and colorbar) with 95% confidence intervals and the local contribution to the heat flux through 1000 m south of the SAF (magenta line) implied by deep Southern Ocean warming from 1000–4000 m is also given (magenta number) with its 95% confidence interval."
Sì, ma al di là della provvisorietà dell'analisi dei dati, le differenze non sembrano poi così forti, come dice anche chi le ha comparate nel post di Blackboard.Stefano, GISS dovra' necessariamente rivedere i dati insieme anche a NCDC-NOAA. Negli ultimi anni GHCN v3 viene ridimensionato fino a quasi 0,1° (e rivisto all'aumento la fase calda anni 30-40):
Immagine
Ultima modifica di steph; 24/09/2010 alle 21:22
~~~ Always looking at the sky~~~
Le opinioni su Pielke sono naturalmente varie....
Perfettamente d'accordo sul pieno rispetto dei dati anche di breve periodo, allora però vediamo anche che i il 2010, nonostante la "nina" chiuderà probabilmente in stile 2006, 2007 o 2009 caratterizzati da anomalie tra le più alte di sempre.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Il 2010 non potrebbe chiudere se non con anomalie vicine quelle degli anni scorsi, il clima varia molto lentamente.
Pero' dire "nonostante la Nina" scusami ma e' una banalita' per di piu' errata in quanto il 2010 risultera' molto caldo PROPRIO a causa del NINO, come tutti gli anni POST massimi Nino tipo 1998 e 2007.
Le anomalie del suolo variano con lag temporale rispetto al Nino quindi i massimi si hanno dopo il Nino.
Stefano:
Non lo so, ho visto che hanno affrontato il problema con vari algoritmi pe l'analisi dei bias sui dati .... e' un paper, verra' valutato dai canali ufficiali.Non capisco perché Knox e Douglass non ne tengano conto e/o non citano nemmeno il problema che la stessa rete Argo mette in risalto.
Molto interessante o studio che hai citato e di cui sono a conoscenza grazie a un blog ma non ho anora analizzato. Molto interessante il fatto che le anomalie maggiori siano negli ocenani antartici ...... molto interessante.
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Ottobre, analisi delle specificità del “GW” del mese
26-09-2010
Ultima modifica di Sandro58; 26/09/2010 alle 22:34
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