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  1. #21
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Si Filippo, ci sarà con un buon livello di certezza questo anticiclone aleutinico ma è da monitorare quanto arrivi spompato in zona di tiro
    Il disassamento sulla Siberia con annesso asse del VPS così come si vede sui forecast sarebbe ottimale per l'incursione artica continentale se non fosse che dovrebbe contare solo sulla sue forze per arrivare su una destinazione europea (non dico nemmeno italica) in quanto questo asse nonostante tutto non dovrebbe determinare un blocking tale da favorire la penetrazione a sud-ovest. Questo perchè il canadese è debole... in pratica questo andrebbe a detrimento del secondo step citato da Matteo (in altro td)
    C'è la speranza che, volendo riprendere quanto dice Marco, la partenza troppo alta con l'attuale decoupling intermedio faccia fare un bel flop al sopra mensionato CW, cioè non annienti il lobo canadese che ripeto, ci deve essere perchè altrimenti non può essere evitata una semizonalità atlantica che faccia da esca all'affondo artico (AO/NAO----).



    E quello purtroppo si Andrea ....temo quantomeno una certa dilazione temporale

    Anzi paradossalmente si potrebbe rischiare di passare anche attraverso una piccola fase EA/WR +
    (estate di San Martino? )
    Matteo



  2. #22
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    mi pare sia ancora incerta se cantar vittoria pro o contro CW...
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  3. #23
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    All'interessante e puntuale disamina di Andrea, mi permetto di postare avanzando una personale opinione circa gli eventi tropo/strato in corso e che, anticipo, a mio avviso, in mancanza di ulteriori e più decisivi impulsi caldi, difficilmente sarà esso stesso in grado di produrre effetti rilevanti secondo lo schema TST e implicanti un precondizionamento strato/tropo.

    Come giustamente evidenziato da Andrea,
    il disturbo sembra nascere in troposfera (anzi è già nato e sta già lavorando ai vari piani ) e nasce dall'esacerbazione dei moti zonali ove è in corso il severo confronto tra un vp/vps allocato al momento con un minimo sbilanciato in area asiatica e compresso da un hp aleutinico che oppone resistenza grazie ai caldi contributi equatoriali e subtropicali presenti nella regione più occidentale del Pacifico ove in area equatoriale vi sono i contributi enso neg. (con anomalìe oceaniche positive in prossimità dell'Australia).
    Inoltre l'anticiclone si rafforza provocando un aumento dell'ondulazione anche in sede subpolare a causa del gradiente termico indotto dal confronto con il fattore PDO.



    Allegato 180521

    Ecco che in breve la pulsazione si propaga verso l'alto e intanto subisce in partenza anche gli effetti dei venti stratosferici occidentali già sotto i 50 hpa:

    Allegato 180525

    Allegato 180526


    Allegato 180527

    La pulsazione produce l'effetto di indurre l'asse del vp ad una rotazione tuttavia ormai isolata dalla fonte che l'ha prodotta (anzi "cammina sul territorio ostile della PDO neg.) tende ad isolarsi e a rimpicciolirsi.

    Sottolineo e risottolineo che si tratta di un parere del tutto personale in chiave evolutiva ritengo che quest'episodio, se circoscritto, abbia poche probabilità di incidere seriamente al core del vps e quindi di condizionare tanto meno il NAM.

    Se sbaglierò linciatemi pure


    Ottima disamina e c'è da considerare anche la base della Nina che porta ad un approfondimento della semipermanente molto ad est (in EP) e questo potrebbe andare in direzione di quanto diceva Filippo, che l'anomalia si spompi prima di arrivare in zona. Cioè in altre parole, se la semipermanente era in posizione Nino-like (spostata sulle Aleutine, PNA deb+) allora si, il TST event avrebbe portato con una ragionevole certezza allo sviluppo dell'anticiclone aleutinico ma quì siamo molto a ovest come riscaldamento strato.

