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  1. #1
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    Predefinito Optimum climatico medievale

    Penso che ci siano già N^10 3d in merito, e tutte sfociano immancabilmente nel dibattito sull'AGW, ma vorrei segnalare questo sito in cui sono raccolti numerosi studi, che avvalorano la tesi (evito accuratamente la parola "dimostrano") di come l'optimum climatico medievale sia stato un fenomeno globale, esattamente come il corrente riscaldamento
    CO2 Science


    Medieval Warm Period


    Sono sicuro che, con il massimo rispetto delle opinioni altrui, ne scaturirà una discussione interessante

    Ultima modifica di Nix novariensis; 16/08/2010 alle 12:38

  2. #2
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da luca dal bello Visualizza Messaggio
    Penso che ci siano già N^10 3d in merito, e tutte sfociano immancabilmente nel dibattito sull'AGW, ma vorrei segnalare questo sito in cui sono raccolti numerosi studi, che avvalorano la tesi (evito accuratamente la parola "dimostrano") di come l'optimum climatico medievale sia stato un fenomeno globale, esattamente come il corrente riscaldamento
    CO2 Science


    Medieval Warm Period


    Sono sicuro che, con il massimo rispetto delle opinioni altrui, ne scaturirà una discussione interessante

    ****

    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
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  3. #3
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    che figa quella mappa con tutti i grafici da diverse parti del mondo !

    comunque posseggo questo grafico in cui si nota l'ascesa in quel periodo

    c'è da dire però che, vengono documentati diversi episodi di gelo estremo in Europa già durante il Medioevo e si presume si sia trattato quindi di un periodo alternato fra un clima come quello attuale o leggermente più caldo e l'inizio della PEG
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    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  4. #4
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    La questione è dibattuta, da qui sembra che non si sia trattato di un fenomeno globale, ma che anzi, vaste aree abbiano visto fasi molto fredde:

    How does the Medieval Warm Period compare to current global temperatures?
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  5. #5
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    La questione è dibattuta, da qui sembra che non si sia trattato di un fenomeno globale, ma che anzi, vaste aree abbiano visto fasi molto fredde
    che ci siano state aree fredde non vuol dire nulla, si parla di dati globali medi, mica di uno spalmamento del caldo su tutto il pianeta

    comunque io francamente non ho mai capito tutta sta importanza che viene data all'OCM in ottica GW, con annessi vichinghi in groenlandia, barolo in galles e pinguini a bangkcock

    personalmente non metto in discussione che nel passato, anche recente, la t media abbia avuto dei saliscendi e ciò mi basta, i dati proxy ci sono (bisogna leggerli bene però, non farci la cresta su periodi troppo brevi per confrontarli all'oggi) e si spera che se ne troveranno altri....

    inutile cercare di trovare un'approssimazione decente in dati rilevati con sistemi medioevali o desunti dalle piante coltivate, o dal freddo/caldo percepiti ecc ecc sull'intera superficie terrestre, quando più della metà era ancora in una fase culturalmente molto arretrata, spesso preistorica...
    e perdipiù voler fare un confronto con la rete di rilevazioni attuale

    si, scientificamente è molto interessante se trattato bene, ma alla fine poco utile per il discorso GW, alto invece il rischio di finire da Giacobbo o roba simile, dante portava i sandali? carlo magno aveva un vigneto?


  6. #6
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    I pattern spaziali del passato sono molto importanti, possono ad esempio fornire informazioni su come i forcing naturali impattano sulla frequenza di alcuni fenomeni(ad esempio l'enso) ed eventualmente consentire di trovare alcune peculiarità che distinguono l'attuale fase di riscaldamento da quelle del passato.

