io oggi ho discusso un po' di questo argomento con una mia zia che è laureata in fisica. mi ha detto di essere abbastanza scettica perchè la distanza su cui è stata fatta la misurazione, cioè 720km è troppo piccola per velocità tali e potrebbe esserci un errore di misurazione. però mi ha anche detto che se cmq al CERN hanno confermato, è anche si vero che ormai ci credono e quindi che sia effettivamente così.
poi riflettendo un attimo mi ha parlato di una supernova che è esplosa qualche anno fa, che è stata "scoperta" contemporaneamente da più osservatori astronomici in diverse località del mondo. vista la distanza di molti anni luce, in teoria quindi sarebbero dovuti arrivare sulla terra prima i neutrini che i fotoni di diversi secondi.. ma nessuno si è accorto di questa cosa. forse perchè i neutrini sono cmq difficili da "catturare", ha aggiunto.
mi ha anche detto che la cosa è molto sorprendente perchè i fotoni non hanno massa mentre il neutrino ha massa, seppur piccolissima. insomma lei è tra gli scettici. io da profano non oso dire nulla sull'argomento, se non che le Gelmini non mi ha stupito affatto con la sua affermazione, lol. \as\
ho letto adesso sul blog linkato, questo passo sulla supernova che menzionavo prima:
quindi boh x ora il mistero rimaneSpostandoci dall’esperimento su un altro piano, c’è l’enigma della supernova 1987A. I rivelatori Kamiokande, in Giappone, Baksan, in Russia, e IMB-3 negli Stati Uniti ebbero un picco di neutrini 18 ore prima dell’arrivo della luce dell’esplosione. Ma questo non è una conferma della maggiore velocità dei neutrini, anzi. L’arrivo anticipato è stato spiegato con la refrattarietà dei neutrini a interagire con la materia, mentre la luce avrebbe interagito con gli strati superiori della stella in esplosione. In più, un anticipo di 18 ore a una distanza di 157.000 anni luce, come quella della 1987A, non sarebbe compatibile con i 60 nanosecondi di differenza nel brevissimo tragitto tra Ginevra e il Gran Sasso. Come spiega anche Sean M. Carroll, fisico teorico e astrofisico del Caltech, l’evento 1987A fa anzi pensare che i neutrini viaggino proprio alla velocità della luce.
Le due misurazioni, dunque, appaiono incongruenti.
NOn bisogna far altro che attendere qualche anno, sia USA che Giappone faranno a breve lo stesso esperimento per vedere se accade la stessa cosa
Sono dubbioso anch'io, andiamoci piano col bocciare Einstein. Più che altro per la misura della distanza tra partenza e arrivo; per il tempo non dovrebbero esserci problemi..."Un elemento di errore sistematico potrebbe essere ad esempio la non perfetta sfericità della Terra, non calcolata o erroneamente calcolata nella determinazione della distanza tra punto di partenza e punto d'arrivo. In metri, una differenza di 66 nanosecondi nel tempo di percorrenza corrisponde, alla velocità della luce, ad uno spazio di una ventina di metri, uno scarto dello 0,000027% sulla distanza di 732 km "esatti"."
Ricorderò con piacere i giorni 19/20/21 Dicembre 2009
Stazione meteo: Davis Vantage Vue; Luogo: Molino del Piano, 12 km a NE di Firenze; Alt.: 120 m; Sito web: www.firenzemeteo.it
Comunque, come dissi a suo tempo, la cosa era sospetta. La sperimentazione non anticipa più la teoria da decenni e decenni. Adesso si va a cercare con un esperimento ciò che già la teoria prevede.
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In effetti se non ricordo male si parlò di un raggiungimento di una velocità di pochi milionesimi superiore a quella della luce e questo valore poteva essere compreso nel margine di errore della strumentazione stessa.
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