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  1. #1
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno



    Il "nevone" del 1929 interessò gran parte d'Italia.
    L'inverno 28/29 è stato "storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici e siberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
    L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le "fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
    La mia passione per la meteo e la neve, nasce prorpio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
    Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
    Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
    Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio , a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
    Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avallamenti del terreno superiori ai tre metri.
    La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada. Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
    Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
    Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
    L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica" per tutta la casa.
    Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
    Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
    In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od "acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
    Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa, segnava zero gradi!"
    Fortunatamente anche grazie ai "furti" di mio padre mio fratello si salvò.
    La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico "nevone", tennero banco per anni nelle "veglie" di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
    Allora sì che l'inverno era inverno!
    Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
    Se succedesse ora un tale evento avremmo disagi ben più gravi e duraturi, i potenti mezzi ora a disposizione non riuscirebbero a far fronte alla situazione, ed il caos, e l'emergenza sarebbe ad alti e pericolosi livelli.
    L'economia avrebbe contraccolpi pesanti....

    ............................................................ .....
    Ciao,
    Giorgio

    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  2. #2
    Vento moderato L'avatar di SnowByu
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio


    Il "nevone" del 1929 interessò gran parte d'Italia.
    L'inverno 28/29 è stato "storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici e siberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
    L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le "fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
    La mia passione per la meteo e la neve, nasce prorpio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
    Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
    Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
    Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio , a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
    Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avallamenti del terreno superiori ai tre metri.
    La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada. Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
    Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
    Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
    L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica" per tutta la casa.
    Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
    Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
    In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od "acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
    Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa, segnava zero gradi!"
    Fortunatamente anche grazie ai "furti" di mio padre mio fratello si salvò.
    La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico "nevone", tennero banco per anni nelle "veglie" di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
    Allora sì che l'inverno era inverno!
    Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
    Se succedesse ora un tale evento avremmo disagi ben più gravi e duraturi, i potenti mezzi ora a disposizione non riuscirebbero a far fronte alla situazione, ed il caos, e l'emergenza sarebbe ad alti e pericolosi livelli.
    L'economia avrebbe contraccolpi pesanti....

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    Ciao,
    Giorgio

    Incredibile Giorgio!!!

    Che inverni! Che tempra! Altro che le lagne dei giorni nostri...
    [LEFT]"Uno non ha bisogno di credere che piova per portarsi l'ombrello in una giornata nuvolosa. L'ombrello è una precauzione, la pioggia una possibilità!"

    Tiziano Terzani, Un indovino mi disse
    [/LEFT]

  3. #3
    Tempesta violenta L'avatar di falcon!!!
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    Ma oltre a questo episodio di Febbario, l'inverno 28/29 fu memorabile per qualche altro evento tra dicembre e gennaio, oppure solo per il febbraio?
    Siccome non ho dati non so cosa sia successo: è stato sempre freddo con ogni precipitazione sottoforma di neve, oppure cosa?
    [

  4. #4
    Vento fresco L'avatar di yukon
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    i racconti di mio nonno sul "Nevone del 29" rimarranno indelebili nella mia mente

  5. #5
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    Qualunque cosa, anche la cosa più bella e buona di questo mondo, portata all'assoluto, può portare ad effetti contari: La neve, pur se bella, può essere davvero devastante!
    L'inverno ne è un esempio!
    In Russia quasi ogni anno vi sono morti congelati!
    [URL="http://www.materameteo.it"]www.materameteo.it[/URL] - [I][B]MateraMeteo.it, Stazione meteo e Webcam[/B][/I]

  6. #6
    Brezza tesa L'avatar di shivio
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    Cavoli giorgio ogni volta, coi tuoi racconti mi fai venire il magone
    la tempesta cessò, s'acquetò 'l mare,
    si dileguâr le nubi, apparve il sole.
    -Eneide-

  7. #7
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    Che racconti Giorgio...è sempre un piacere per me leggere i tuoi racconti...

  8. #8
    Burrasca L'avatar di Beppe
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    La sentivo raccontare sempre dalla mia Tata( una seconda mamma) che in quell'inverno, uscivano dalle finestre dalla neve che c'era.
    In quel priodo, dovettero anche fare un funerale e, per portare il defunto al cimitero, Si inprovvisarono anche tratti di galleria , scavati nella neve .
    Lasciarono poi in una cappella il morto, visto che non si poteva fare la fossa.

    Era un freddo cane e la fontana, dove lavavano i panni, rimase gelata per mesi
    Anche quassù, si andavao a scaldare nelle stalle, e facevano i "filò"
    "filò" e' il termine col quale si indicavano gli incontri nelle varie stalle, come fossero bar od osterie , dove ognuno raccontava la sua avventura o la sua storiella


    grazie Gorgio
    Ultima modifica di Beppe; 09/02/2009 alle 21:59

    aveva un maglione da comunista con le tarme che cantavano bandiera rossa!
    se tu hai una mela e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea,
    e ce le scambiamo allora abbiamo entrambi due idee.(g.b.shaw)
    Apro posito,ai riaprito laeroporto che son tutti incazzati come dei bepponi alla festa dell'unità? (Alby)

  9. #9
    Vento forte L'avatar di montel-NA
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    Grazie per questo contributo, Giorgio.
    "La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"

    Genny, forever.

    Ciao Alex

  10. #10
    Vento forte L'avatar di monviso
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    Predefinito Re: L'evento del secolo scorso. Oggi il compleanno

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio

    Il "nevone" del 1929 interessò gran parte d'Italia.
    L'inverno 28/29 è stato "storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici e siberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
    L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le "fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
    La mia passione per la meteo e la neve, nasce prorpio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
    Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
    Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
    Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio , a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
    Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avallamenti del terreno superiori ai tre metri.
    La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada. Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
    Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
    Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
    L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica" per tutta la casa.
    Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
    Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
    In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od "acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
    Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa, segnava zero gradi!"
    Fortunatamente anche grazie ai "furti" di mio padre mio fratello si salvò.
    La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico "nevone", tennero banco per anni nelle "veglie" di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
    Allora sì che l'inverno era inverno!
    Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
    Se succedesse ora un tale evento avremmo disagi ben più gravi e duraturi, i potenti mezzi ora a disposizione non riuscirebbero a far fronte alla situazione, ed il caos, e l'emergenza sarebbe ad alti e pericolosi livelli.
    L'economia avrebbe contraccolpi pesanti....

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    Ciao,
    Giorgio
    racconti davvero emozionanti!
    anche io ho appreso la passione per questi episodi proprio dai racconti dei miei nonni...
    racconti memorabili...
    Un giorno sarò lassù in cima al re di pietra...

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