Sì, concordo. Ma poi non avevano schermature, sensori sicuramente più scarsi e diversi da quelli di oggi... essendo dati legati FORTEMENTE all'apparecchio che li rileva, secondo il mio umile parere, certi confronti PRECISI al decimo tra dati distanti 100 anni (ma anche molto meno, basta guardare Linate..) sono totalmente non fattibili...
Si vis pacem, para bellum.
Tutto giusto e anche conosciuto, lo sappiamo tutti,
ma lei non ha comunque risposto alla domanda che chiede appunto il "quanto" (con rispetto eh, ci mancherebbe, non sono ironico) è chiaro che la mano dell'uomo si intraveda in quei grafici, non è chiaro però quanto incida in quelle pendenze. Perché potrebbe benissimo essere una fase naturale del pianeta accentuata dall'uomo anche in piccole percentuali, non per forza l'uomo deve esserne la causa primaria. Evidenze scientifiche CERTE, in tal senso, non ce ne sono. Io sono dell'idea opposta, che una percentuale si possa tranquillamente esprimere, che le cause precise si possano tranquillamente trovare, ma al momento ancora non ne abbiamo gli strumenti ed andiamo ad ipotesi (e fazioni con vero e proprio tifo da stadio) come ha sempre giustamente fatto la comunità scientifica.
Mi fa comunque molto piacere leggere un meteorologo "vero" su questo forum, sarebbe bello che voi (lei, Galbiati, lo stesso Lorenzo Catania, ma anche giuliacci che un tempo lo faceva, corazzon) scriviate un po' più spesso.
Si vis pacem, para bellum.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
assolutamente NO. stai sbagliando persona, non sono uno di quelli secondo me sono imprecisi, come ho scritto d'altronde, per qualsiasi confronto al decimo. non sono dati affidabili, questo intendo, IN OGNI CASO. non cercate, da subito, di mettere parole in bocca mai dette che senza problemi giro i tacchi e me ne torno subito da dove sono venuto (sezione agorà al momento )
Si vis pacem, para bellum.
quello che intendevo dire (mi spiace se probabilmente non sono stato chiaro) è questo:
Le ricostruzioni del clima del passato (insieme alla fisica che conosciamo e alle simulazioni modellistiche che questa fisica contengono) ci forniscono una stima della variabilità "naturale" delle temperature del passato e implicitamente della sensibilità climatica. Sappiamo quindi, e i grafici lo mostrano con chiarezza, entro quale range le temperature hanno oscillato, per cause naturali, ad esempio, negli ultimi 1000 anni, per restare in topic. Ora, è evidente che negli ultimi decenni siamo usciti abbondantemente da questo range e questo fatto è la firma inequivocabile dell'AGW, la famosa o famigerata mazza da hockey (da non confondere con le ottime mazze di tamburo che ho raccolto domenica sui monti ).
Se poi vogliamo metterla in termini di percentuali ... ti suggerisco di provare a rispondere a questa domanda.
Qual'è la probabilità che, in assenza di forzanti note (attività vulcanica, attività solare, forzanti orbitali) un motore che per mille anni ha girato per i fatti suoi a 1000 (più o meno 100) giri al minuto improvvisamente va a 2000 giri?
Non ti viene il dubbio che qualcuno abbia schiacciato l'acceleratore? e che sia prossima a 0 la probabilità che abbia accelerato da solo?
Una '11-40 (dove c'è) presa da sola è un dato incompleto, poiché a cavallo degli anni '20 e '30.
Si diceva che si è verificato un raffreddamento dopo il 1920/1930, dunque ha senso guardare le '31-60, '41-70, '51-80 e, al limite, le '61-90 e confrontarle. E il raffreddamento avvenuto, grossolanamente, tra gli anni '20/30 e '70/80 è confermato dalle serie storiche.
Attenzione: non voglio parlare del quanto, visti gli strumenti e le installazioni dell'epoca, ma solo che c'è stato un certo raffreddamento. E non voglio neanche dire che il periodo in oggetto (sempre '20/30 - '70/80) è stato più freddo del periodo ante-1920 (non ho dati in merito), ma che, dal '20-30 fino al '70/80 le temperature si sono gradualmente abbassate, e questo è innegabile, ci sono i dati. Prima ho messo Torino, Milano, Bologna, Firenze, ma anche Cuneo (ho i dati a casa).
Lou soulei nais per tuchi
Tranquillamente anche diverse medie 61-90, per esempio, dall'estremo NE all'estremo NW sembrano rilevate a Budapest o talvolta sul bagnasciuga di Riccione, quindi sì, il tempo passa ma le cappellate permangono.
Peccato che i servizi agrometeorologici regionali siano attivi solo dalla seconda metà degli anni 80 se va bene, ce n'è tantissima di roba da mettere a posto anche nel giro degli ultimi 30 anni, figuriamoci poi con le ipotesi pre-1951/80
Scusi , ma noto qualcosa che non mi quadra in questa sua affermazione:
" ....ci forniscono una STIMA della variabilità "naturale" delle temperature del passato e implicitamente della sensibilità climatica. Sappiamo quindi, e i grafici lo mostrano con chiarezza,......"
Se la variabilità naturale è STIMATA, mi piacerebbe capire poi come facciano ad essere CHIARI i grafici...non commento neanche il riferimento all'hockey stick, dopo quanto venne fuori qualche anno fa sulla manomissione dei dati....quanto all'accelerazione, resta sempre il dubbio se la potente accelerazione degli ultimi 30/40 anni sia prevalentemente per cause antropiche o naturali, il suo esempio non risolve il problema perchè le forzanti naturali possono forzare di più o di meno in dipendenza di mille e mille fattori...poi discuto il fatto che negli ultimi 1000 anni il motore abbia girato più o meno sempre a mille: il motore ha variato ed anche di molto i suoi giri, leggasi appunto optimum medievale seguito poi dalla PEG seguita a sua volta dall'attuale warming: a me non sembra affatto che il motore abbia sempre girato più o meno a mille e che di FORTI accelerazioni ne abbia subite anche in un non proprio recente passato.
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