Credo che la spiegazione stia proprio nella circolazione termoalina.
Come ha accennato elz gli oceani variano la quantità di calore assorbito.
Il campo magnetico terrestre è imho probabilmente responsabile della variazione.
Notiamo dalle seguenti mappe magnetiche sull'asse dello zenit le variazioni misurate in nanotesla in corrispondenza delle zone
equatoriali ENSO e PWP (pacific warmpool).
Il "salto" termico del '76 imho dovuto alla scomparsa in zona ENSO della variazione positiva (=nT/anno), 1975vs1980:
1975
1975.JPG
1980
1980.JPG
Dal 1993 notiamo invece una troposfera in continuo riscaldamento e una stratosfera che si raffredda,
compare un centro di variazione opposta (positiva) misurata in nT in zona PWP e si afferma una variazione opposta(negativa) in
zona ENSO :
1990
1990.JPG
1995 (centro di variazione positiva in zona PWP -->El Nino 1998)
1995.JPG
2000 (notare la scomparsa dell'anomalia positiva su zona PWP):
2000.JPG
2005
2005.JPG
2000-->2010 in cui vediamo situazione neutra sia in zona ENSO che in zona PWP
(forti centri di variazione di intensità verticale lontani dall'equatore pacifico):
2010.JPG
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 15/04/2013 alle 01:13
per correttezza vi mostro altri anni di variazione di intensità verticale del campo magnetico:
qui sotto notiamo come i centri di variazioni sull'equatore sono simili a quelli del 1970-->1975, anno dopo il quale
si registra l'improvviso GW:
1905-->1925 centro di variazione positiva su zona Enso e negativa su zona PWP:
1905
1905.JPG
1915
1915.JPG
1925
1925.JPG
molto simile a 1970-->1975:
1970.JPG
1975.JPG
Quindi quando abbiamo una variazione positiva in zona ENSO e negativa su zona PWP abbiamo una diminuzione delle temperature globali, il
contrario in caso di variazione negativa in zona ENSO e positiva in zona PWP.
Proviamo a vedere se con questa metodologia possiamo provare l'aumento negli anni '40 e il suo arresto nel passaggio 1945-->1950:
1935
1935.JPG
1940
1940.JPG
1945
1945.JPG
1950
1950.JPG
Mi sembra verificato anche con questo ulteriore esempio, infatti nel passaggio 1945-->1950 notare come la variazione di intensità
verticale diventa nettamente positiva e ben centrata in zona ENSO equatoriale.
Solo temporanea questa situazione magnetica infatti nel passaggio 1950-->1955-->1965 si nota come la situazione in zona ENSO
diventi neutrale:
1950
1950.JPG
1955
1955.JPG
nel 1960 un accenno di intensità verticale positiva in zona ENSO
1960.JPG
neutra nel 1965
1965.JPG
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 15/04/2013 alle 10:21
Ecco uno studio in merito:
http://arxiv.org/pdf/1103.4924.pdf
Ho aggiunto delle mie considerazioni qui:
http://forum.meteonetwork.it/glaciol...post1059562667
sfruttando il grafico delle anomalie di temperatura artica e la correlazione con l'intensità verticale del campo magnetico trovata da
Vukcevic.
Non so se può interessare visto che qui non si discute solo di artico o di ghiacciai.
assolutamente FALSO. Fai partire la linea dal 1999 o dal 1997 invece che da un singolo picco di un anno (picco dovuto a un Nino eccezionale, ciclo cortissimo confrontato ai cicli degli optimums e delle PEG che durano secoli), allora vedrai che la temperatura ha continuato inesorabilmente a SALIRE. Allora se vuoi fare come vuoi tu manipolando i numeri fai una linea dall anno piu caldo del 800 a quello piu freddo del 900 e dirai che nella PEG faceva piu caldo che ora.
E realmente una cosa vergognosa che certi addetti ai lavori facciano una roba del genere manipolando i dati in questo modo, o e' mala fede o ignoranza oppure una combinazione delle due cose. Non mi riferisco a te perche' non credo che il grafico l'abbia fatto tu.
Schermata 2013-05-09 a 21.27.13.png
Ogni riga è il trend globale (dataset GISS LOTI) degli ultimi 45 anni per ogni anno connotato da Niño (definito come SSTA annue nell'area Nino3.4 >0.5°C, linea rossa), Nada (SSTA annue nell'area Nino3.4 fra -0.5 e +0.5°C) e Niña (SSTA annue nell'area Nino3.4 < -0.5°C, linea blu), calcolati separatamente ed escludendo i 3 anni influenzati dal Pinatubo (1991-1993).
Lo spazio tra le righe è una buona misura degli effetti del Niño e della Niña. A parità di altri fattori, un anno con El Niño, a livello globale, è più caldo di circa 0.2°C rispetto ad un anno con La Niña. Nel computo dei trend, si vede anche come riesca mediamente a fare un po' di più la Niña rispetto al Niño, perché lo spazio fra il trend degli anni con Nada e quello degli anni con Niña è leggermente maggiore rispetto a quello fra gli anni con Nada e quello degli anni con Niño (anche se in questo caso un piccolo contributo è venuto dal fatto che dei 3 anni esclusi uno ricade nella categoria anno Niño, due Nada e nessuno nella categoria anno Niña).
E soprattutto: ogni nuovo anno accompagnato dalla Niña è più o meno caldo come un anno accompagnato da un Niño di circa 13 anni prima.
~~~ Always looking at the sky~~~
Piuttosto interessante, per i meccanismi descritti sopra ma anche ad esempio per i differenti trend stagionali nell'emisfero nord:
Tropical ocean key to global warming ?hiatus? : Nature News & Comment
http://www.theguardian.com/environme...global-warming
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