Beh certamente ho ben specificato che non è da attribuire solamente all'AMO ma ad una concatenazione di vari fattori (tra cui appunto gli aerosol)
Ho trovato comunque opinioni abbastanza discordanti sull'influenza importante o meno degli aerosol nell'AMO
L'AMO presenta importanti effetti climatici e emisferici, come la modulazione delle variazioni nella frequenza delle piogge e della siccità negli Stati Uniti (Enfield et al., 2001; McCabe et al. 2004), il clima estivo su Nord America e Europa (Sutton e Hodson, 2005, 2007, Sutton e Dong, 2012), la frequenza ed intensità degli uragani atlantici e le precipitazioni estive dell'India / Sahel (Folland et al., 1986, Goldenberg et al 2001, Knight e altri, 2006, Zhang e Delworth, 2006, Latif et al. 2007), la temperatura media dell’emisfero settentrionale (Zhang et al., 2007; Semenov et al., 2010) e il ghiaccio artico (Mahajan et al. Yeager et al., 2015). Zhang e Delworth (2007) hanno scoperto che l'AMO può contribuire ad una diminuzione della PDO e che ha un’influenza importante sulla PNA (e di conseguenza del movimento del jet in uscita dal Nord America) . Anche l'AMO ha avuto un'influenza sostanziale sulla variabilità equatoriale del Pacifico (Kucharski et al., 2015) e ha modificato la forza e la frequenza di El Niño (ENSO) a bassa frequenza (Dong e Sutton, 2007; Kang et al. 2014). Gli studi basati su osservazioni sul campo e sull’utilizzo di modelli climatici suggeriscono che le variazioni multi decadali del NAO atmosferico sono modulate dall'AMO.
L'AMO si pensa spesso possa essere influenzato dall’ Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) (Kushnir, 1994; Delworth e Mann, 2000; Knight et al., 2005; Latif et al., 2006) e che l'AMO è principalmente guidato da cambiamenti di forcing radiativo di tipo antropogenico (Mann e Emanuel, 2006). Sono stati proposti diversi approcci per l'attribuzione quantitativa dell'AMO a una parte radialmente forzata antropica e una parte derivante dalla variabilità naturale (Trenberth e Shea, 2006; Kravtsov e Spannagle, 2008; Ting et al., 2009; DelSole et al., 2011; Wu et al., 2011). Recentemente è stato suggerito che gli aerosol antropogenici potrebbero influenzare l’AMO in modo diretto utilizzando simulazioni di modelli climatici che difatti incorporano effetti indiretti degli aerosol (Booth et al., 2012). Tuttavia, esistono grandi discrepanze tra le simulazioni di Booth et al. (2012) e osservazioni nelle SST effettive dell'Oceano Atlantico settentrionale, nello schema spaziale dei cambiamenti SST multidecadal all'interno e all'esterno dell'Atlantico settentrionale e nella sub-polarità salinità superficiale del mare del Nord Atlantico (SSS), a causa degli effetti indiretti degli aerosol probabilmente sovrastimati secondo gli ultimi studi ( Zhang et al., 2013). Inoltre, gli effetti aerosol non possono rappresentare l'anti correlazione osservata tra la superficie e la variazione di temperature multi decadale e le variazioni di temperatura sotto la superficie dell'Atlantico “nord tropicale” . Queste discrepanze portano notevoli dubbi sul fatto che gli aerosol possano guidare la maggior parte delle variazioni AMO. D'altra parte “il fingerprint” indipendente dell’AMOC derivate dalla temperatura dell'oceano incluse le SST sotto la superficie mostrano che le variazioni del passato dell’AMOC sono coerenti con l'AMO osservato (Zhang, 2007, 2008, Wang e Zhang, 2013), portando più prove che l'AMO osservato è collegato alle varianti AMOC piuttosto che un semplice artefatto del 20esimo secolo di cambiamenti nella forzatura radiattiva.
