A riguardo c'è da dire una cosa importante; gli sbalzi, come accennato, sono generati dal fatto che i settori centrali del continente nordamericano sono caratterizzati da una configurazione che favorisce al massimo tali contrasti; in fatti le due catene montuose, le Montagne rocciose e gli Appalachi, hanno una asse N-S, che chiude le pianure a qualsiasi influenza marina e lascia aperto il canale artico e quello tropicale, in particolare poi le catene occidentali, alte ed estese, isolano dagli influssi miti delle correnti occidentali. Ecco spiegati i tornado in primavera e le colate gelide in inverno. Non è un bellissimo clima in realtà, le nevicate nei settori interni non sono mai intense e copiose come nelle più miti catene costiere occidentali, meno apporto umido, solo le coste nordorientali e il settore dei grandi laghi vedono accumuli consistenti, ci deve sempre essere una fonte d'acqua a fornire il contributo umido, altrimenti nevicate leggere e tanto freddo...........
Ciao ciao
Ultima modifica di thunderstorms; 27/01/2013 alle 15:54
Marco Fioschini
L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.
Esatto, la direttrice è sempre quella, a scala emisferica il ruolo esercitato dalle montagne Rocciose è fondamentale anche nel creare le prime ondulazioni al getto in caso di zonalità esasperata e influiscono anche nella peculiare collocazione del VP canadese, costantemente in split nel Labrador (va detto che l'area del Labrador ha avuto a suo tempo un ruolo fondamentale anche nell'innesco delle glaciazioni, così vicina al termostato della CDG). Non è un caso che il maggior sbalzo di temp nelle 24 h lo si è avuto neol Montana (55° C) proprio perchè in poco tempo dal richiamo caldo del chinook, il vento che scende dai rilievi con direttrice SW-NE, si può passare ad una possente colata Artica se il vento gira da NE, come fa anche da noi con saccature da N, ma non con queste termiche.....
Ciao ciao
Marco Fioschini
L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.
Clima discretamente dinamico li
Responsabile commerciale www.astronomitaly.com
Analista geopolitico del contesto Medio Orientale, specializzato in Nord Africa e Turchia, mi divido fra Roma, Istanbul, Cipro e Tunisi
In effetti mi sembra che nessuno abbia fatto caso all'ondata calda con 15° sopramedia che colpirà tutto il NE fra pochi giorni
Comunque la cosa bella è che tutti tendono a fare un pastone unico parlando di "clima degli States" e paragonando città come NY o Saint Louis che fra loro c'entrano più o meno come Torino e Bari. Per inciso a me il clima classico del Midwest, quindi Kansas e Missouri in primis, non piace per niente: ondate di caldo rapide ed incisive con temperature primaverili in pieno inverno, alternate a tempeste altrettanto rapide in cui in realtà cade pochissima neve (nevica più ad Alessandria che a Saint Louis, per dire). Per non parlare dell'estate. Sarà anche dinamico ed "appassionante" ma penso che un nevofilo si mangerebbe più volte le mani.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
A me piace proprio invece non ti annoi mai. Ogni giorno è una sorpresa. Poi immagino come sia bello osservare un drastico cambiamento termico e di venti non solo con gli strumenti ma con i suoi effetti visibili nel cielo e nell'aria
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