    Il gw attuale non è stato ovviamente spazialmente omogeneo anche se su scala temporale secolare sono davvero poche le aree in controtendenza(un'area di oceano a sud della groenlandia forse a causa del trend secolare nella nao, il sud-est degli usa forse a causa di variazioni nell'uso dei suoli e poche aree delle ande/bacino del congo) su scale temporali multidecadali invece emergono in modo più evidente i pattern dovuti all'enso, all'amo e ai modi anulari sovrapposte al riscaldamento su larga scala:
    77213.png

    Anche la fase calda dell'mca non è stata omogea anzi sembrerebbe avere delle caratteristiche spaziali piuttosto "forti" e differenti dal riscaldamento del 20° secolo, co2science si autocontraddice nella teoria dell'optimum medievale spazialmente globale quando cita il lavoro di Seager del 2007( CO2 Science) a proposito delle siccità persistenti nel sud-ovest degli usa attribuite ad un persistente stato di la nina nel pacifico, stato persistente di la nina che è anche confermato dalle variazioni nelle precipitazioni in altre aree del globo oltre che dai proxy dei coralli dell'isola di palmyra, appunto se c'era la nina il pacifico tropicale ovviamente era freddo e ci si può aspettare che anche altre regioni del globo tipicamente fredde durante la nina lo fossero; così come invece intorno all'area fredda sembrerebbe esserci il tipico anello di anomalie positive che si osserva anche oggi durante gli episodi di la nina con aree relativamente calde che interessano ad esempio l'area indonesiana e la nuova zelanda.
    Un eccezione è costituita dal nord-atlantico che invece appare caldo in contrasto con quanto accade su scala interannuale durante gli episodi di la nina questo da alcuni studi è stato possibilmente imputato ad un feedback di lungo termine indotto sull'oceano dal persistente stato da nao+ e/o sulla moc.
    Ultima modifica di elz; 17/08/2010 alle 11:35

  7. #7
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    I cambiamenti climatici del passato, ovviamente naturali, dimostrano che il Clima risente sempre delle alterazioni del bilancio energetico. Se il pianeta accumula calore per qualunque causa, le temperature globali salgono, viceversa, se aumentano le perdite di calore. Pertanto i cambiamenti climatici naturali del passato dimostrano che il nostro Clima è molto sensibile alle varie forzanti. E' difficile quindi pensare che anche le recenti forzanti antropiche non abbiano le medesime conseguenze.
    Ultima modifica di Marco P.; 17/08/2010 alle 11:54
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
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  8. #8
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    I cambiamenti climatici del passato, ovviamente naturali, dimostrano che il Clima risente sempre delle alterazioni del bilancio energetico. Se il pianeta accumula calore per qualunque causa, le temperature globali salgono, viceversa, se aumentano le perdite di calore. Pertanto i cambiamenti climatici naturali del passato dimostrano che il nostro Clima è molto sensibile alle varie forzanti. E' difficile quindi pensare che anche le recenti forzanti antropiche non abbiano le medesime conseguenze.
    basta impegnarsi un attimo, marco, e ci si riesce

    le medesime conseguenze mi pare eccessivo cmq, i fattori astronomici e geotermici sono su un'altra scala, nella peggiore delle ipotesi secondo me possiamo influenzarlo per qualche decimo di grado, nella situazione attuale...

    certo, se diventassimo 30 miliardi e radessimo al suolo tutte le foreste, la cosa sarebbe diversa, non tanto per il clima ma piuttosto per l'inquinamento, lo sfruttamento dei terreni, ed altri guai correlati di tipo sociale, economico, politico, geografico, ecc ecc

    per me l'importante è non crescere ulteriormente e non inquinare/violentare l'ambiente, il resto vien da sè....


  9. #9
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    I pattern spaziali del passato sono molto importanti, possono ad esempio fornire informazioni su come i forcing naturali impattano sulla frequenza di alcuni fenomeni(ad esempio l'enso) ed eventualmente consentire di trovare alcune peculiarità che distinguono l'attuale fase di riscaldamento da quelle del passato.

