l'AO- è un fattore di sopravvivenza durante la stagione Invernale ... non lo so sinceramente, mi sembra un controsenso
io credo infatti che le risalite calde del Febbraio 2012, necessarie per concretizzare l'ondata di gelo sull'Europa, di sicuro non hanno giovato a favore dei ghiacci Artici e infatti vedi come ci ritroviamo ... però non sto dicendo che allora questo spiega le cose, intendo dire infatti che non esistono fattori singoli che pregiudicano la causa
come ho detto poi poco fa, questo grafico però mostra, a mio avviso, che DI BASE ci sta che la flessione dei ghiacci verso il basso dipende dall'uscita della PEG (probabilmente ancora dietro l'estensione sarebbe stata superiore), poi dopo ci puoi mettere una marea di fattori quali i gass serra, il rilascio di metano artico, fattori quali le risalite calde che sono comunque fattori a livello stagionale o annuale al più ...
di studi ce ne sono a iosa, fra l'altro io non escludo neanche che il riscaldamento indotto dalle isole di c. incida anche sul resto del sistema climatico, nel senso che non si tratta di un aumento sensibile che riguarda solo la località stessa ma che il calore latente tende a diffondersi in estensione al territorio e alla troposfera, era uno studio di qualche anno fa e vorrei provare a cercarlo
Sì, perché in sé preclude lo spostamento dei ghiacci verso le aree più esterne del bacino come dopo un inverno con VP vigoroso. AO+ significa VP più robusto e quindi venti artici più intensi.
Sea ice response to an extreme negative phase of the Arctic Oscillation during winter 2009/2010
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Però steph, l'AO negativa dello scorso inverno ha praticamente libero dei ghiacci l'oceano artico intorno alle SVALBARD a 80° e passa di latitudine nord con un'anomalia termica trimestrale invernale di +10° e dico +10 rispetto alla media......vabbè che un VP vigoroso spinge i ghiacci sulle aree esterne, però è anche vero che favoisce grandemento il forte rafreddamento delle zone artiche e subartiche.
Eccoti servito
Qui si dice che l'energia termica rilasciata da fonti non rinnovabili, mediamente, corrisponde ad un forcing globale di soli 0.028 Wm^-2, benché nelle aree industrializzate degli USA e dell'Europa questo valore è di un ordine di grandezza superiore. 0.028 Wm^-2 è circa lo 0.01% dell'intero flusso di energia nel sistema climatico ed è ad es. inferiore di due ordini di grandezza rispetto al forcing radiativo esercitato dall'incremento dei GHGs.
Integrating anthropogenic heat flux with global climate models
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Ragionando semplicisticamente: lo scioglimento dei ghiacci porta la zona interessata ad assorbire calore. Nella stagione invernale in quella stessa area sarà rilasciato più calore (calore necessario alla riformazione del ghiaccio, calore ceduto per raffreddarsi dalla T a cui l'oceano è giunta fino a 0C). Questo aggiuntivo calore rilasciato dai ghiacci che si riformano genera più nubi e maggiori nevicate sulle aree continentali siberiane, questo a sua volta favorisce albedo e l'HP russo, che poi può portare inverni con mesi anche sottomedia fino all'europa centrale e mediterraneo
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Penso che ci sia stato lo zampino della situazione criosfera-oceano-atmosfera pregressa, nel senso che quella è una zona che ha subito fortemente gli effetti dela riduzione dei ghiacci estiva e degli associati flussi di calore autunnali dall'oceano all'atmosfera. Penso che poi il tutto debba essere bilanciato. Sopra certe soglie, partono nuovi equilibri dinamici.
Inoltre, se ben ricordo, l'AO è stata positiva a fine inverno 2011 e di nuovo positiva fra autunno e prima parte dello scorso inverno.
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per me bisogna tenere presente il punto focale: le SST ! Sappiamo che sono capaci d'influenzare la circolazione generale dell'atmosfera ed è indubbio che il trend è in netto aumento....
L'inverno segue anche dinamiche tutte sue, vista l'influenza anche di altri fattori (ad es. stratosfera) che sono capaci d'influenzarne le dinamiche. Prova ne è le invernate degli anni 70, quasi del tutto anonime in un contesto di netto raffreddamento presente in tutte le altre 3 stagioni, mentre negli anni 2000, ove è presente un riscaldamento ingente , la stagione invernale sembra in lieve controtendenza col global warming....
l'AO del mese di febbraio 2012 è quasi neutra mentre fu molto positiva tra novembre e dicembre e a marzo, ad un certo valore dell'AO possono comunque corrispondere diversi tipi di pattern ma in generale l'AO- invernale è un precondizionamento favorevole alla successiva stagione estiva. A meno che sia eccezionalmente negativa nelle nuove condizioni che ci sono nell'artico, in questo caso può capitare che i ghiacci pluriannuali vengano spinti in zone nell'interno dell'artico a più basse latitudini dove con le attuali condizioni finiscono per fondere lo stesso.
2011 -1.683 1.575 1.424 2.275 -0.035 -0.858 -0.472 -1.063 0.665 0.800 1.459 2.221
2012 -0.220 -0.036 1.037 -0.035 0.168 -0.672 0.16
Ultima modifica di elz; 23/08/2012 alle 17:58
Comunque da fine anni '90 è anche avvenuta un'espansione verso nord della cella di Hadley(visto che se ne parla sempre), la valutazione della posizione della cella di Hadley non è banale ed i gpt non sono di sicuro un buon indicatore poichè aumentano con il gw anche in assenza di variazioni nella circolazione atmosferica, anche altri inicatori possono essere problematici per simili ragioni e hanno portato a risultati disparati nelle analisi(oltre alle dierenze tra i vari dataset):
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Una recente analisi con un metodo oggetivo mostra un'espansione delle celle di hadley dal 1979 al 2009 di circa 0.55°/decennio, maggiore in estate ed autunno nell'NH:
hc_extent.png
questa espansione non è avvenuta in modo regolare ma con un salto in su verso metà/fine anni '90 in estate ed uno più lieve negli anni 2000 in autunno, è anche assai superiore a quello previsto dai modelli in relazione ad un aumento dei GHG(0.6° per grado di aumento delle temperature) ed implica una sottostima dei modelli o la co-presenza di altri fattori che hanno determinato questo andamento che includono sia cause tropicali che extratropicali tra cui:
-ENSO, durante el nino le celle di hadley si intensificano ma si contraggono verso i tropici, durante la nina sono meno intense e più estese verso nord.
hc_extent3.png
-modi anulari: si osserva un'espansione verso nord delle celle di hadley in corrispondenza della fase positiva dei modi anulari
-ozono troposferico e black carbon sono stati proposti da un recente studio come i principali responsabili di questo trend anomalo: http://www.nature.com/nature/journal...ture11097.html
grafici da:The Hadley Circulation in Reanalyses: climatology, variability and change
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