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  4. #24
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da basso_piave Visualizza Messaggio
    mi pare sia ancora incerta se cantar vittoria pro o contro CW...


    vero ma non capisco la faccina...
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  5. #25
    Vento fresco L'avatar di Cloover
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Si Filippo, ci sarà con un buon livello di certezza questo anticiclone aleutinico ma è da monitorare quanto arrivi spompato in zona di tiro
    Il disassamento sulla Siberia con annesso asse del VPS così come si vede sui forecast sarebbe ottimale per l'incursione artica continentale se non fosse che dovrebbe contare solo sulla sue forze per arrivare su una destinazione europea (non dico nemmeno italica) in quanto questo asse nonostante tutto non dovrebbe determinare un blocking tale da favorire la penetrazione a sud-ovest. Questo perchè il canadese è debole... in pratica questo andrebbe a detrimento del secondo step citato da Matteo (in altro td)
    C'è la speranza che, volendo riprendere quanto dice Marco, la partenza troppo alta con l'attuale decoupling intermedio faccia fare un bel flop al sopra mensionato CW, cioè non annienti il lobo canadese che ripeto, ci deve essere perchè altrimenti non può essere evitata una semizonalità atlantica che faccia da esca all'affondo artico (AO/NAO----).

    Assolutamente d'accordo Ma infatti al momento,più che di un affondo freddo, conto che si verifichi la continuazione di una barica votata al gelo tra Scandinavia ed artico Russo/Siberiano


    Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/

  6. #26
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio


    Ottima disamina e c'è da considerare anche la base della Nina che porta ad un approfondimento della semipermanente molto ad est (in EP) e questo potrebbe andare in direzione di quanto diceva Filippo, che l'anomalia si spompi prima di arrivare in zona. Cioè in altre parole, se la semipermanente era in posizione Nino-like (spostata sulle Aleutine, PNA deb+) allora si, il TST event avrebbe portato con una ragionevole certezza allo sviluppo dell'anticiclone aleutinico ma quì siamo molto a ovest come riscaldamento strato.

    Certo Andrea ed è proprio quello probabilmente il meccanismo per cui statisticamente (il che non costituisce certezza ma come dire....fa numero ) Nina e Qbo+ riducono, senza eliminare, il rischio di eventi stratosferici precondizionanti da CW.
    La "bolla" di calore si sviluppa molto più a ovest nel pacifico mentre sale di latitudine e/o di altezza(in questo caso incontra anche i venti strato equatoriali) incontra i venti occidentali che di fatto ne assorbono gli effetti all'interno del j-s limitando i rischi di una più incisiva penetrazione in area polare.
    Ti dirò di più...forse che le probabilità siano ancora più basse anche perchè vi è l'ulteriore elemento deterrente della PDO neg?
    Matteo



  7. #27
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio


    vero ma non capisco la faccina...
    di fretta avevo sbagliato faccina...

    metto questa...
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  8. #28
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da Cloover Visualizza Messaggio
    Assolutamente d'accordo Ma infatti al momento,più che di un affondo freddo, conto che si verifichi la continuazione di una barica votata al gelo tra Scandinavia ed artico Russo/Siberiano
    Immagine


    Su questo non c'è dubbio

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Certo Andrea ed è proprio quello probabilmente il meccanismo per cui statisticamente (il che non costituisce certezza ma come dire....fa numero ) Nina e Qbo+ riducono, senza eliminare, il rischio di eventi stratosferici precondizionanti da CW.
    La "bolla" di calore si sviluppa molto più a ovest nel pacifico mentre sale di latitudine e/o di altezza(in questo caso incontra anche i venti strato equatoriali) incontra i venti occidentali che di fatto ne assorbono gli effetti all'interno del j-s limitando i rischi di una più incisiva penetrazione in area polare.
    Ti dirò di più...forse che le probabilità siano ancora più basse anche perchè vi è l'ulteriore elemento deterrente della PDO neg?
    Si Matteo la PDO- non favorisce un approfondimento in zona aleutinica. In un post che feci di un paio d'anni fa si vedeva che con (almeno) indici solari deboli e QBO+, la PDO- favorisce una semipermanente più debole e più spostata a sud (e più a est).... comunque non in zona canonica Nino-like, tanto per intenderci.

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  9. #29
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da basso_piave Visualizza Messaggio
    di fretta avevo sbagliato faccina...

    metto questa...


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  10. #30
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    Predefinito Re: Canadian Warming: monitoraggio e analisi

    Farei mille firme per un CW, ma (purtroppo) non penso proprio che avverrà un riscaldamento sufficiente per entrare nella canonica definizione di CW, ma come già ampiamente espresso un semplice riscaldamento (no TST event).

    Bye.

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