Infatti....pero' come avete detto, la mitezza invernale relativa del Regno Unito engloba anche la Scozia (e si va anche molto oltre) il che fa' sì che le palme possano sopravvivere là.......strano e bello!
Ovviamente in compenso hanno un'estate fresca......poi piove tanto in Scozia...senza parlare della nebbia......
Eh sì, vivono perfettamente anche quassù sulle Alpi! Certo che ci vuole tutta a mettere in giardino una palma a quasi 1000m d'altezza
Valgerola: la più bianca d'inverno, la più verde d'estate!
bella la palma in mezzo alle Alpi!
Chissà se è la Chamaerops humilis oppure è qualche altra specie di quelle citate (penso più la seconda che ho detto).
Poi deduco anche, che alle Isole Mascarene qualche rara volta possa gelare perlomeno sulle alture, poichè il libro in questione cita alcune specie originarie di queste isole, che resistono fino a 0/-2°C
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Di autoctono c'è ben poco. Oltre alle palme ci sono spini di giuda, robinie (nordamericane) magnolie, gran parte degli stessi agrumi che tutti considerano mediterranei hanno origine cinese. SI potrebbe procedere all'infinito. MA io sono per la legge di DArwin: chi sopravvive vince, indipendentemente che sia autoctono oppure no
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Beh, no proprio no!!
Con questa logica le specie autoctone, avranno concorrenza sleale, perche l'immancabile homo sapiens favorisce quelle esotiche, che non si integrano con il paesaggio e concorrono a modificarlo, insieme e in questo caso peggio, ai casermoni e ai troppi asfalti.
Un conto è coltivare piante da frutto per nutrimento, un conto spargere quelle esotiche.
salutifestivi
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Prendi le robinie però. Sono resistentissime ai terreni degradati (come colline incendiate di continuo) inoltre dopo il fuoco rispuntano facilmente e creano subito bosco. A me non sembra giusto che i rimboschimenti con questa pianta non si facciano solo perchè pianta non autoctona. Una volta migliorato il terreno s'insedierebbe col tempo il leccio al suo posto. Inoltre le piante esotiche come le palme si mettono in giardini privati o strade...non in parchi naturali. Se sopravvivono e si diffondono buon per loro
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Ci sono un'infinità di piante autoctone che sono preparatorie all'avvento di vegetazione boschiva, p.e. nelle tue, anzi ns zone, ne hai un'esempio con le piante xerofile della gariga (diffusa causa incendi ripetuti),tra le quali ampelodesma o lentisco, poi evolvere nella macchia mediterranea vera e propria con p.e. mirto, erica, corbezzolo ecc.,laddove le condizioni e l'uomo, permette, il tutto si trasformerà in bosco con leccio, acero minore, olmo ecc.
Come vedi l'esotico non serve e non serve neppure alle quote maggiori, dove p.e il pino nero assolve bene alla funzione preparatoria.
salutimeteo
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
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