Originariamente Scritto da
Lorenzo Catania
Direi che al momento la previsione dei modelli si è rivelata ottimale, con qualche piccola aggiustatina qua e là, dell'ordine del centinaio di km o delle 2-3 ore.
L'irruzione artica è arrivata su tutta la Francia, la Germania, la Polonia e parte dell'Europa dell'Est: in generale su queste zone le temperature sono ... aumentate! Si ... perché l'aria artica marittima in basso non è fredda, lo diventa solo dopo un po' di tempo e molta convezione a supporto: notate come le temperature siano tra 0 e 3-4°C nelle zone attraversate dal ramo occluso, mentre sono sui 5-8°C su quelle attraversare dal ramo freddo. Questa è didattica pura e semplice: dove il fronte si è occluso, l'aria artica si è rimescolata con quella pellicolare, mantenendo le temperature un po' più basse; dove invece il preesistente cuscino gelido era più sottile il fronte freddo ha fatto come Attila, ed ha dilapidato quel poco di freddo vero che era rimasto.
Dietro al sistema principale ci sono 2 rami freddi in quota: uno, quello già descritto ieri, alle quote medie, seguito da convezione sparata e ad ampio raggio, con temperature che poi mano a mano scendono anche al suolo; l'altro, adesso sulla Manica, è quel fronte che descrivevo nel primo post come frutto della frontogenesi dovuta alla componente ageostrofica del vento alle alte quote: come atteso è il regno di nubi basse ed in generale aria umida attorno ai 2-4 km di quota. Peccato che al suolo faccia un po' troppo "caldo" per nevicare.
Intanto ecco il secondo impulso atlantico che si affaccia da ovest verso le Isole Britanniche:
la posizione è pressappoco quella prevista, l'evoluzione futura leggermente differente, ma di quel "leggermente" che cambia molto il destino di parte dell'Italia. Ma di questo semmai ne parliamo più diffusamente stasera
Ottima anche la previsione del fronte del Mistral, appena arrivato sulla Sardegna: nell'immagine al visibile si distinguono bene le onde orografiche che precedono il fronte, generate dalle correnti in intensificazione in queste ore attorno ai 500-750 hPa, e le nubi acciottolate che lo seguono, indice di stabilità molto debole, tendente all'instabilità conclamata alla lunga. Minimo orografico già ben sviluppato sul Mar Ligure
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