BERTOLASO PARTITO PER LA SICILIA
Frane e crolli nel Messinese, sei morti
In centinaia bloccati in strada nelle auto
Identificate due vittime. Città isolate, strade bloccate, decine di persone salite sui tetti. Difficili i soccorsi
Una strada allagata a Giampilieri (Ansa)MILANO - Sicilia orientale flagellata dal maltempo, con sei vittime, una trentina di feriti e una decina di dispersi nella provincia di Messina, la più colpita. Ci sono state frane e crolli nelle colline attorno alla città e in particolare a Giampilieri Superiore, frazione a circa 20 chilometri dal capoluogo tuttora isolata: le frane hanno interrotto l'autostrada A18 Messina-Catania, la strada statale 114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri-Scaletta. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, è partito per Messina per fare il punto della situazione con le autorità locali, mentre il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, Francesco Tronca, sta seguendo la situazione dal Viminale. Il presidente Napolitano si è messo in contatto con il prefetto di Messina Franco Alecci, chiedendo di essere aggiornato ed esprimendo il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.
SINDACO - «È una situazione critica, la macchina dei soccorsi è in azione anche se è difficile raggiungere le zone colpite dal disastro. Giampilieri è isolata; le squadre possono raggiungerla solo a piedi. Alcune persone sono state soccorse via mare dalla Guardia costiera» ha detto il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. Il sindaco ha poi lanciato un appello: c'è bisogno di volontari, soprattutto medici e infermieri. «Siamo ancora isolati da Catania, i soccorsi sono venuti da Palermo e dalla Calabria - osserva Buzzanca -, ma sui posti dove l'emergenza è maggiore, come la zona sud della città, si arriva soltanto a piedi e il traffico è completamente paralizzato». Tanto che negli ospedali di Messina i feriti arrivano via mare. «I malati e i feriti delle zone periferiche li facciamo arrivare in un piccolo porticciolo e con mezzi navali sono trasportati nel porto di Messina e trasferiti negli ospedali» spiega Buzzanca. L'assessore alla Protezione civile del comune di Messina, Fortunato Romano, conferma che le vittime accertate sono sei e i dispersi una decina (ascolta l'audio).
...
(continua)
Frane e crolli nel Messinese, sei morti In centinaia bloccati in strada nelle auto - Corriere della Sera
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Tra l'altro, almeno a vedere il sat, non mi sembra ancora finita x la Sicilia, anzi !
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Si parla di un fenomeno simile a Sarno, ossia il distaccamento del versante di una collina sul paese di Giampilieri a causa delle forti piogge.
Un fiume di terra e fango deve aver preso in pieno il centro abitato.
Queste foto sono abbastanza emblematiche
da Corriere della Sera
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Situazione tragica...tra l'altro l'interruzione dei collegamenti con Catania rende ancor più difficile i soccorsi.
Purtroppo credo che il bilancio sia destinato ad aggravarsi...![]()
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Repubblica.it
Il volontario della protezione civile
"A Giampilieri è un inferno"
MESSINA - "A Giampilieri è un inferno. Sembra Sarno. E' franato un costone di una collina sopra le case". Lo dice un operatore della protezione civile che si trova a Giampilieri, frazione del Comune di Messina, devastato la notte scorsa da un violento nubifragio che ha colpito l'intera costa ionica. Sarebbero state recuperate già sei vittime. "Stiamo scavando sotto un mare di fango per cercare di estrarre altri corpi". A Giampilieri in queste ore si vedono immagini da paesaggio spettrale con gente disperata alla ricerca dei propri familiari. Il lavoro dei soccorritori è reso ancora più difficile dal fatto che le strade nella zona sono bloccate. Ferma, dalla notte, anche la linea ferroviaria Messina-Catania.
(2 ottobre 2009)
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Messina, Protezione Civile: "Si scava con le mani per trovare dispersi"
"La situazione e' drammatica nel messinese. Si scava anche con le mani senza pausa e senza fermarsi mai tra i detriti e il fango per cercare i dispersi con l'aiuto dei cani". Lo dice il capo del Protezione civile regionale Salvatore Cocina, che aggiunge: "Le vittime accertate al momento sono 6, una quindicina i feriti e una decina i dispersi". Spiega che sono parecchie centinaia gli uomini in campo tra protezione civile, forze dell'ordine, 118, vigili del fuoco e volontari, mentre sono mobilitate squadre da Pisa specializzate nella ricerca dei dispersi: "C'e' la massima mobilitazione e il massimo sforzo da tutta la regione e non solo", conclude Cocina
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FONTE : ******** - Il Meteoportale del Mediterraneo
Messina devastata dall’Alluvione: le drammatiche immagini
a cura di Peppe Caridi
Il presidente dell’ordine dei Geologi della Sicilia, Gian Vito Graziano, ha parlato di "tragedia annunciata, anzi che si preannunciava ogni anno. E questa volta purtroppo è accaduto".
