Mi accodo ai complimenti, nulla da eccepire eccetto il fatto che il blocco atlantico sembra essere effimero e poco duraturo e che gli inneschi successivi sembrano a carico dell'altra onda supportata dauna vorticità indebolita sull'Atlantico in evoluzione scand+
Per questo oltre che mi risulta difficile scommettere in un vero e proprio split dei due lobi, a conti fatti l'ondata fredda si ci sarà ma non andrà poi così in basso di latitudine e/o comunque prediligerà le lande di quelle dei precedenti anni.
A tal proposito mi sembra difficile (da mettere in conto i normali ritrattamenti mentre ci avviciniamo all'evento) accostare le prossime vicende al '56, all'85 e al febbraio 2012.
Complimenti comunque per "oserei dire" il trattato
Bellissima spiegazione,anche per chi ci capisce davvero poco come me,è un piacere leggervi...
Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Non proprio.
Il freddo in quella occasione veniva da est, in questo caso viene da nord, dal polo, quindi aria più artica, meno pellicolare. Inoltre a Febbraio il blocco Atlantico non c'era proprio e per questo motivo dalle parti vostre si sono raggiunti i 2 metri.
L'episodio che si va profilando è uno stile 2010 anche se l'Inghilterra è messa maluccio stavolta perchè il corridoio è notevolmente più stretto.
Comunque sia sembra vi saranno ottimi accumuli nelle regioni suddette e in tutto l'Appennino centro-settentrionale.
Il dopo è nebuloso in quanto non si capisce se i blocchi atlantici riusciranno ad arginare le correnti zonali o lascieranno spazio ad una evoluzione in dipolo artico positivo con la formazione della solita cintura di bassa pressione tra il 50° e 60° parallelo nord... difficile dirlo.
Volevo solo rimarcare, giusto per fare l'avvocato del diavolo e riportare un pò tutti con i piedi per terra che non stiamo per scrivere la storia. Il '56 ebbe un innesco dell'onda atlantica (wave2) di tutt'altra fattura. Qui la wave2 è oltre che effimera, poco duratura e frammentata tanto che evolve subito in uno scand+ il quale fa ruotare subito tutta la struttura e non permette al freddo di raggiungere latitudini eccezionali, cosa che sta facendo in queste ore con una onda atlantica praticamente sulle nostre teste.
P.S. Se il blocco atlantico reggeva con un blocco totale delle correnti atlantiche dalla cresta alla radice allora si che il freddo avrebbe guadagnato terreno verso sud interessando anche "altre zone" (e si poteva anche vedere un vero e proprio split del lobo siberiano con quello canadese e sarebbero stati uccelli per diabetici). Comunque è questione di gusti. A gran parte dell'utenza va bene anche così ed è giusto che sia così.
Gradissimo articolo, soprattutto perchè i fatti vi stanno dando già ragione, oggi con GFS 06 si è visto il primo run con wave 2 imperiosa, parzialmente ritrattato da GFS 12 ma ci può stare, il trend è quello; nel passaggio finale, conclusivo, se possibile vorrei capire meglio........
"La conseguenza di una siffatta dinamica si pensa che probabilmente non si tradurrà immediatamente in uno split troposferico in quanto il trasferimento di calore dall’alto, e quindi di energia potenziale, non riuscirà a cumularsi sul settore aleutinico ma su quello atlantico andando a generare una potente wave 2" c
Se ho capito bene, a causa della rotazione delle componenti dello split stratosferico, la formazione iniziale della wave 1 in troposfera sarà inibita perchè i flussi di calore non si troveranno in fase sulla verticale nel Pacifico, ma si potranno propagare solo in Atlantico, dove sarà presente un potente HP a tutte le quote alla fine del processo...perdonate la grossolanità del riassunto ma è un passaggio fondamentale....
Grazie degli eventuali chiarimenti.......
Ciao ciao
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