infatti anche qui c'è scritto una risposta (3bmeteo sulle influenze climatiche che anzi sono semmai le variazioni climatiche a influenzare l'asse terrestre)
Ma terremoti così devastanti come l’attuale o quello di Sumatra del 2004 possono avere un’influenza anche sul clima della Terra attraverso uno spostamento dell’asse di rotazione terrestre? C’è un po’ di confusione riguardo questo argomento ma la risposta è sicuramente negativa. Per comprendere la questione è necessario distinguere tra i moti di precessione e il movimento dei Poli rispetto alla superficie terrestre (polodia). Entrambi riguardano l’asse di rotazione terrestre, ma mentre la precessione ha come riferimento la volta celeste e cause esterne alla terra, il movimento dei Poli ha come riferimento la Terra e cause interne ad essa. La precessione degli equinozi e le nutazioni sono movimenti ciclici dovuti alla rotazione terrestre intorno al sole che, insieme alla variazione dell’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre e dell'eccentricità dell'orbita, sono le cause principali delle variazioni climatiche che si susseguono sul Pianeta da milioni di anni. Lo spostamento dell’asse terrestre prodotto dai grandi terremoti può invece essere spiegato secondo la teoria di Chandler, che già nel 1891 scoprì che l’asse di rotazione tende a stabilizzarsi attorno all’asse di inerzia. La Terra infatti non è una sfera rigida, ma ridistribuisce continuamente la massa al suo interno a causa dei movimenti delle correnti oceaniche, degli spostamenti della masse d'aria e dei moti del mantello terrestre a grandi profondità. Questo determina una continua variazione del momento d’inerzia e di conseguenza un’oscillazione dei poli dell’asse di rotazione terrestre che tendono a seguire l’asse d’inerzia, descrivendo un movimento circolare di raggio di qualche metro con un periodo di circa 433 giorni (Chandler Wobble). I grandi terremoti sono una delle cause di tali oscillazioni, dal momento che producono spostamenti di massa all'interno della Terra. Essi posso provocare bruschi e repentini sbalzi dell’asse di rotazione terrestre, visto dal polo, anche di qualche centimetro. Da calcoli preliminari si stima addirittura che il terremoto cileno possa aver generato uno spostamento di ben 12 cm, poiché molto più vicino all’asse di rotazione rispetto a quello di Sumatra. Ma un tale spostamento è comunque del tutto marginale se lo si paragona alle variazioni ordinarie del Chandler Wobble e si può quindi affermare con sicurezza che un tale evento non può avere nessuna influenza sulle variazioni del clima terrestre. Anzi, semmai è vero il contrario e cioè che sono le variazioni climatiche ad influenzare l'asse di rotazione terrestre. Quest'ultimo infatti, su tempi più lunghi rispetto al movimento circolare, compie un deriva verso Terranova, stimata in circa 9 cm/anno, che non può essere spiegata dai movimenti di subduzione litosfera-mantello, in quanto in grado di produrre una velocità solo 100 volte più bassa e quindi completamente trascurabile. La causa di tale deriva è da attribuire alla fine dell'ultima glaciazione, all'incirca 10.000 anni fa. Infatti in quel momento si è creato un deficit di massa, dovuto allo scioglimento dei ghiacci, e quindi una modifica del momento di inerzia terrestre proprio intorno a Terranova, zona verso cui tende il nostro "povero" asse di rotazione alla ricerca dell'equilibrio perduto.
A cura di Daniele Berlusconi | 03 Marzo 2010 07:00:00
e io qui riposto la domanda... C'è qualcuno che sa (ovviamente in termini di ipotesi) come diavolo faceva ad essere equilibrata la terra quando i continenti erano un unico blocco (Pangea)? Forse sarà stato proprio quello squilibrio a generare la deriva dei continenti? Se sì, ci sarebbe comunque troppa sproporzione fra continente americano ed europeo e fra i due emisferi, forse è la ragione dell'inclinazione dell'asse? Sotto alla crosta terrestre ci sono forti moti convettivi, dovuti alle differenze di temperaura via via decrescenti dal nucleo verso l'esterno. Come tutti sanno, ci sono punti di fuoriuscita del magma lungo le dorsali oceaniche o lungo le linee vulcaniche, così come punti di subduzione dove la crosta si "reimmerge" nel magma, per essere nuovamente fusa, quindi punti che si allontanano e punti che si avvicinano, ma non tutti nella solita direzione. Ad esempio le zolle americane si allontanano da quelle euroafricane (moto lungo i paralleli), mentre la zolla africana preme su quella europea e quella indiana su quella asiatica (moto lungo i meridiani), la formazione di catene montuose quali le Ande giustificano la subduzione americana occidentale, mentre le Alpi e l'Hymalaia giustificano le subduzioni sudeuroasiatiche. Detto questo, che ovviamente è abbastanza noto, mi domando: Se è vero che uno spostamento repentino di materiale verso il basso (centro) accelera la rotazione, non può essere altrettanto vero che la situazione precedente, cioè con l'accumulo (e spesso, sostengono alcuni studi, l'innalzamento dei suoli) di materiale a ridosso delle faglie avesse provocato l'effetto opposto (ovviamente diluito nel tempo di accumulo energetico)? Abbiate pazienza della lungaggine, ma i dubbi sono diversi e la mia ignoranza piuttosto elevata per cui, se mi aiutate a comprendere, ve ne sono grato....