    Il gw attuale non è stato ovviamente spazialmente omogeneo anche se su scala temporale secolare sono davvero poche le aree in controtendenza(un'area di oceano a sud della groenlandia forse a causa del trend secolare nella nao, il sud-est degli usa forse a causa di variazioni nell'uso dei suoli e poche aree delle ande/bacino del congo) su scale temporali multidecadali invece emergono in modo più evidente i pattern dovuti all'enso, all'amo e ai modi anulari sovrapposte al riscaldamento su larga scala:
    77213.png

    Anche la fase calda dell'mca non è stata omogea anzi sembrerebbe avere delle caratteristiche spaziali piuttosto "forti" e differenti dal riscaldamento del 20° secolo, co2science si autocontraddice nella teoria dell'optimum medievale spazialmente globale quando cita il lavoro di Seager del 2007( CO2 Science) a proposito delle siccità persistenti nel sud-ovest degli usa attribuite ad un persistente stato di la nina nel pacifico, stato persistente di la nina che è anche confermato dalle variazioni nelle precipitazioni in altre aree del globo oltre che dai proxy dei coralli dell'isola di palmyra, appunto se c'era la nina il pacifico tropicale ovviamente era freddo e ci si può aspettare che anche altre regioni del globo tipicamente fredde durante la nina lo fossero; così come invece intorno all'area fredda sembrerebbe esserci il tipico anello di anomalie positive che si osserva anche oggi durante gli episodi di la nina con aree relativamente calde che interessano ad esempio l'area indonesiana e la nuova zelanda.
    Un eccezione è costituita dal nord-atlantico che invece appare caldo in contrasto con quanto accade su scala interannuale durante gli episodi di la nina questo da alcuni studi è stato possibilmente imputato ad un feedback di lungo termine indotto sull'oceano dal persistente stato da nao+ e/o sulla moc.

    Questa è un'ipotesi molto affascinante, nondimeno si espone a qualche critica
    Le mie obiezioni valcono poco e nulla, per carità, ma mi permetto di presentare alcune considerazioni personali su due punti chiave che non mi convincono della teoria sull'origine "teleconnettiva" del caldo medievale

    Eccoli qua in modo grezzo:
    - le ricostruzioni termiche da me postate, basate su studi dei dati proxy, mostrano ovunque il picco medievale, la maggior parte dei quali supera per un certo periodo (o in più periodi saltuariamente) la punta massima dell'attuale riscaldamento

    - Nel medioevo il comparto Alpino attraversò lunghi periodi sfavorevoli al glacialismo, evento attribuibile al frequente succedersi di estati calde, presumibilmente all'insegna di rimonte africane con isoterme elevate in quota.....ora, che io sappia, la Nina è prevalentemente correlata ad inverni miti ed estati fresche in zona Euroatlantica (vedasi per esempio il periodo 1973-75 e il 2000)......questo fatto andrebbe a discapito di lunghe fasi di ENSO- IMHO....molto più facile il contrario

    Secondo me ridurre le anomalie climatiche globali del medioevo, durate per diversi secoli, ad un solo indice oceanico è troppo semplicistico e riduttivo

  10. #10
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    Predefinito Re: Optimum climatico medievale

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    I cambiamenti climatici del passato, ovviamente naturali, dimostrano che il Clima risente sempre delle alterazioni del bilancio energetico. Se il pianeta accumula calore per qualunque causa, le temperature globali salgono, viceversa, se aumentano le perdite di calore. Pertanto i cambiamenti climatici naturali del passato dimostrano che il nostro Clima è molto sensibile alle varie forzanti. E' difficile quindi pensare che anche le recenti forzanti antropiche non abbiano le medesime conseguenze.
    Questo sicuramente, tutti gli eventi che accadono influenzano il clima (dal battito d'ali di una farfalla, ai GHG, all'attività solare)
    Il discorso è quantificarne l'importanza........perchè "medesime conseguenze" significa che attribuisci arbitrariamente come minimo un 50% di responsabilità del GW alle forzanti antropiche, mentre al momento sul clima non esistono certezze, ma solo teorie prese a torto come postulati (da una parte e dall'altra)
    Ultima modifica di Nix novariensis; 17/08/2010 alle 15:32

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