
Originariamente Scritto da
tifone95
Ciao Even grandissimo come sempre e mi fa piacere di ritrovarti qui.. be certo la stagione estiva non è la piu' amata ehehhe,
cmq ci sono alcuni spunti ed idee che seguo dagli allbori di agosto con un post aperto non a caso
AO- e il prossimo inverno ..
http://forum.meteonetwork.it/meteoro...inverno-7.html
Per me la prima fase stagionale per forza di cose risentira' di un deficit artico ormai prossimo al minimo storico,con le anomalie fortissime in area polare e sub-polare ad alimentare complice forte calore latente intrappolato alle alte latitudini una struttura vorticosa polare destrutturata e disturbata sin dagli albori non assiale rispetto al polo geografico
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.In particolare,tale assetto lo rende incline e te lo sai meglio di me agli assalti di matrice troposferica e stratosferica ,dislocandolo a latitudini inferiori(termicizzazione dei territori continentali..Ovviamente tale assetto
sembra un leit-motiv ormai consono alle partenze invernali delle ultime stagioni,con la
PDO- e l'
AMO positiva in accoppiata al prolungatissimo minimo solare(AP INDEX) a modulare una difficile penetrazione ovest-est con quasi assenza del ciclone islandese per le sorti euro-atlantiche favorendo situazioni di blocco specie nel settore NATL ove permangono forti
ssta + seppure piu' stemperate della scorsa stagione sempre in una situazione di debolezza del vortice islandese e difficile penetrazione a levante per il forte snov-cover
.Ovviamente sarebbe lecito pensare che nell'avvio invernale il perno principale del VPT sia ancora dislocato sul comparto Russo europeo,con una riproposizione del tripolo atlantico.Cio in un ipotetico targhet alto da confluenza su nord-italia,mediterraneo occidentale,Iberia ,costa azzurra a Mittle europa.
Ovviamente la forzante Enso- in accoppiata con una QBO tendente al negativo sono un'accoppiata differente rispetto alla scorsa stagione,e potrebbero tenerci in piedi anche nella seconda fase che fallimmo lo scorso anno quando l'accoppiata NINA strong/
QBO+ ci tagliarono letteralmente le gambe.Ovvio col passare della stagione dopo una partenza azzoppata,complice raffreddamento radiativo stagionale il
VP potrebbe ripartire e forse la
QBO (da vedere la tempistica di cambio di segno)ed una NINA magari piu' debole rispetto all'evento storico della scorsa stagione potrebbero tenerci a galla per quel famoso asse azzorre-Russia di cui si è parlato,da fine gennaio a tutto febbraio,con
ssta che nel frattempo avrebbero visto l'attenuazione parziale del tripolo,e condizioni piu' favorevoli a blocchi azzorriani solidi(asse del gelo diretto in questo caso)..,senza dimenticare che in episodi di
ENSO- rispetto a quelli di
ENSO+ abbiamo un
JS meno teso e piu' ondulato(maggiore penetrazione meridiana),
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insomma un inverno nelle due velocita' ipotizzate la scorsa stagione ma con alcune varianti che terrebbero in piedi la seconda parte invernale.Pero' da qui ad allora molti rischi e molte forze in gioco da seguire ovviamente passo passo,e comunque terrei bene a mente
il rischio
CW nel mese di novembre,se si facesse sentire come penso l'effetto calore latente alle alte latitudini con le anomalie in area polare e sub-polare a minare sin da subito la partenza del
VP,si potrebbero scontare gli effetti di tale warming con gli studi di Polvani e Waugh che nella teroria di Baldwin e Dunkerton indicherebbero a seguire degli intensi Stratcooling (raffreddamenti) i quali, se superano una certa intensità, si propagano alle quote isobariche inferiori fino alla troposfera; influenzando e quindi dando linfa alla ripartenza del
VP con pre-condizionamento per i 60 giorni successivi..a partire da i 1000 hpa r che è la quota "limite" di influenza tra strato e tropo...
Altra cosa da tenere in considerazione è la ripetitiva fase negativa dell'indice
NAO,balzato all'insu solo nella fase cooling dello scorso inverno e a tal proposito ho avuto questo spunto che il grande stefano ha detto non è affatto campata in aria come considerazione
Provo a dire la mia ma si tratta di pareri personali,osservando gli ultimi anni ,mi pare che una stagione degli uragani particolarmente movimentata possa avere una influenza piu’ o meno diretta sul trimestre invernale a livello predittivo e circolatorio,in quanto vi sono delle situazioni scatenanti che potrebbero sfociare in determinate condizioni configurative.In particolare nelle annate con frequenti e intense attivita’ cicloniche sul comparto atlantico”stile irene”,possa determinare date le condizioni basi di partenza frequenti situazioni di blocco atlantico,,con incursioni fredde in ambito europeo e mediterraneo,
mentre una scarsa attivita’ coinciderebbe con hp schiacciati alle basse latitudini seguendo il pattern NAO+.Comparando in particolare le anomalie oceaniche in anni di NINA e NINO (comparazione di media),appare evidente che:
in anni di NINO le
ssta lungo la dorsale atlantica mantenga aree di prevalente negativita’,con minore combustibile per le tempeste tropicali
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Mentre in anni di NINA come questa stagione,le anomalie positive possano coincidere con maggiore energia alla formazione di tali mostri depressionari
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Naturalmente sono comunque ipotesi,ma spesso il pattern che segue in situazioni con simili anomalie,e con conseguente forte attivita’degli uragani coincide il pattern
NAO-.
Se uniamo a cio’ anche la tendenza degli ultimi anni verso un reset circolatorio favorevole al pattern
NAO-,e consideriamo le anomalie in area polare e sub-polare legate anche al notevolissimo ridimensionamento della banchisa artica anche l’
AO potrebbe sprofondare in connubio con la
NAO,per un cocktail invernale che lascio giudicare a voi.
sono semplici supposizioni a presto
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