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  1. #81
    Zac
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze


  2. #82
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    Come molti di voi hanno già notato, quest'anno è presente un'area anticiclonica decisamente coriacea sulla Russia occidentale, con i massimi pressori (>1050mb) localizzati nei pressi delle foci del tanto caro Ob.

    Che la mancata penetrazione di miti correnti occidentali, costituisca un buon viatico per il raffreddamento indisturbato del continente, è cosa ormai assodata.


    Per averne la conferma direi che non ci sia niente di meglio del classico plot delle correlazioni (tanto amato, tanto osteggiato ), tramite la costruzione del solito indice che in questo caso prende in considerazione l'andamento pressorio nel quadrato 50-80N e 50-80W.

    La correlazione per Novembre è la seguente:



    Il confronto con GFS00:





    Bene. Nel caso di reiterata permanenza di suddetta presenza anticiclonica durante tutto il mese di Novembre, ecco che si avrebbero alcune interessanti correlazioni, non troppo elevate ma accettabili (>0.3), con l'evoluzione dei mesi seguenti.

    Innanzitutto con la formazione e permanenza di un serbatoio freddo anche nei mesi clou, Gennaio e Febbraio, come ipotizzato precedentemente:






    In secondo luogo con i pattern mensili, più forte a Dicembre e Gennaio (dove sembra spiccatamente favorito un pattern AO negativo):








    [CENTER]--> Marco <--

    ***...Always Looking At The Sky...***

    ""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""


    [B] Don't panic. But if you panic, be the first.
    [/B]
    [/CENTER]

  3. #83
    Vento forte
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Come molti di voi hanno già notato, quest'anno è presente un'area anticiclonica decisamente coriacea sulla Russia occidentale, con i massimi pressori (>1050mb) localizzati nei pressi delle foci del tanto caro Ob.

    Che la mancata penetrazione di miti correnti occidentali, costituisca un buon viatico per il raffreddamento indisturbato del continente, è cosa ormai assodata.


    Per averne la conferma direi che non ci sia niente di meglio del classico plot delle correlazioni (tanto amato, tanto osteggiato ), tramite la costruzione del solito indice che in questo caso prende in considerazione l'andamento pressorio nel quadrato 50-80N e 50-80W.

    La correlazione per Novembre è la seguente:
    Non fanno bene questi interventi ai deboli di cuore.. Prudenza...!

  4. #84
    pippy70
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    intanto bella accellerata della mjo....mi sa che tra meno di 10 giorni si "atterra" in fase 3

  5. #85
    Brezza tesa L'avatar di roby85
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    Citazione Originariamente Scritto da granneve Visualizza Messaggio
    Non fanno bene questi interventi ai deboli di cuore.. Prudenza...!
    ad occhio non mi sembrano notizie da non far leggere ai cardiopatici...si ci sarebbe un serbatoio freddo...sempre qualcosa in + ma questo non esclude nessun pericolo
    Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
    Cassano M: PET
    Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”

  6. #86
    Vento forte
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    Citazione Originariamente Scritto da roby85 Visualizza Messaggio
    ad occhio non mi sembrano notizie da non far leggere ai cardiopatici...si ci sarebbe un serbatoio freddo...sempre qualcosa in + ma questo non esclude nessun pericolo
    quindi ammette un pericolo...però..! Poi vedremo quale..

  7. #87
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    Si vede qualche analogia fra la prima carta postata da blizzard nel suo ottimo intervento e la configurazione delle anomalie bariche dei mesi di novembre che precedevano inverni freddi meno quelli che precedevano inverni miti in gran parte del continente europeo (vedi questo post), pur con qualche differenza nel dipolo oceano/continente dell'anomalia barica.



    Da notare ancora che quest'anno, finora, le configurazioni bariche autunnali assomigliano di più alla tipologia B) cioè quella di autunni che precedevano inverni freddi soprattutto sull'Europa mediterranea.
    Non so però se questa analogia con i casi B si protrarrà anche a novembre....
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  8. #88
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    Situazione criosferica /1

    Nei 3 interventi che seguiranno cercherò di analizzare la situazione criosferica dell'emisfero nord in funzione della proiezione della stagione invernale europea.

