Originariamente Scritto da
mat69
All'interessante e puntuale disamina di Andrea, mi permetto di postare avanzando una personale opinione circa gli eventi tropo/strato in corso e che, anticipo, a mio avviso, in mancanza di ulteriori e più decisivi impulsi caldi, difficilmente sarà esso stesso in grado di produrre effetti rilevanti secondo lo schema TST e implicanti un precondizionamento strato/tropo.
Come giustamente evidenziato da Andrea,
il disturbo sembra nascere in troposfera (anzi è già nato e sta già lavorando ai vari piani
) e nasce dall'esacerbazione dei moti zonali ove è in corso il severo confronto tra un
vp/
vps allocato al momento con un minimo sbilanciato in area asiatica e compresso da un
hp aleutinico che oppone resistenza grazie ai caldi contributi equatoriali e subtropicali presenti nella regione più occidentale del Pacifico ove in area equatoriale vi sono i contributi
enso neg. (con anomalìe oceaniche positive in prossimità dell'Australia).
Inoltre l'anticiclone si rafforza provocando un aumento dell'ondulazione anche in sede subpolare a causa del gradiente termico indotto dal confronto con il fattore
PDO.
Allegato 180521
Ecco che in breve la pulsazione si propaga verso l'alto e intanto subisce in partenza anche gli effetti dei venti stratosferici occidentali già sotto i 50 hpa:
Allegato 180525
Allegato 180526
Allegato 180527
La pulsazione produce l'effetto di indurre l'asse del
vp ad una rotazione tuttavia ormai isolata dalla fonte che l'ha prodotta (anzi "cammina sul territorio ostile della
PDO neg.) tende ad isolarsi e a rimpicciolirsi.
Sottolineo e risottolineo che si tratta di un parere del tutto personale in chiave evolutiva
ritengo che quest'episodio, se circoscritto, abbia poche probabilità di incidere seriamente al core del
vps e quindi di condizionare tanto meno il
NAM.
Se sbaglierò linciatemi pure
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