sembra ormai chiaro che a causa degli eventi statosferici invernali l'inverno e suoi strascichi si prolungera fino a meta aprile se non oltre alternato ovviamente a fasi miti come è normale che sia ,marzo lo classifico quest'anno pienamente invernale,vedremo aprile![]()
Intanto almeno dal punto di vista astronomico, alle ore 11:02 UTC di ieri, la primavera ha fatto il suo ingresso ufficiale.
Ci aspetta un'altra settimana dalle caratteristiche invernali:
i gm mattutini, in primo luogo quelli europei UKMO e ECMWF, sia su base run che su base ENS (ecmwf), stanno sempre più enfatizzando, seppur con un leggero sfhif temporale in avanti (27/29 del mese) , un coinvolgimento maggiore della nostra penisola e del bacino del mediterraneo nella nuova ulteriore fase fredda continentale che prenderà le mosse a partire da Lunedì prossimo: i settori maggiormente esposti sarebbero sempre quelli di levante anche se ECMWF mostra già da ieri anche un parziale rientro dal rodano di un nucleo freddo che andrebbe a complicare ulteriormente le cose.
In tale contesto appare sempre più probabile che soprattutto il nord e il settore adriatico centrale vadano ad essere coinvolti dalle isoterme via via più fredde alla quota di 850 hpa (ipotizzabile una -7° sul settore di nordest e una -5° su quello adriatico centrale) di natura prettamente continentale: da un punto di vista della eventuale fenomenologia annessa, è ancora troppo presto per trarre conclusioni anche perchè la "variabile Rodano" potrebbe ulteriormente complicare le cose.
Tanto per dire, ecco come si esprime il locale centro meteo friulano dell'Osmer in merito alla tendneza per domenica e lunedì:
Domenica sarà probabile un peggioramento
con cielo coperto, soffierà Bora
anche forte sulla costa specie in serata e
farà decisamente più freddo conpossibili
nevicate anche a bassa quota. Lunedì
probabile Bora oltre 100-120 km orari a
Trieste.
E' davvero sorprendente guardare che una delle aree più fredde dell'emisfero, se non la più fredda a questo punto, sia sopra la nostra testa:
TTmineuropa.gif
Ma ormai credo sia inutile soffermarsi e operare ulteriori speculazioni sul perché di questa situazione sulla quale si sono fatte numerose disamine.
L'anomalìa circolatoria non sta tanto e soltanto in questa caduta a rotta di collo dell'AO indexquanto nel suo ripetersi in questi episodi (anche eclatanti) negli ultimi 3/4 anni.
Un ulteriore aspetto che personalmente trovo non meno sorprendente consiste in questa vera e propria repentina scalata dell'indice:
ao.sprd2.gif
e questo avviene nel momento in cui gli spessori verticali delle masse artiche diventano poco incidenti nell'influire sulla dinamiche sottostanti allo stesso modo in cui non vi era sostanziale strascico neppure nella bassa stratosfera di ciò che stava avvenendo in questi giorni in troposfera:
ecmwf100f24.gif
Questo conforta un paio di ipotesi:
1. che la dinamica tropo sviluppata in questi giorni segna da un lato la permanenza degli effetti ormai in esaurimento operati dal MMW e visibili nella sola troposfera e che
2. questa vada a sovrapporsi alle dinamiche stagionali e non solo operate dalla troposfera.
Merita poi la nostra attenzione, secondo me, il completo esaurimento delle anomalìe "nina like" tropico - equatoriali pacifiche:
sst_anom.gif
esaurimento confortato non solo dal riscaldamento delle regioni 1+2 e 3 dell'ENSO ma anche dal raffreddamento delle acque prospicienti il continente marittimo e l'Australia.
Situazione che potrebbe richiedere un riaccorpamento delle masse artiche seguito da un forcing dinamico che il modello inglese comincia a "nasare" nel suo fine corsa conferendo alla risalita dell'AO un probabile carattere temporaneo.
Tutto ciò costituisce un'osservazione su base circolatoria di carattere generale, in sostanza poco più che una speculazione meteo filosoficadal momento che in concreto non vedo ad oggi un sostanziale rimescolamento delle carte ma una graduale maturazione della stagione primaverile lasciata puramente in balìa degli incrementi termici a livello locale ad opera del PBL, che, in un contesto contraddistinto da geopotenziali mediamente inferiori alla norma, lascia presagire la prosecuzione di un periodo di instabilità con valori termici sostanzialmente inferiori rispetto alla media del periodo (specie al nord), ma con quella variabilità che è tuttavia tipica della stagione primaverile nella sua prima fase
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Matteo
Disamina che conferma la possibilità di una nuova fase invernale![]()
Questo ritorno del freddo a mio avviso precede la metà di aprile ed avviene ad opera di una depressione stazionaria sul Mediterraneo alimentata dal vortice freddo sulla Scandinavia. Penso ad una wave 3 larga, all'altezza degli Urali, che blocca il flusso mobile occidentale delle latitudini temperate, come avvenuto fino ad ora. In seguito le figure assumeranno (seconda parte di aprile) una maggiore stazionarietà.
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Andrea
La proiezione termica su base ECMWF a 72 ore, evidenzia il forte gradiente termico che si andrà ad innescare fra domenica e lunedì sul nordest fra l'aria fredda che premerà dalla porta della bora (vicina slovenia) e la venezia giulia/pianura friulana-veneta orientale: l'aria fredda sfocierà sulla pianura padana , ma sarà proprio sull'angolo nordorientale che il gradiente termico sarà estremamente accentuato e "ristretto";
ciò provocherà l'instaurarsi di forti ed impetuosi venti di bora fra domenica pomeriggio e lunedì mattina che con tutta probabilità saranno accompagnati da precipitazioni fra il moderato e il forte in un contesto di gradiente termico verticale molto poco accentuato (leggasi marcata omotermia verticale) per cui è possibile che vi saranno nevicate a quote molto basse e forse anche a livello di pianura soprattutto su trieste e la venezia giulia
A ulteriore compendio il LAMMA a 72 ore su base ecmwf delle t a 925 hpa:
zt925z1_web_25.png
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