    La criosfera è un buon predittore, sia dell'AO e della NAO e sia, di rimando, della situazione complessiva della stagione invernale in Europa. Va però analizzata con cautela, in primis perché solamente alcune aree e in specifici periodi sono sensibili e sembrano presentare alcune correlazioni (in questo denotando una sorta di "memoria", probabilente trasferita ad altri parametri climatici come temperature oceaniche, flussi di calore e flussi di momento in atmosfera...). Inoltre occorre estrapolare l'analisi dal trend al forte ribasso a cui soggiace soprattutto la snowcover estiva, altrimenti l'analisi - impronata su una classica cross-correlation con lead/lag times - rischia di essere troppo condizionata dal trend sovrimposto.

    Oggi parlerò dei ghiacci artici. In funzione della possibilità di esperire un inverno connotato da prevalenza di correnti occidentali (NAO+) o meno (NAO-), l'area di maggior peso statistico sembra essere il mare di Labrador (L nella mappa) con la sua associata Sea-Ice Extent (SIEL). L'estensione glaciale autunnale/invernale in questa zona tende a fluttuare asimmetricamente con quella nell'area Groenlandia-Islanda-Norvegia (GIN, G nella mappa).


    Questa constatazione, unita ad un pizzico di esperienza empirica (per es. sul ruolo che ha la direzione dei venti geostrofici associati al pattern), ci porta a dire che la NAO influenza assai questo fattore, mediante forza e direzione dei venti imposte dalla semipermanente islandese in associazione al noto meccansimo di feedback WES (Wind-Evaporation-SST).
    Inverni connotati da NAO+ (NAO-), mediante LP nordatlantica più (meno) forte e venti settentrionali/nordoccidentali più (meno) forti sul mare di Labrador favoriscono una riduzione (aumento) delle SST in loco e una maggior (minor) estensione dei ghiacci, mentre succede l'opposto sui mari del GIN (Deser et al. 2000).

    Tuttavia, altri autori (come KvamstØ et al. 2004), fanno notare come in realtà - al di là della risposta da parte dei ghiacci artici a forcing atmosferici su scala interannuale - l'associazione spiegata sopra sembrerebbe funzionare prevalentemente a lag time mensile nullo (cioè nello stesso mese) e soprattutto a lag time negativi (cioè con le condizioni atmosferiche, NAO, a guidare la relativa risposta dei ghiacci artici). L'analisi effettuata da questi autori porta invece a conclusioni sorprendenti: se cambiamo il lag time nella correlazione cross, scopriamo che (con anticipi fra 1 e 2 mesi) la SIEL può indurre una risposta atmosferica forzando la NAO e il relativo campo barico e circolatorio in area euro-atlantica, tale per cui:

    > SIEL sopramedia -->NAO-
    > SIEL sottomedia --> NAO+.

    Ho provato a schematizzare il meccanismo, da tener conto che probabilmente le 2 associazioni evidenziate sopra - e apparentemente contradditorie, pur se a lag temporali differenti - fungono l'un l'altra da feedback negativo attenuando e modulando le variazione della NAO che avviene mediante variazioni nelle SST.

    SIEL = Sea Ice Extent Labrador, +sopra, -sottomedia;
    TRIP = SST del Tripolo Nordatlantico, +: SSTA - sul nord (compresa la zona del Labrador) e in area subtropicale, SSTA+ sul NATL centrale / - contrario
    Frecce rosse: feedback +
    Frecce blu: feedback -


    Nel prossimo intervento, vedremo un paio di predittori della SIEL e la situazione del 2009.
    Concluderò poi con la terza parte, dedicata alla snowcover.

    Ultima modifica di steph; 04/11/2009 alle 14:17
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  9. #89
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    grande Steph, interessantissima questa cosa!!!e sopratutto l'hai espressa chiaramente...grazie!
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  10. #90
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    Predefinito Re: INVERNO 2009/2010: grandi incognite, grandi speranze

    Citazione Originariamente Scritto da granneve Visualizza Messaggio
    Non fanno bene questi interventi ai deboli di cuore.. Prudenza...!
    bhe insomma ... guarda le anomalie di Febbraio pressorie ...


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


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