Ciao a tutti. Desidero condividere con questa comunità il dolore che provo nel vedere la mia città ridotta nello stato che ormai tutti sappiamo. Per questo, pubblico una lettera che domani sarà sulle pagine del Secolo XIX.
Brugnato (153 mm in 1 ora, 328 mm in 3 ore, 472 mm in 6 ore), martedì 25 ottobre (da Limet):
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Cara Spezia ti scrivo...
Mia cara Spezia, desidero scriverti questa lettera addolorato per come la natura ti ha ridotta. O forse bisognerebbe dire per come l’uomo ha contribuito affinché tu ti riducessi in questo stato, con interi paesi resi irriconoscibili e sepolti dal fango? Penso a chi ha perso la casa, a chi ha perso il lavoro ma, soprattutto, penso alle famiglie alle quali un fiume di distruzione ha tolto delle persone care: una tragedia nella tragedia, perché quando si tocca la vita i danni materiali passano sempre in secondo piano.
Non avrei mai pensato che la violenza della natura potesse arrivare a tanto, perché quell’abominio di pioggia partorito dall’atmosfera, fino al 25 ottobre apparteneva solo al mondo dell’immaginazione. Ora tu, cara Spezia, sei stata scelta dal destino perché gli effetti dirompenti di quel mostro d’acqua si materializzassero sotto lo sguardo impietrito di chi, magari, cercava di salvarsi dalle grinfie di due fiumi, il Magra ed il Vara, che sono esondati facendo esplodere tutta la propria potenza devastatrice.
C’è tanta rabbia nel mio animo ed in quello dei tuoi abitanti. Perché nell’era di internet, della tecnologia e delle missioni spaziali, non si è ancora consapevoli che se togli una zolla di terra al fiume, poi lui se la riprende con prepotenza e con gli interessi. Perché non c’è una cultura di rispetto per l’ambiente. Perché manca un piano di sensibilizzazione e di informazione capillare che faccia capire che cosa sono le allerte idrogeologiche, qual è la loro importanza e quali sono i rischi che si corrono se non si seguono le procedure studiate per superare l’emergenza che si presenta. C’è tanta rabbia perché, sempre nell’era di internet e dei voli nello spazio, quanto accade sul tuo territorio non lo conosci in tempo reale. Lo sai, cioè, quando non puoi più fare nulla, quando la tragedia è in atto e, come in questo caso, quando sono le anime dei morti a dirti che i loro corpi sono rimasti affogati e portati via come fuscelli.
Tutto questo è inaccettabile. Chissà che cosa scriverebbero oggi i Poeti che hanno abitato il tuo Golfo, vedendo i paesi delle Cinque Terre e delle tue vallate sfregiati in questo modo! Quale colpo al cuore avrebbero dovuto sopportare se avessero avuto la possibilità di vivere questi giorni d’inferno, abituati come sono stati ad ammirare i colori dei tuoi tramonti e delle tue vallate che dall’Appennino scendono fino al mare!
Cara Spezia, mai più devi essere offesa in questo modo! Mai più si dovrà ripetere che siano le vite umane a pagare il prezzo più alto dell’incuria, del menefreghismo e dell’onnipotenza dell’uomo stesso che oggi pretende di superare i limiti dell’infinito, perdendo così i contatti con il mondo che lo circonda!
Curati le ferite, ora... nella speranza che presto arrivi il giorno in cui ci sia un nuovo modo di pensare e di agire per e tra tutti i tuoi cittadini, aiutati magari da un bagaglio di conoscenza più solido su come bisogna comportarsi quando la natura calca troppo la mano con i fenomeni meteorologici.
Andrea Corigliano, meteorologo e docente di meteorologia
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Un saluto a tutti,
Andrea
Chapeau.
Nient'altro da aggiungere.
Luca Bargagna
un abbraccio forte!!!
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Un saluto a te grande Andrea Corigliano
I'm hoping you are reading this blog outside enjoying the wonderfulness of the weather wherever you may be.
Always looking at the sky
Mi sento vicino a tutti i miei corregionali che hanno dovuto, come te, caro Andrea, vivere da vicino questo terribile evento e vicino agli amici della Provincia di Massa/Carrara (la mia seconda patria) che si sono trovati a fronteggiare una situazione di pericolo e ora a fare la conta di immani danni occorsi a persone e cose.
E' difficile pensare e sarebbe ipocrita ritenere che eventi intensi non possano riverificarsi ma l'augurio, credo di tutti noi, è che ciò che è avvenuto non debba ripetersi nelle proporzioni e con le modalità a cui abbiamo assistito.
Un abbraccio.
Matteo
Matteo
Tristemente bella e toccante.
un abbraccio a tutti quelli che hanno sofferto in questa occasione..
che dire..quante parole vere nella tua lettera ma ho l'impressione che sarà difficile fare retromarcia quando ormai nella macchina hai messo la quinta.
Marco Fioschini
L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.
Un forte e caloroso abbraccio anche d parte mia!!!
Roberto Montanari
Serravalle (Repubblica di San Marino) 160mt s.l.m.
Dati online della mia Davis Vantage Pro 2 ventilata
Osservatorio meteorologico e rete di monitoraggio sammarinese http://www.meteo.sm
Webcam live https://serravalle.altervista.org/
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