-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
Argomento molto affascinante, ma che, vista la scarsità di dati, è da prendere con le molle.
Sembra assodato che, nel Basso Medioevo - grossolanamente dall'800 al 1300 - ci fu un periodo più caldo del precedente e del successivo.
Quanto più caldo non è facilissimo da capire.
Nutro il massimo rispetto per la paleoclimatologia, ma essa ha dei limiti: non si potrà mai capire se fece più o meno caldo del periodo odierno. Alcuni dati storici (ad esempio l'estensione della coltura della vite fin nel nord della Gran Bretagna) possono essere male interpretati: la vite, se coltivata, cresceva, ma nulla sappiamo della qualità del vino (probabilmente pessima). Teniamo conto che nel caso di autoconsumo ogni popolazione di ogni luogo tende a produrre tutto, anche con risultati qualitativi decisamente imbarazzanti. In seguito, col miglioramento dei commerci, semplicemente può essere diventato ridicolo coltivare la vite in Galles, poichè buoni vini possono essere importati.
Argomento Groenlandia. Sembra assodato anche qui che, nel PCM, l'isola fu più calda del periodo precedente e quindi venne facilmente colonizzata. Sempre per la storia di cui sopra (autoconsumo) fu coltivata, ma questo non vuol dire che la resa dei raccolti sia stata ottima e abbondante. E' un dato di fatto che, successivamente, fece più freddo. Ma anche qui non si può capire se il PCM fu più o meno caldo di ora..
Lou soulei nais per tuchi
Lasciando perdere le coltivazioni (l'aceto mal riuscito d'epoca con la vite non ha nulla a che vedere col vino odierno) come riferimento più affidabile potrebbero essere prese le specie arboree boschive, con relative differenti diffusioni in altitudine e latitudine rispetto ad oggi.
Inviato dal mio SM-A310F utilizzando Tapatalk
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
È una ricerca pubblicata, chissà ora cosa diranno gli AGWisti. ....Io lo scrivo da mo' che l'impatto antropico è Sì è no un 20% , non concordo che sia zero o quasi come sostengono gli studiosi australiani anche per il semplice motivo che ora siamo in 8 miliardi sul pianeta e solo questo costituisce sicuramente un impatto rilevante.
Fino a un certo punto. I disboscamenti e rimboschimenti ci sono sempre stati, specialmente in epoca medievale.
Non si può mai prescindere dall'attività umana quando si studia l'evoluzione climatica. Tra '500 e '600, ossia in piena PEG, sia l'ulivo che la vite si espansero verso nord per motivi puramente commerciali. E' risaputo che all'epoca si coltivasse la vite anche in Inghilterra (come del resto si fa oggi).
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Sono assolutamente d'accordo con voi.. Inoltre, va anche detto che la tecnologia produce cultivar capaci di resistere a climi via via più estremi.. Le coltivazioni non sono un buon indicatore del clima, le ricerche vanno fatte sulle specie spontanee
Pensiamo a che fine hanno fatto le palme da noi....... come se il freddo le avesse sterminate ed in realtà il responsabile è stato il punteruolo rosso!
Peccato che nella loro serie neppure c'è il riscaldamento recente, infatti è solo una media mobile su 15 anni della ricostruzione di Moberg del 2005 con l'ultimo punto centrato intorno al 1965:
Per il resto c'è un intero progetto internazionale (pages2K) che è stato creato apposta per ricostruire il clima degli ultimi 2 millenni e decisamente non è stato dimostrato il caldo rovente dell'MCA anzi...
http://www.pages-igbp.org/ini/wg/2k-network/intro
O viceversa. Adesso le palme ci sono anche qui in Piemonte fino a 700 metri nei giardini riparati per un puro fatto estetico. Ma questo non significa che il clima sia diventato così caldissimo da rendere spontanee le palme in queste zone. E infatti necessitano cure non da poco.
Lou soulei nais per tuchi
Segnalibri