Lou soulei nais per tuchi
Ma mettiamo pure i dati Nasa, Cmr & co, va benissimo, prendiamoli pure per sacri, no problem.
Eccoli qui: questi sono i grafici postati finora.
Grafico 01.PNG
Grafico 02.jpg
Grafico 03.png
Quel calo termico a metà Novecento quindi lo vedo solo io, deduco... Ripeto: sono grafici postati finora, basati su dati GIUSTI, come mi è stato detto poco fa. Dunque, visto che questi dati sono giusti, lasciando perdere le altre serie storiche, si vede benissimo un temporaneo raffreddamento in quel periodo.
Vediamo come si riesce a negare anche questo, son curioso.
Lou soulei nais per tuchi
Ancora.... Quando fanno le serie temporali di temperatura standardizzano i dati. Se vai ripeto nel thread di elz c'è un grafico dove è mostrata una specie di standardizzazione che tiene conto della differenza di stazioni vicine nel momento dello spostamento...
Pensi veramente prendano 2 dati e con excel facciano la media?
Ma scusa prima non dovevamo guarda dagli anni 20'/30' agli anni 80' Adesso siamo passati a metà anni '40 (e nessuno ha negato il riscaldamento, leggi bene i miei messaggi di prima)
Cos'è cambiamo quando ci fa comodo???
E poi parliamo sempre della nostra penisola. Fra anni '40 e '70 troviamo indici diversi che hanno contribuito ad aumentare le temperature specialmente quelle estive. Rileggiti il mio messaggio sul riscaldamento a step. Cosi si giustifica la stabilità
Toh mi prendo il 1939 allora
Io avevo detto apposta '20/'30 perchè non sapevo l'anno preciso nè il decennio preciso. Dai dati storici che ho io il raffreddamento (locale) è iniziato negli anni '20, a livello italiano o europeo è possibilissimo (e infatti si vede) che sia iniziato un pò dopo.
Correggo il tiro e cerco di fare il possibile per non essere frainteso: nel corso del Novecento, per qualche decennio, un determinato periodo, la temperatura è diminuita progressivamente. Che poi sia durato dal 1923 al 1978, dal 1941 al 1982 ma solo fino al mese di marzo ecc.ecc.ecc. lasciamolo un attimo da parte.Quello che è innegabile è che c'è stato un raffreddamento. Minimo, temporaneo, che sia quel che sia, ma c'è stato. Non voglio neanche entrare nel merito del quanto perchè sarebbe abbastanza approssimativo. Ma il raffreddamento c'è stato, e i ghiacciai alpini ne sono stati testimoni (piccola avanzata glaciale negli anni '70 e '80).
Posto che questo raffreddamento c'è stato - e lo ripeterò fino alla nausea, c'è stato, la domanda interessante è capire come mai - a condizioni molto simili come industrializzazione e cementificazione - quel periodo vide un calo e quello successivo (in cui siamo dentro) un aumento.
Lou soulei nais per tuchi
Di sicuro non possiamo dire che l'industrializzazione era simile. Il boom di produzione di energia mondiale si è avuto solamente a metà anni '60 (se vai alcune pagine indietro trovi il grafico che mostra che oggi produciamo 6 volte l'energia di 50 anni fa=>85% circa da combustibili fossili).
Seconda cosa ripeto ancora che non ho mai negato un raffreddamento rispetto al 1940/50 (e non anni '20) specialmente in Europa.
Le cause sono da attribuire ad una variazione di indici climatici (eh si, non possiamo attribuire raffreddamento e riscaldamento solamente a fattori antropici, seppur questi siano importanti).
Indici come l'amo
AMOindex-Zhang.png
Che hanno contribuito ad avere estati più fresche anche sulla nostra penisola (si nota infatti un calo dagli anni '40 agli anni '70
mean_su_ita_TMM.jpg
Ma non ha influito sull'inverno
mean_wi_ita_TMM.jpg
Che è cresciuto in modo costante.
La variazione di questi indici ciclici ha permesso di calmierare l'aumento di temperature portando in Europa ad avere addirittura temperature più basse negli anni '60/'70 (grazie specialmente ad estati meno calde) rispetto agli anni '40.
GlobalTemp (2).png
Troviamo quindi temp più basse rispetto agli anni '40 (ma non rispetto al periodo 1900-1920 che aveva visto le stesse condizioni di AMO-) con raffreddamento maggiore del nord emisfero.
Per questo ripeto si parla di step. Ora siamo in periodo AMO+ e guarda quanto son cresciute le temp rispetto al periodo AMO+ degli anni '40. Appena passeremo ad AMO- probabilmente potremmo assistere ad estati un attimo meno calde (forse) prima di ripassare nuovamente a + ed avere nuovamente un' impennata delle temperature se dovesse continuare il trend.
Quello che ha portato ad avere 0,37°C di differenza tra il periodo più freddo AMO- (1909: -0,47 gradi rispetto alla 51/80) e il periodo più freddo AMO- degli anni '60 e '70 (1966: -0,05) sono probabilmente secondo innumerevoli studi di persone più preparate di me te e tutta la nostra bella compagnia dovuti a fattori antropici.