Come dargli torto?
La situazione idrogeologica del territorio del Messinese Jonico, tra Alì Terme, Scaletta Zanclea, Santo Stefano Briga, Giampilieri, Pezzolo, Santa Margherita e Tremestieri è instabile e critica da anni.
La tremenda alluvione lampo del 25 ottobre 2007 aveva colpito, meno di due anni fa, le stesse identiche zone, in modo simile.
I fenomeni meteorologici erano stati meno intensi, e i disagi furono problematici ma non così drammatici come in queste ore.
Le aree maggiormente colpite in una nostra elaborazione grafica, con i primissimi dati pluviometrici a disposizione:
[IMG]http://www.********.it/images/AlluvioneMessina1.JPG[/IMG]
Piangiamo sei vite umane, che nelle prossime ore potranno diventare sette, otto, forse dieci ... è infatti ancora imprecisato il numero dei dispersi.
Piangiamo nostri fratelli, amici e parenti: Messina è una città in ginocchio, distrutta e affranta per quanto accaduto nelle scorse ore.
La situazione del territorio nel Messinese Jonico, e quando diciamo "Messinese" non ci riferiamo tanto alla "Provincia" quanto alla periferia della città, vista la vicinanza dell’accaduto col centro urbano principale dello Stretto, è devastante: "è un inferno. Sembra Sarno" ha dichiarato poco fa un operatore della Protezione civile.
La situazione idrogeologica del Messinese Jonico è difficile e problematica da tempo, per questo non sbaglia Gian Vito Graziano a parlare di "disastro annunciato", e non solo perchè l’avevamo previsto nel nostro meteo con diversi giorni di anticipo, ma anche perchè forse sarebbe bastato avere maggiore attenzione nella pulizia di canali, fiumi e tombini della zona per evitare una tragedia di simili proporzioni.
Almeno, avremmo avuto la coscienza a posto.
L’Alluvione è stata determinata, in senso tecnico, dal passaggio di un sistema temporalesco convettivo a mesociclone: nell’area più colpita sono caduti in poche ore più di 300mm di pioggia, un quantitativo incredibile che solitamente nelle coste del Mediterraneo si accumula in un periodo che oscilla tra 4 e 6 mesi (estate esclusa, altrimenti i tempi si dilaterebbero ancora di più).
Di fronte a cotanta violenza naturale, probabilmente, l’uomo ha poco da fare, se non leccarsi le ferite: questo però non può diventare un alibi per la mancanza di manutenzione nei confronti del territorio.
Ma torniamo all’evoluzione meteorologica: il sistema temporalesco convettivo che ha colpito lo Stretto s’è formato in loco, a causa delle correnti depressionarie, a tratti intense, che hanno accompagnato la ciclogenesi Mediterranea di queste ore.
Forti venti meridionali hanno colpito lo Stretto, dove s’è venuta a creare una linea di convergenza concentrata in modo particolare nel Messinese Jonico.
Ecco alcune fotografie scattate da Peppe Caridi a Reggio Calabria durante il temporale:
[IMG]http://www.********.it/images/11009/1.JPG[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/11009/2.JPG[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/11009/3.JPG[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/11009/4.JPG[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/11009/5.JPG[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/11009/6.JPG[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/11009/7.JPG[/IMG]
Ma, stavolta, accanto alle immagini che rappresentano lo spettacolo della violenza della natura, dobbiamo purtroppo accostare anche le strazianti fotografie di morte e distruzione che arrivano proprio dal Messinese Jonico:
[IMG]http://www.********.it/images/Messina1.jpg[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/Messina2.jpg[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/Messina3.jpg[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/Messina4.jpg[/IMG]
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[IMG]http://www.********.it/images/Messina6.jpg[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/Messina7.jpg[/IMG]
[IMG]http://www.********.it/images/Messina8.jpg[/IMG]
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[IMG]http://www.********.it/images/Messina10.jpg[/IMG]
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Mamma mia, che disastro.
Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork
Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)
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