Senza dubbio ne avrebbe. Ma a chi interessa? Alle grandi organizzazioni no di certo. Come non interessa che quelle popolazioni stanno male oggi,non interessa che staranno male domani. Gli effetti del GW saranno senza dubbio pessimi,ma tanto non importa a nessuno,di conseguenza è tutto aria fritta,probabilmente perchè il GW,oltre ad essere una realtà,va pure di moda.
Lou soulei nais per tuchi
a causa delll'aumento di popolazione sono d'accordo
se alcuni paesi vivono alla fame e basta un grado in meno per creare catastrofi la colpa non è del GW (i cambi climatici naturali li dobbiamo mettere in conto), ma delle nostre (primo mondo) assurde politiche, che se cala il PIL di un mezzo punto tutti a correre ai ripari costi quel che costi (a loro, terzo mondo)....
ma siamo disposti a rinunciare a qualcosa si o no?
questa è la domanda, e il resto viene da sè
altro che GW, finchè li teniamo così nella miseria (o cmq facciamo di tutto perchè ciò avvenga), sarà sempre una tragedia...
e aggiungo: se conservare l'attuale clima equivalesse a conservare l'attuale grado di benessere, penso che il terzo mondo direbbe in coro: meglio se cambia!
Non siamo sicuri al 100% dell' AGW, figuriamoci degli effetti.
Ma accettiamo l'AGW. Catastrofi? Possibili, ma sicuramente non per tutti, anzi. Secondo me i primi a subirne gli effetti, se gli scenari saranno quelli indicati, sarà il mondo occidentale. Basta uno starnuto che la nostra economia vacilla, figuriamoci con scarsità di viveri o altro. A mio parere è pura ipocrisia dire che ne subiranno gli effetti i paesi in via di sviluppo, al massimo continueranno a rimanere in via di sviluppo. Siamo noi che dovremmo fare un grosso passo indietro. Chi è abituato a soffrire continuerà a farlo, noi non siamo per niente abituati. E poi, siete sicuri che per alcune zone ci saranno catastrofi? Ho letto per esempio che quando il sahara era savana o addirittura verdeggiante era un bel pò più caldo di ora, ma chiedo conferma. Abitassi da quelle parti mi augurerei il GW, da qualsiasi cosa dipenda. E le zone nordiche?
Le steppe, e relative popolazioni, non ne gioverebbero? Per dire, la Russia ne guadagnerebbe o ne perderebbe? Più caldo, maggiori precipitazioni ma senza eccessi (reputo improbabili uragani da quelle parti!) secondo voi farebbero schifo agli abitanti degli urali?
anche a me sembra che il GW sia una paura "nostra", una specie di fantasma che sta entrando nell'immaginario collettivo...
probabilmente ha senso, rappresenta una paura ancestrale, come il cielo che ti cade intesta di asterix per intenderci...
ma è cmq una paura nostra, c'è qualcosa che potrebbe far crollare il nostro bel castellino di carte che ci siamo costruiti, così delicato...
che poi vogliamo far qualcosa per i paesi che avrebbero più danni dal GW, è una storiella che fa ridere i polli
siamo noi che abbiamo molte cose da perdere, mica loro... e quanto a generosità glielo mettiamo nel sedere a tutti...
http://www.climatemonitor.it/?p=6257
Al Gore e la febbre emorragica
Ogni tanto leggere parole di buon senso fa piacere.
Il GW più che entrare nell'immaginario collettivo, ce l'hanno introdotto a forza.
Dietro devono esserci degli interessi economici enormi, di cui si incomincia a parlare apertamente, altrimenti non si spiegherebbe come praticamente tutti i governi del mondo, di destra, di sinistra, di alto o di basso spingano tutti nella stessa direzione o meglio ancora, ognuno tenta di ottenere da quasto spauracchio i migliori vantaggi per se stesso.
Vien spacciata una cosa reale, il riscaldamento oggettivo che c'è stato, per un mostro inarrestabile, in grado di avere solo effetti deleteri sull'umanità, invece di vederlo come una normale evoluzione e cambiamento che si ripete da milioni di anni.
E' talmente illogico pensare che la temperatura debba per forza mantenrsi costante in un range di 0,3 max 0,5° da sfiorare il ridicolo.
Basta, se non mi innervosisco.
Per ritornare al titolo del post: sicuramente sparirà prima Al Gore e la sua prosopopea dell'Artico.
E' noto che catastrofi di varia origine siano sempre avvenute e che spesso abbiano innescato importanti flussi migratori; è successo nel passato e succede oggi in tante parte del mondo. E' anche noto che la popolazione mondiale è in continua crescita e molte aree sono ormai sovrappopolate. Proprio per questo non devono stupire le preoccupazioni che i cambiamenti del clima possano indurre nuove e più imponenti migrazioni che sarebbero certamente alla base di tensioni e possibili conflitti, stante la mancanza di aree fertili che non siano già popolate.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
ma guarda un pò...
lavoro su questi argomenti da tanti anni, (anni 90) l'ho vista crescere la zanzara tigre in Italia...l'ho monitorata quando furono riscontrati i primi focolai...ed oggi è praticamente dappertutto fino ai 600-700 m di altitudine (la temperatura non c'entra vero?)..ed allora perchè non sale di quota?
Maurizio Calvitti - LinkedIn
Però..La temperatura non è l'unico fattore...
ci sono apsetti socio-culturali e di gestione del territotio che rivestono una notevole importanza...ma il background di fondo è sempre:
il binomio termico-pluviometrico (disponibilità di ampie pozze) per gli anofelini della malaria mentre per gli aedini (Aedes sp.) è soprattutto la temperatura visto che essi vivono in ambienti urbanizzati dove sono presenti sistemi di irrigazione artificiali (giardini privati, verde pubblico..cimiteri..).
Abbiamo presentato un grande progetto Europeo nel bando Health dove grazie alla marcatura genetica fine delle zanzare sarà possibile risalire alla loro provenienza e qundi stabilire le vere cause di un continuo processo di invasione in aeree sempre più a Nord..prossimo obettivo l'EST EUROPEO.
my web site: http://www.anguillara-meteo.com con webcam live streaming
Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
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