Stessa cosa tra AMO+ per gli anni '40 (+0,13 nel 1943) e i nostri tempi (+0,99 nel 2016)
Spero di essermi spiegato abbastanza bene
Ultima modifica di IMade...; 19/09/2017 alle 21:23
Mah... Una classica risposta per non rispondere a dubbi modestamente espressi....È sempre il solito discorso, " io sono uno scienziato voi non siete niente,che ci parlo a fare con voi ".... bel modo di fare scienza!....La scienza dovrebbe contenere in grembo sempre il seme del dubbio non CERTEZZE DOGMATICHE dr.Danieli,non ATTI DI FEDE !.... .Lei risponde così e la sua risposta dice tutto,non c'è veramente niente da aggiungere e di cui parlare con 4 cialtroni narcisisti e ignoranti quali i forumisti medi, AMEN.
Ultima modifica di Marcoan; 20/09/2017 alle 16:16
I dubbi credo siano sempre dovuti, e si possono esprimere analizzando le modalità di raccolta, trasformazione ed utilizzo dei dati: un compito che non possiamo darci noi, ma possiamo confidare si dia la comunità scientifica tutta sul lungo termine.
Dubitare di possibili scenari climatici SOLO perché non possiamo prevedere cosa succederà tra una settimana lo trovo invece un ragionamento ingenuo.
Noi riferiamo comunemente una previsione meteorologica a un ristretto set di eventi su un ristretto ambito territoriale, cosa che in climatologia non ha senso. Mi pare di ricordare che qualcuno abbia più volte fatto l'esempio della pentola con l'acqua sul fuoco. Quando accendo il fuoco le molecole d'acqua si troveranno via via in uno stato di agitazione crescente, di fatto imprevedibile (meteorologia). Ma che la temperatura dell'acqua nella pentola aumenti, oltre che fuor di dubbio, è misurabile (climatologia).
Dovendo misurare la temperatura dell'acqua complessivamente presente nel pentolone pianeta terra, le approssimazioni vanno bene e non abbiamo necessariamente bisogno di un set di dati climatici precisi alla terza cifra decimale.
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Mica tanto.
Un modello climatico non può prescindere dalle stesse equazioni che regolano la meteorologia in senso stretto, altrimenti si sarebbe in grado di prevedere le temperature future in modo preciso e non con un range di diversi gradi.
Allo stesso modo i modelli che ricostruiscono la temperatura del passato da, che so, i carotaggi in Antartide, presentano in certo grado di errore.
Per quanto riguarda la temperatura terra/pentola, se la fiamma variasse la sua intensità fare una previsione della temperatura futura con le condizioni attuali sarebbe impossibile.
La certezza del bilancio energetico non si ha, si suppone, ma forse è sbagliato.
Poi ripeto, da titolo del 3d, si confrontano le temperature attuali e misurate direttamente con quelle ricavate indirettamente, non da termometri, dei secoli passati, affermando con certezza che la temperatura non è mai stata così alta.
Il tutto per colpa dell'uomo.
Io non ne sarei così certo.
P.S.
L'incertezza sulle temperature passate logicamente vale anche al contrario, cioè possono essere state più basse di quanto si suppone.
Questo rende l'attribuzione della colpa dei cambiamenti climatici attuali all'uomo ancora più dubbia.
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Ultima modifica di MeTeo72; 20/09/2017 alle 07:42
A dire il vero la discussione è ripartita da un articolo in cui si afferma che l'MCA è più caldo del periodo attuale, se le ricostruzioni sono più incerte dei dati strumentali (vero, chi lo mette in dubbio?) come si può dirlo? Maggiore incertezza può anche voler dire che l'anomalia medievale è sovrastimata tanto quanto l'opposto.
Cautela ad attribuire qualcosa all'AMO, questo indice è basato sulle SST di metà di un intero oceano con il trend lineare di lungo termine rimosso, su scale temporali brevi è dominato dalla variabilità interna ma su periodi più lunghi è inesorabilmente influenzato anche dai forcing radiativi che hanno avuto un'evoluzione non lineare nel tempo e quindi non vengono del tutto rimossi dal detrending.
Gli aerosol a metà secolo scorso hanno contribuito sia ad estati più fresche in europa che a raffreddare l'oceano atlantico, così come il rapido (più veloce del trend lineare che viene rimosso) riscaldamento globale successivo ha favorito il trend opposto anche nel nord atlantico.
I pattern di variabilità interna e quello dovuto ai forcing radiativi tra l'altro sono simili ed è quindi difficile separare i due contributi nelle osservazioni.
Historical forcings as main drivers of the Atlantic multidecadal variability in the CESM large ensemble | SpringerLink
http://journals.ametsoc.org/doi/abs/...LI-D-16-0810.1
Ultima modifica di elz; 20/09/2017 alle 07:43
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