La definizione per cui l’ AMO governerebbe solamente le SST spesso porta ad una comprensione incompleta dell'AMO stesso visto solo in termini di anomalie SST del Nord Atlantico. Al contrario, l'AMO riflette effettivamente la variabilità multivariata a bassa frequenza osservata nell'Atlantico, comprese le variazioni correlate nel contenuto caldo sub-polare del Nord Atlantico, nel contenuto di sale e nei flussi di calore vicino alla superficie oceanica, nonché variazioni anti correlate nell'Atlantico “nord tropicale” (Zhang 2007, 2008, Wang et al., Robson et al., 2012; Zhang et al., 2013; Gulev et al., 2013; Wang e Zhang, 2013). I meccanismi proposti per l'AMO devono tenere conto della variabilità multivariata a bassa frequenza osservata nell'Atlantico, oltre alle variazioni SST a bassa frequenza del Nord Atlantico.
Comunque ecco l'AMO (fig.1) contando il riscaldamento generale delle SST (fig. 2) e il cosidetto AMO signal, ovvero il valore dell'AMO rispetto alle SST medie di quel determinato periodo
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Basta con questo oscurantismo! Se a casa mia le temperature sono diminuite per 20 anni, significa che il GW é naturale all'80%. Se a casa mia le temperature sono calate per 40 anni significa che il GW é naturale al 90%. Ci vuole tanto a usare la propria testa e un foglio excel? Dai su, basta con questi lavori scientifici finanziati dalle lobby vegane!
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Ci sono fin troppe incertezze sul clima odierno(il gw potrebbe magari finire quest'anno, potrebbe esserci un raffreddamento dovuto magari al grado di trasparenza atmosferico, o potrebbe esserci un ulteriore aumento, dato magari da un cambio di fase solare) , figuriamoci su quello di 1000 anni fa...
Da quello che traspare da questa discussione direi che stiamo tutti sperando la stessa cosa :peg e limite delle nevi a 2000 m!!
e quindi stiamo guardando le minime oscillazioni climatiche degli ultimi decenni, che sono le uniche sulle quali abbiamo un minimo di certezze, ma che sono a mio parere assolutamente ininfluenti( cosa significa se il clima si è raffreddato di qualche decimo dal 1940 al 1980? purtroppo non possiamo saperlo).
Ovviamente da meteo-appassionato mi auguro di essere su un massimo relativo e non su un minimo, sennò dobbiamo iniziare a piangere...
Non c'è nessuna certezza sull'origine del gw, è vero che coincide con un aumento di co2 nell'atmosfera, ma è anche vero che non abbiamo ancora compreso le oscillazioni naturali, e che quindi non possiamo capire quanto il clima si sta discostando dall'oscillazione naturale a causa del riscaldamento artificiale.
Possiamo mettere quanti dati vogliamo, ma secondo me è troppo presto per capire cosa stia succedendo e per elaborare un'eventuale tendenza a lungo termine.
Molto ben argomentato. Anche se @Marcoan male non dice, circa il ruolo di AMO- e PDO- nei due decenni 60'-70'.
Infatti non ho mai negato quello che ha detto Marcoan riguardo le forzanti naturali Anzi ho scritto pure un buon numero di messaggi sull'argomento Le forzanti naturali esistono, non si può negare. Il problema sta sempre nel valutare altre forzanti e si attribuiscono spesso solamente alla natura i cambiamenti
Il voglio semplicemente dire nella mia modestissima capacità di pensiero scientifico , che non è affatto detto che il GW sia un processo irreversibile per due motivi principali:
- non sappiamo il reale peso delle forzanti antropiche rispetto a quelle naturali (checchè i paper IPCC asseriscano che esso sia "A" al 90 e passa %)
- non sappiamo da qua ai prox 20/40/100 anni come possano variare le forzanti naturali e se queste possano essere o meno preponderanti rispetto a quelle antropiche ( anche se PER ME, con buona pace del sig. bugimeteo, le antropiche non lo sono comunque rispetto a quelle naturali)
Da qui scaturisce la mia critica riguardo a proizioni "lineari" da qua ai prox 50 anni che prevedono un ulteriore aumento assimilabile a circa +2°C medi.
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