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  1. #31
    Brezza tesa L'avatar di Ste_San
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    Predefinito Re: Qui rischia di saltare tutto...

    Con mera attinenza orticellistica laziale anzi per la COLLINA ROMANA,
    che a mio giudizio e/o paura non vedrà la neve sotto i 600-700 metri, tra sabato notte e lunedì, posto qui una mia domanda cui ho dedicato un 3d specifico, e che innanzitutto è proprio una domanda e non un'affermazione (cioè un raffronto suscettibile, spero, di essere assolutamente negato!!! )

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    Mi viene alla mente un episodio analogo a quello che si va configurando per i prossimi giorni, lo scorso anno, non ricordo purtroppo di preciso ma qualcuno di voi ricorderà bene: nella prima o nella seconda decade di febbraio?
    In quell'occasione tanta eccitazione anche fra i laziali per neve fino a quote bassissime.
    Io ero alle prime visite "curiose" sui siti meteo e ci capivo poco o nulla.
    Ricordo queste cose:
    - l'aria che entrò era artico marittima;
    - a seguire ci furono diversi giorni di freddo secco con grecale;
    - al momento dell'ingresso dell'aria fredda, le termiche a 850 hpa sul Lazio non erano eccezionali (non ricordo esattamente, ma qualcosa di analogo a quelle previste per sabato-lunedì), con un minimo in transito sull'appennino centrale da ovest a est, e probabilmente un richiamo mite con termiche in risalita nei momenti di massima precipitazione;

    Ricordo con esattezza le previsioni meteo alla tv in cui, a 18 ore dalle grandi piogge (che arrivarono su Roma e sul Lazio nel corso delle ore notturne), la mattina veniva espressa, per la nottata, una quota neve sul Lazio addirittura a 200 metri, "con possibilità di fiocchi" "alle porte di Roma". Mi pare sia alla Rai che a Mediaset.

    Ebbene la colonna d'aria si rivelò pessima; l'aria del resto era artico marittima, mica continentale.
    Non ricordo a che quote abbia nevicato, ricordo però che non nevicò sicuramente sotto i 600 metri in Provincia di Roma; ricordo solo segnalazioni di neve in atto a Velletri, ma senza accumuli.
    Ricordo che sul forum molti manifestavano disappunto e altri dicevano "io ve l'avevo detto".

    Che analogie / differenze ci possono essere?
    Questa la domanda, rivolta a tutti, per chi si ricorda quell'episodio.
    Grazie!

    PS la ragione di questa mia domanda è la mia recondita speranza di vedere la neve sui 300-400 metri, e la consapevolezza che non solo non la vedrò a quelle quote, in Provincia di Roma, ma forse nemmeno a 600-700 metri.
    Credo di aver capito che l'aria artico marittima porti con sé una colonna d'aria davvero "pessima" nonostante l'intensità dei rovesci (il che produce al massimo graupel).

  2. #32
    Brezza tesa L'avatar di estmarche
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    Predefinito Re: Qui rischia di saltare tutto...

    Citazione Originariamente Scritto da simofir Visualizza Messaggio
    La paura però ha contagiato Reading stasera.clamoroso est shift a 120h
    Sarò testardo,ed eterno illuso,ma non mi preoccupa reading,non apprezzo quel modello,se stasera o domattina gfs fosse brutto,allora un velo di tristezza scenderebbe davvero.

  3. #33
    Brezza tesa L'avatar di Ste_San
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    Predefinito Re: Qui rischia di saltare tutto...

    Reading è un ottimo modello, e comunque l'est-shift lo vedono sia lui che gfs: senza mettersi a guardare solo l'Italia, è purtroppo sufficiente apprezzare la rivalutazione crescente di run in run, in entrambi i modelli, del vortice in uscita da Terranova, sempre più ingerente, che sposta virulentemente tutto l'impianto a est.
    Avverrà naturalmente un passaggio invernale sull'Italia, ma la bellezza di ciò che avverrà sarà soprattutto continentale, e molta parte del centro sud Italia comunque potrà dire, già tra 5 giorni, di aver vissuto un ottimo episodio invernale. Non epocale, quello no; per quello occorre continuare a scrutare eventuali retrogressioni dalla fine della prima decade di febbraio

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