Ecco, appunto.
Calcoli venuti fuori dalla semplice conservazione del momento angolare
La tua considerazione a livello intuitivo non è così peregrina.
In realtà devi pensare l'oggetto (la Terra, in questo caso) formata da tanti cubetti o pezzettini che hanno una certa massa, una certa velocità lineare di rotazione ed una certa distanza dall'asse di rotazione. La conservazione del momento angolare dice in sostanza che (nelle condizioni in cui si trova la Terra) il prodotto tra queste 3 grandezze non può variare, quindi se aumenta una diminuisce una delle altre o entrambe le altre, e viceversa.
Nel nostro caso hai una placca di una certa massa che si è avvicinata all'asse; quindi, essendo diminuita la distanza dall'asse di rotazione, per conservare il momento angolare deve aumentare la sua velocità lineare di rotazione.
Appunto, l'esempio della ballerina che fa la piroetta calza a pennello
E questo conferma il mio secondo sospetto
E chissà che poi il terremoto, in Cile (!) non sia anche conseguenza del Nino attuale: acqua calda ristagna vicino alla costa, tende ad essercene di più rispetto ad uno stato medio, maggiore pressione sul suolo o sul fondo dell'Oceano .... uhmm ...
E poi io sono ancora più che convinto che abbiano un gran ruolo (in entrambi gli effetti: terremoti e rallentamento/accelerazione della rotazione) anche:
- variazioni improvvise o consistenti di pressione atmosferica
- maree lunari
- congiunzioni planetarie
Peccato non avere strumenti per dimostrarlo
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Non ho letto tutti i commenti e non so se qualcuno l'ha già fatto notare, ma tanto per cambiare ci sono dati completamente sballati, che ho visto riportati anche altrove; infatti da un lato di parla di 1,26 microsecondi e da un altro di 1,26 milionesimi di secondo, cioè una quantità mille volte minore di 1,26 microsecondi (cioè 1,26 millesimi di secondo).
C'è anche un utente che ha detto che l'aumento dell'inclinazione dell'asse terrestre ha influito sulle stagioni.... spero lo abbia detto per ridere, perché uno spostamento di pochi cm non ha nessuna influenza sulle stagioni.
Io comunque, nella mia ignoranza su come e con quali calcoli siano ottenuti, di fronte a certi dati resto sempre dubbioso, in quanto sono variazioni talmente minime che non credo siano osservabili, ma solamente deducibili con calcoli.
Quanto poi all'aumento di rotazione ed alla conseguente diminuzione di 1,26 millesimi o milonesimi di secondo delel giornata terrestre, imputato allo sprofondamento di una bella fetta di crosta terrestre, che avrebbe provocato l'effetto trottola del pattinatore che quando chiude le braccia aumenta la velocità di rotazione, mi sembra quantomeno strano poiché a fronte dello sprofondamento avrebbe dovuto esserci da altra parte un sollevamento, a meno di ipotizzare che la meteri asi sia compressa oppure che sia andata ad occupare spazi vuoti, cose che ritengo impropabile.
Saluti
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D'altronde, se non consideriamo l'Himalaya, l'Aconcagua, con i suoi 6959 m, è la montagna più alta del mondo....se è così alta, significa che terremoti così forti sono tutt'altro che infrequenti da quelle parti.
Tra l'altro è associato un notevole magmatismo, causato dalla placca di Nazca in subduzione, e ciò contribuisce a rendere ancora più movimentata quella zona.
Infatti Quito, in Ecuador, è forse una delle poche capitali di uno stato ad avere nelle sue immediate vicinanze diversi vulcani anche molto pericolosi.
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Le Ande infatti continuano ad andare su
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
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